Sai di veleno

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È ormai mezz'ora che stiamo provando a ballare tormentoni estivi. L'intento era quello di provare a farlo muovere un pochino ma oltre i soliti due passetti non si spinge. Devo pensare a qualcosa di più funzionale. 

"Okay, no, parliamone un attimino. Cos'è che ti frena?"

"Il fatto de ballà davanti a tutti"

Il suo sguardo è quasi annoiato.

"E adesso che siamo in sala?"

Si volta guardando il suo riflesso. 

"Lo specchio, ogni volta che me guardo me sento stupido"

Questo è il suo problema, è bloccato dalla sua immagine e dal sentirsi sempre quel pezzo di legno che vede. Non riesce a sciogliersi. 

Gli afferro le spalle e lo giro verso di me. 

"Allora metti una canzone e balla con me, io e te"

Sposta il peso da un piede all'altro, ha timore. 

"Non so capace"

"Datte una mossa invece di lamentarti"

Lo spintono verso lo stereo, aspettandolo poi al centro. 

Sento una base partire mentre afferro le sue mani. Lui guarda a terra rimanendo congelato sul posto. Gli alzo piano il viso, iniziando a muovermi. 

"Jo, balla con me"

Le sue mani poggiano sulla mia schiena e un brivido mi invade. Intreccio le mie dietro il suo collo, i nostri corpi sono vicini, forse troppo per la mia sanità mentale. Iniziamo a dondolare pian piano, spostandoci di pochi metri per la stanza. 

Lui stranamente non ricorda

Dov'è che ci siamo già visti?

Dov'è che ci siamo già visti?

E lei ovviamente non ci casca

Scoppio in una fragorosa risata, come può aver scelto una canzone con queste parole. 

"Dì la verità, te sei ispirato a Tananai" 

"Forse"

Pure lui ride sotto la barbetta, era da tanto che non lo vedevo così. Forse anni. 

Ma dimmi che sapore ha

Che so che tu sai di veleno

E col veleno mi avvelenerò

E non lo so chi sei però

Anche d'estate con te tremo

E non va piano questo treno per cui sto sotto di te

E c'ha ragione Tananai, potrebbe essere la mia perfetta descrizione. La verità è che pensavo fosse già passato il treno e invece mi sa di no.

Tornando da dietro l'angolo lei

Gli dice stuzzicandolo:

Immagini se ci hanno visti?

T'immagini se ci hanno visti?

Preoccuparsi di quello che pensano gli altri lui risponde:

È compito degli scacchisti

È compito degli scacchisti

Perchè è così reale, che me frega di quello che diranno gli altri. Io mi devo vivere tutto, ogni momento. Mi afferra la mano facendomi fare una specie di giravolta. Non so bene quale fosse il suo intento ma l'importante è che si stia sciogliendo. E io non potrei esserne più felice. 

Non fare quella faccia di chi sa che farà soffrire

Perdere gli aerei e prendere gli inizi

Ma cosa me ne frega, tanto resto qua

Ma dimmi che sapore ha

Che so che tu sai di veleno

E col veleno mi avvelenerò

Io non lo so chi sei però

Anche d'estate con te tremo

E non va piano questo treno per cui sto sotto di te

La base termina ma noi no. La sua mano tiene ancora stretta la mia, i nostri corpi sono ancora vicini, i nostri cuori sono ancora vicini. Il suo sguardo non mi molla un secondo, mentre il mio sento che sta cedendo definitivamente. Sento il respiro mancarmi, è tutto troppo per me. Mi stacco velocemente dandogli le spalle. Sento i pensieri assalirmi, non sono pronta. 

Mi abbraccia da dietro mentre sento il mento poggiare sulla mia spalla. 

"Non te devi preoccupà, io t'aspetto"

Un sussurro accompagnato da dolci carezze. Il respiro torna normale. 

"Me fai paura"

"Tu hai un potere su di me come nessuno, non te posso lascià perdè"

"L'hai già fatto"

"Ma mo stammo qua, io me la pijo una seconda opportunità"

E mo dove lo trovo il giusto compromesso tra razionalità e sentimento?

Respiro - HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora