Mi dispiaccio che dell'era digitale
ne godiamo la devitalizzante
semplificazione dell'essere,
al costo degli importanti addii,
che evitiamo col tocco di un vetro.
Onniscienti, vuoti e svalutati,
percorriamo svariati chilometri
a strisciate di polpastrelli:
una maratona per la demenza
e come meta, il contrario della vita.
Dando per dispersa la verità
che gli occhi non son di vetro,
e il calore delle mani non è sintetico.
Eppure, il bisogno rimane,
perché liberarsene è isolazione,
piuttosto che libertà; e libertà
sarebbe il comune accordo
di riconsiderare i legami
di qui e ora come fondamentali;
abbandonando l'illusione di poterli
scompensare per crearne di più
adatti, semplici e superficiali.
Ma quanto si sta bene quando,
quando, quando, quando
ti mettono i likesss? Gnam, gnam.
Mangime affoga leggero
verso i voraci pesci rossi.
Gnam, gnam, gnam.
E ci stupiamo se i vecchi
non capiscono un cazzo.
Nonna te l'ho spiegato mille volte:
non puoi pubblicare le stories
se sei morta due anni fa.
Ahah. Riposa in pace, Concetta.
Tu che hai vissuto d'azzardo
e di matrimonio, senza chiederti mai;
perché non ce n'era il bisogno;
cosa fosse la realtà.
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Stupidaggini.
PoetryUna raccolta di piccoli scleri, che per nulla al mondo definirei poesie.