11. Fiamme e morte

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Dishga si alzò di scatto dal letto nel quale dormiva.

Allarme! Allarme!

Scostò le coperte, mentre un drago di vedetta le gridava nella mente quella parola più volte.

Con il cuore che le batteva forte nel petto, si rivestì e svegliò l'uomo ancora nel suo letto.

Nykan spalancò gli occhi e gli bastò lanciarle una veloce occhiata per capire che c'era qualcosa che non andava.

Si alzò a sua volta e si rivestì.

Lasciarono di soppiatto l'abitazione nella quale vivevano, cercando di restare sempre al buio, per non essere individuati. Dishga raggiunse con la mente tutti i draghi dormienti e li avvertì, raccomandando loro di fare silenzio e di agire con cautela.

La donna faticava a fermare il tremolio delle braccia e delle gambe. Se la vedetta l'aveva raggiunta con così tanta urgenza, voleva dire che aveva individuato un pericolo che non poteva essere sottovalutato. Non riusciva a capire come avesse fatto questo essere a trovare Noosh. L'isola era situata nel mezzo del mare, ben lontana da qualsiasi terra e cultura umana.

Venne attraversata da una fitta alla testa e serrò forte le palpebre, mentre stringeva i denti per non gridare. Nella sua mente si formò un vuoto improvviso. Dishga rabbrividì. C'era un'unica risposta a quella sensazione: uno dei draghi era appena morto.

Toccò il braccio del suo amato per informarlo dell'accaduto. Nykan si scurì in volto e le prese la mano, stringendola per infonderle coraggio.

«Trasformami» proferì poi, iniziando a levarsi i vestiti.

«No! È troppo pericoloso» si oppose, serrandogli le dita intorno al braccio per bloccarlo.

«Dobbiamo difendere i bambini. Dobbiamo cacciare via questa minaccia» ribatté lui, con tono calmo. Le posò le mani sulle guance e la baciò con delicatezza.

Dishga lo trasformò a malincuore. Davanti a lei il compagno mutò e divenne uno splendido drago blu.

La mente della belva raggiunse la sua e la accarezzò con dolcezza.

Un po' di uomini e donne li raggiunsero in quel momento, avanzando con cautela nell'oscurità della notte. Dishga spiegò in fretta ciò che aveva sentito, pregandoli di stare allerta e di concentrarsi sul legame che avevano con lei.

I suoi draghi si fecero ancora più seri in volto, prima di iniziare a spogliarsi. Trasformò tutti, tranne una donna alla quale diede il compito di nascondere tutti i bambini e chi non poteva combattere nella grotta dall'altra parte dell'isola. La Lanterna li avrebbe protetti, o almeno, se lo augurava.

Si separò dai draghi e si incamminò verso il luogo dove avrebbe dovuto trovarsi la vedetta. Nykan la seguì subito, non volendola lasciare da sola. Il drago era più abile di lei a camminare senza fare rumore, per cui gli salì sulle spalle e fece un incantesimo per rendere entrambi invisibili.

Si avvicinarono di soppiatto al burrone e nella notte riuscì a scorgere delle grosse navi mercantili dalle grandi vele bianche in avvicinamento e alcune già ormeggiate sulla spiaggia più in basso. Il cadavere del drago balzò subito all'occhio. Dishga dovette trattenere le lacrime e si impose di restare lucida. Il suo popolo si aspettava da lei una comandante fredda e spietata, che sapesse prendere decisioni in fretta e che li difendesse. Scese dalla schiena di Nykan e si avvicinò al corpo senza vita. Lo sfiorò con una mano, augurandogli la pace eterna.

Un boato le fece alzare la testa di scatto. Alcune case presero fuoco all'istante, bruciando con i suoi abitanti. Si levarono numerose grida. Tutto il villaggio, immerso nel buio, venne illuminato dalle fiamme. Dishga si rialzò e iniziò a correre verso le abitazioni. Nykan le fu subito dietro, seguendola come un'ombra. Il cuore le batteva così forte che temeva le sarebbe balzato fuori dal petto da un momento all'altro. Dovette fermarsi al limitare della foresta per riprendere fiato perché la vista stava già iniziando ad appannarsi. Mosse gli occhi frenetici sulla scena che le si stagliava davanti. Alcuni uomini combattevano contro figure scure, le madri difendevano i figli con il proprio corpo, venendo uccise dagli aggressori. I nemici erano umani, lo sapeva. Non avevano nulla che le comunicasse caratteristiche particolari e stavano uccidendo il suo popolo con una foga e una brutalità che le diede i brividi.

I Draghi delle Regine - raccolta di novelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora