Capitolo 2

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La forza del gruppo è ogni singolo membro. La forza di ogni membro è il gruppo.
-Phil Jackson-

Adrian
Dopo quel momento di tensione, io e Axel continuammo a camminare indisturbati nel prato. Nessuno sembrava essersi accorto del piccolo incidente, e l'atmosfera restava giocosa e serena. Il sole iniziava a calare dietro le montagne del nord, lasciando spazio alla luna piena. Bastian e Jack stavano armeggiando con le torce disseminate nel campo. Gradualmente, una luce calda si diffuse, contrastando nettamente con la fredda e lucente luce lunare. Questo contrasto avvolgeva l'intera area in un'aura quasi magica, con le ombre che si allungavano dietro i recinti degli animali e i pochi alberi sullo sfondo a cui avevamo fissato altre lanterne di dimensioni diverse e sotto di essi delle sedie per gli spettatori più stanchi.

Finalmente la campanella suonò nuovamente segnalando ai visitatori che lo spettacolo stava per riprendere. Le persone si mossero lentamente verso il tendone, mentre noi ci assicurammo che nessuno fosse rimasto indietro. Seguimmo la processione di persone fini al sipario d'uscita. Mancavano ancora cinque esibizione e poi anche questa serata si sarebbe conclusa.

Quando tutti furono al proprio posto, Gustav entrò nel tendone e fu subito investito dalla luce di un faro di scena, se possibile lo faceva sembrare ancora più giovane. Batté le mani due volte per richiamare l'attenzione del pubblico su di lui, anche se lo guardavano già tutti, e annuncio l'entrata in scena della fantastica Celia. Appena la luce abbandono la figura robusta del direttore, che usci di scena posizionandosi dalla parte opposta rispetto a noi, il fascio di luce schizzò in su sulla sagoma, adesso ben distinta, dell'acrobata. Celia si era cambiata e indossava un body viola scuro, sembrava quasi nero, ricoperto interamente da pietrine bianche e azzurre, mentre i fianchi e la scollatura erano messi in evidenza dalle stesse pietre ma di un viola molto più chiaro rispetto a quel del vestito. La luce faceva risplendere i suoi capelli biondi, accuratamente legati in uno chignon anche esso ricoperto da pietrine colorate; per non parlare del trucco abbinato che risaltava la bellezza del suo volto.

Iniziò la sua discesa con una grazia felina, completamente rapita dal suo numero e dalla musica decisa che la circonda. Si fermò a un palmo dal suolo e, senza liberarsi dal tessuto che le avvolgeva le gambe, fece un inchino al pubblico e così decretò il vero inizio della sua esibizione. Nell'arco di due minuti fu riportata alla massima altezza del tendone , Celia rimase sospesa per un istante, quasi fluttuando nell'aria, per poi lanciarsi in una serie di avvitamenti spettacolari.

La musica cresceva di intensità, sincronizzandosi perfettamente con i movimenti dell'acrobata. Il pubblico era completamente assorto, gli occhi fissi su di lei, incapaci di distogliere lo sguardo. Poi, con un ultimo, audace salto, Celia atterrò con grazia al centro della pista, concludendo la sua esibizione tra un fragoroso applauso.

Gustav tornò al centro della scena, il sorriso fiero di chi sa di aver presentato un talento straordinario. Fece un inchino al pubblico e, con un gesto teatrale, annunciò la prossima esibizione, mentre Celia si inchinava profondamente, raccogliendo l'ovazione del pubblico.

Emeric intanto si preparava, pronto ad entrare in scena, insieme a i suoi animaletti striscianti,e a mantenere il livello di eccellenza che aveva caratterizzato la serata fono a questo momento. Dopo avergli augurato un sonoro "buona fortuna", io e Axel ci dirigemmo verso gli addetti al montaggio delle protezioni per le tigri. Stavano iniziando a montare il passaggio che le avrebbe introdotte all'interno del tendone dopo il numero di Emeric. Ci unimmo a loro per aiutarli in quel lavoraccio.

Axel si occupò di sollevare i pesanti pali di sostegno mentre io sistemavo le corde e assicuravo le reti di sicurezza intorno al percorso delle tigri. La tensione nell'aria era palpabile, ogni dettaglio doveva essere perfetto per evitare qualsiasi incidente durante il trasferimento delle tigri.

L'erede degli AbissiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora