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Oggi è proprio una giornata storta. Oltre che ad avere le mestruazioni è anche uscito un articolo che parla di me e Holden. Non che non fosse ancora trapelato nulla, ma la cosa che mi infastidisce è il modo in cui vengono trasformate tutte le informazioni. È tutto così falso. 

Che poi ovviamente che fai, non vai a leggertelo qualche commento? 

Sapete quando già prevedete che non ci sarà nulla di buono ma lo volete fare lo stesso? Non è masochismo, è coglionaggine, ecco cos'è.

Negli ultimi anni sono maturata molto, anche grazie alle situazioni lavorative in cui mi sono trovata. Pensavo di aver superato lo scoglio imponente dei giudizi altrui sulla mia figura. E invece forse avevo solo scelto di non darci bada, cosa che ora non mi viene affatto bene. 

Tutte quelle parole su di me, sul fisico, sul mio lavoro, hanno veramente un impatto forte e la mia mente sta mettendo in discussione ogni cosa. È sbagliato lo so, ma che devo fà. 

Ed è così che mi ritrovo sola in sala davanti alla parete a specchio. Sto seduta proprio a qualche spanna, ad osservarmi con gli occhi gonfi e la pelle arrossata. 

"Sei forte. Sei giusta. Sei importante. Non sei sbagliata"

I miei occhi saettano verso la sua voce. Joseph se ne sta appoggiato affianco alla porta, riservandomi uno sguardo pieno di amore direi.

La mia mente sorvola sui commenti, su quando lui possa essere entrato in quella stanza. L'unica domanda che prevale su tutte è come diavolo sa dell'esistenza di quelle parole?

"Lo fai sempre, ogni volta che te senti insicura. Trovi uno specchio, te ce metti davanti e te ripeti tutte ste frasi. La prima volta che t'ho sentito eravamo al mare, dovevi uscire col costume e me parevi una dea. Me so incazzato, non capivo perchè te dovevi sentì così, e non lo capisco manco ora sinceramente"

"Perchè non me l'hai mai detto?"

La mia testa è piena di domande e non mi capacito di come possa averlo visto. Mi son sempre nascosta. 

Lo vedo avanzare piano, fino ad arrivare affianco a me. Siede anche lui, mentre circonda il mio viso con le sue mani. Le sue dita iniziano a lasciare tenere carezze, come se volesse dar sollievo alla mia pelle completamente arrossata. 

"Perchè è il tuo modo de datte forza, e quando la trovi ne hai a pallettoni"

La sua voce esce quasi come un sussurro. Siamo così maledettamente vicini. Chiudo gli occhi lasciandomi cullare dalle sue mani. 

E mi rendo conto che lui sa tutto di me, sa i miei punti deboli e quelli di forza e ogni volta li sa accogliere come nessun altro. 

Poggio piano la fronte sulla sua, voglio solo sentire sollievo, voglio solo averlo con me. I miei occhi lucidi riflettono nei suoi marroni. 

"Mo basta piagne, pure alle prove t'ho vista con Maria. Non posso scrivè de te se piagni ancora"

Spalanco di poco gli occhi, mentre i suoi vagano altrove, sembra quasi pentirsene. Sento le sue dita intrecciarsi ai miei capelli scombinati. 

"Scrivere di me? Jo m'hai dedicato una canzone?"

La sua barbetta nasconde un timido sorriso, mentre cerca di abbassare la testa come per nascondersi. Lo guardo in attesa, è così tenero che fa sorridere pure me. 

"Magari fosse solo una, tu forse non te rendi conto che so' anni che non me esci dalla testa"

Non riesco a capire più niente, non riesco più a connettere. Ed è un attimo. Tiro il suo colletto della felpa verso di me mentre le nostre labbra combaciano perfettamente. Non so che m'è preso, ma so che lo volevo. 

Non riusciamo a staccarci, sento le sue mani carezzarmi. 

E mi dimentico di tutto, dei commenti, delle telecamere, degli anni passati, dei dubbi. 

Serviva un bacio a rimettere insieme i pezzi. 

Respiro - HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora