• CAPITOLO 1 •

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Entro in classe e mi siedo al secondo banco come nella mia vecchia scuola. Sono letteralmente solo io e mancano pochi minuti all'inizio della lezione, ma la prendono tutti così alla leggera?

Lentamente la classe si riempe e tutti mi guardano come si guarda un alieno.
Non mi sono mai sentita così osservata in tutta la mia vita.
Affianco a me si siede una bionda riccia dalla pelle chiarissima e dagli occhi azzurri.

" Sono Navine piacere, tu? " chiede presentandosi.

" Io Madison Ava, chiamami Madison " dico ridacchiando.

" Decisamente, perché non sono il tipo il perosna che ha voglia di ricordare più nomi " risponde sorridente.

Iniziamo. parlare del più e del meno e mi ci trovo bene.

Non sapevo sarebbe diventata la mia migliore amica.

" Buongiorno ragazzi! " esclama un uomo sulla quarantina, entrando in classe.

" Buongiorno " risponde la classe in coro alzandosi.

" Oggi di sicuro avrete notato che siamo uno in più. Ti va di presentarti? " dice il professore, guardandomi convinto e sorridente.
Divento rossa dalla vergogna e mi alzo, dirigendomi verso la cattedra.

" Sono Madison, ho 17 an- " inizio a dire, ma vengo interrotta dalla porta che sbatte.
Tutti si girano e fissano colui che è entrato. Si tratta di un ragazzo alto dagli occhi neri. Con lo zaino su una sola spalla, si dirige al suo posto, che guarda caso è dietro al mio.

Non mi piace lo sguardo di quel ragazzo.

Il professore tossisce e mi invita a continuare.

" Emh sono sempre Madison, ho 17 anni e vengo da una cittadina non molto lontana da qui " finisco imbarazzata di parlare, poiché sento lo sguardo di tutti addosso, soprattutto dell'ultimo arrivato.

Torno a posto e mentre sto per sedermi noto che le gambe di quel ragazzo sono così lunghe che arrivano fino a sotto la mia sedia. Non do tanto peso a questa cosa fin quando, mentre cerco di seguire la lezione sento la mia sedia muoversi.
Appena comprendo, mi giro.

" Scusami sto provando a seguire " dico leggermente infastidita, ma educata.

" Scusa tesoro, non credevo che ci fosse qualcuno disposto ad ascoltare la voce di quell'uomo " dice con un sorrisetto beffardo sulle labbra.

" A quanto pare c'è, quindi smettila "

" Ok capo " dice, alzando le mani in segno d'arresa.

Alzo gli occhi al cielo dopo aver capito che genere è questo tipo e mi volto davanti.
La lezione continua, così come le altre e poi arriva l'intervallo.
Vedo subito il ragazzo castano dell'ultimo banco che mi si avvicina e porgendomi la mano dice:

" Piacere, sono Micheal "
Mentre allungo la mano per ricambiare, vengo interrotta.

" Cristo, ma chi è che porge ancora la mano? " sbotta il ragazzo con gli occhi neri.

Mi giro con la mano ancora a mezz'aria e noto Micheal che alza gli occhi al cielo.

" Sono semplicemente educato, cosa dovrei fare Kaiden? Su dimmelo " risponde a tono l'altro.
Ok questi due hanno qualcosa in sospeso.

" Non saprei, ma io le mani le uso per fare altro " dice allusivo, facendomi l'occhiolino e sfoggiando un sorriso che...wow.

A quel punto si mette le mani in tasca e si allontana.

" Lascialo perdere, bisogna abituarsi a lui. Io non ci sono ancora riuscito " dice ridendo, mentre io mi risveglio da uno stato di trans.

" Tutto ok? " mi domanda. Io mi affretto ad annuire con la testa.

AFLAMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora