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Hector Pov

dopo il giretto di cultura, avevo intenzione di andare di nascosto al mare, e di portarmi Mayla con me.

Il perché voglio portarmela? BOH
mi piace? BOH
non mi piace?BOH

non lo so, sono estremamente confuso.

«bene, tornate in camera» abbiamo cenato presto questa sera, alle 17 probabilmente il prof voleva liquidarci e farsi i cazzi suoi.

Saliamo in camera e lei si stende sul nostro letto a guardare il telefono.

«metti il costume che andiamo al mare» gli dico.

lei mi guarda.

«ma non possiamo uscire» mi dice.

«a te frega qualcosa di quello che dicono i prof?» domando alzando un sopracciglio.

«no» risponde.

«ecco, allora mettiti questo dannato costume e andiamo» sono un po di fretta, voglio vedere il tramonto.

«okay okay» va in bagno e io ne approfitto per mettermelo qua.

una volta usciti ed esserci preparati ci dirigiamo verso la spiaggia, con noi abbiamo una borsa, un asciugamano e i nostri vestiti.

«chi arriva prima vince» dico

Pov Mayla

«ma tu vinci sei più veloc-»non finisco la frase che comincio a correre.

«non valeee» Hector è dietro di me che corre.

facciamo una maratona fino all'acqua ma ovviamente vince Hector.

iniziamo a spruzzarci e affogarci a vicenda, come due bambini.

«fermo fermo hai vinto» inizio a respirare piano piano ormai stanca.

lui si avvicina e porta le mani allacciate dietro ai miei fianchi mentre io dietro il suo collo.

ci guardiamo per secondi che sembrano minuti, e lo sguardo si altera dalle labbra agli occhi.

ci avviciniamo ancora di più, sia per via delle onde sia del bisogno di questa vicinanza.

finalmente le nostre labbra si scontrano, e inizia un bacio pieno di passione, le mie mani finiscono sui suoi fianchi mentre lui le sue le posa una sola guancia e l'altra sul collo.

ci stacchiamo a causa della mancanza del respiro, ma non passa molto che ricomincia un nuovo bacio, questa volta più selvaggio.

mi prende dai fianchi e mi fa portare le gambe intorno al suo bacino, lentamente le sue mani si posano sul mio fondo schiena mentre le mie di nuovo attorno al suo collo.

i baci scendono sempre più in giù soffermandosi al collo, penso che abbia lasciato più di qualche bacio lì.

il tempo sembra non essere passato, eppure il tramonto è terminato.

c'è ormai buio, ed è meglio tornare in stanza altrimenti succede una strage.

corriamo fino all'hotel e sembriamo come degli agenti 007 che scappano dai maestri.

Quiéreme||Hector FortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora