Mi sveglio con un mal di testa atroce, non mi ricordo niente di ieri ser e come avessi un buco nero. Dopo un po mi alzo dal letto e corro in bagno per sciacquarmi il viso. Scendo in cucina e dico a Maria di farmi un caffe e senza dire niente me lo fa..
Sento dei passi dietro di me e mi giro era leonardo. -buongiorno leo- non mi calcola mi guarda solo male. -famm nu caffe mari vloc- dice leonardo alla cuoca. io salgo in camera mia e mi vesto.
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sotto la maglia metto la pistola, dopo aver preso le chiavi della macchina scendo in garage. e inizio a sfrecciare verso il porto. visto che dovrebbero essere arrivati due carichi, dopo una mezzora arrivo e scendo dal auto. noto che stanno tutti i miei uomini. e 10 metri piu in la ciro e pietro. ma li lascio perdere. -wagliu allo- dico andando a vedere le casse. mi si avvicina Tonio, e uno dei miei uomini. -donna imma allora vendendo tutto ciò ci potrebbe ricavare un sacco- sbuffo e lo guardo, oggi già mi sono svegliata male po' ci si mette anche lui.
-toni ij nun tagg chiest quand aggia ricava, ma quanta roba sta- vedo che abbassa la testa. mi allontano da lui prima che gli alzo le mani. su una cassa stavano dei fogli cosi li prendo in mano e noto che c'era scritto quanta merce stava. allora mus, cocaina, hascisc. riposo i fogli e mi giro verso i miei uomini, -allo purtat le casse ai magazzini e cominciate a vendere se c'è qualche problema chiamatemi- loro annuiscono cosi io risalgo in macchina e ritorno a casa. dove trovo a Francesco.
-france bentornato- dico andando verso di lui e abbracciandolo -grazie sorelli- dopo un po' ci stacchiamo dal abbraccio. lui mi prende per mano e mi porta in cantina dove trovo chillu strunz di Vincenzo sua moglie e suo figlio di un anno. mi avvicino a loro e gli tolgo la benda.
-ma che bello la famiglia felice.- dico guardandoli con le braccia conserta. -donna imma posso spiegare- dice vincenzo cerando di alzarsi ma francesco lo fa risedere. -strunz nun mn fott nind, tu e pruat a m frega e mo' aia muri, u sapiv che doveva succedere.- la moglie sta piangendo.
-pero prim e uarda tua moglie e tuo figlio morire bastardo- dico prendendo la pistola dal retro dei miei jeans. -sei un figlio di puttana vince per colpa tua mo' nostro figlio muore- dice la moglie ormai sommersa delle lacrime.
punto la pistola alla moglie e senza pensarci due volte sparo. -noo- urla vincenzo guardando il corpo della moglie ormai privo di vita. -t piac chest e colpa tuij- gli punto la pistola e sparo. ma quando stavo per sparare al figlio francesco mi ferma.
-ammo no u sai i criatur nun s toccn.- tiene ragione, la nostra legge dice che donne e bambini non si toccano. ma per me la legge delle donne non conta pcche anche io lo sono. -e che vuoi fa france.- gli dico posando la pistola. -nun u pozz abbandona, lo adotto diventerà mio figlio- sorrido mio fratello padre non ci posso credere. annuisco e prendo il piccolino in braccio, mi guarda e ride giocando con i miei capelli. -come u vo chiama a stu piccolino.- dico accarezzandogli la testa. -salvatore savastano- saliamo al piano di sopra dove c'era nostro padre e nostra madre. -madre padre date il benvenuto a salvatore savastano- i nostri genitori lo guardano a bocca aperta. -non credo che questo sia tuo figlio, france lo hai rapito??- io francesco ci mettiamo a ridere e lui fa un no con la testa, si siedono a tavola e lui inizia a raccontargli tutto. io prendo il bambino e lo carico in macchina.