CAPITOLO 4

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Avevano passato il resto della serata a parlare e conoscersi meglio finchè non si erano addormentati ormai sfiniti. Quando Felix aprì gli occhi fortunatamente non venne nell'immediato colpito dai raggi luminosi grazie alle tende pesanti del baldacchino. Si sentiva un pò stordito e ancora assonnato, ma nonostante ciò decise di alzarsi comunque. Cyrus molto probabilmente si era alzato molto prima di lui dato che la sua parte di letto era fredda. 

Essendo ancora abbastanza presto decise di andare un pò a cavallo negli ettari che circondavano il castello e che andava estendendosi fino alle montagne. Mise dunque una camicia bianca in lino abbastanza larga, pantaloni stretti neri e stivali, raccolse infine i capelli in una cosa bassa lasciando solo due ciuffetti liberi e uscì dalla camera andando a passo svelto verso le scuderie dove fortunatamente non trovò nessuno, sistemò il cavallo e una volta fuori dalla scuderia, montò sopra iniziando a cavalcare in direzione di un piccolo laghetto che aveva avuto la fortuna di scoprire nei mesi precedenti. Cavalcò con un senso di leggerezza immenso, senza badare a niente se non al vento che gli scompigliava i capelli biondi, tanto che non si accorse che poco più dietro di lui vi era un altro cavallo se non quando si fermò appena raggiunto il lago.

Quando scese da cavallo, rivolto verso quest'ultimo era intento a sciogliere i capelli e, perchè no, anche a togliere i vestiti per farsi un bagno in quell'acqua limpida, stava già slacciando i nastri che tenevano uniti i lembi della camicia sul petto quando sentì una voce che gli pareva familiare.

-Per quanto mi farebbe piacere restare a guardare cosa si cela sotto quelle vesti, non reputo sia tanto consono.-  

Quasi saltò in aria per lo spavento e si girò di colpo con una mano a tenere uniti i lembi della camicia. Davanti gli si presentò un uomo alto, dalle spalle larghe e i muscoli messi ben in evidenza, capelli neri e occhi di un verde che gli ricordava quello delle foglie degli abeti. 

-Dallo sguardo che stai facendo capisco che non mi riconosci, questo mi ferisce alquanto, ma non è del tutto colpa tua. Ci siamo incontrati al ballo in maschera.- Quell'ultima affermazione gli fece collegare i dati e ricordare la voce e il bicchiere di limonata.

-Oh ora ricordo. Per un attimo ho pensato di avere le allucinazioni.- cercò di sdrammatizzare e nascondere l'imbarazzo, anche se già sentiva le guance rosse. Staccò i suoi occhi da quelli verdi dell'altro e li abbassò sui lacci stringendoli e dandosi nuovamente un certo contegno. 

- Sono Kian per la precisione.- gli allungò una mano sorridendo e Felix, timidamente e anche riluttante gliela strinse. -Felix.- mormorò alla fine, e si sentì anche un pò stupido nel farlo, dato che con molta probabilità sapeva chi fosse. Non aggiunsero più niente, rimasero per circa una buona mezz'ora, seduti sull'erba fresca del prato ad ascoltare i rumori circostanti. Dopo altri cinque minuti buoni Felix si alzò scrollandosi l'erba dai pantaloni, attirando così l'attenzione di Kian. -Penso di dover rientrare adesso, si sta facendo tardi.- lo vide alzarsi mentre si avvicinava al cavallo. -Vi accompagno, dobbiamo fare la stessa strada.- Felix si limitò ad annuire e montò sul suo cavallo partendo al galoppo, seguito subito dopo da Kian.


Giunti a palazzo, sistemarono nuovamente i cavalli nelle scuderie, poi rientrarono, incontrarono Cyrus che si aprì in un grande sorriso appena li vide.

The king consortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora