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Mi sveglio indolenzita e mi alzo dal pavimento stiracchiandomi un po'.

Come cavolo riesco ad addormentarmi in posto simili?

Tolgo i bendaggi dalle mie mani e li metto a posto per poi uscire dall'edificio.
Non appena esco vedo che è ancora buio e decido di andare sul tetto ma non prima di passare per la mensa e rubare da li un tozzo di pane.

Apro la vecchia porta in legno che da sul tetto e noto subito che c'è già qualcuno, tutta via essendo buio pesto non capisco a chi appartenga la figura girata di spalle che sta davanti a me.

"Che ci fai qui a quest'ora?"
Ora capisco chi è, Levi.
Dovevo aspettarmelo chi altro potrebbe essere sveglio a quest'ora?

"Potrei farti la stessa domanda."
Richiudo la porta dietro di me e mi vado a sedere, un po' piú in là rispetto a lui, sul bordo del tetto lasciando le gambe a penzoloni.

Passiamo cosí qualche secondo in silenzio guardando il cielo notturno.

"Bello vero?"

"È un bel posto tutto sommato, se ignori la scarsa pulizia."

Sorrido divertita alla sua risposta scuotendo leggermente la testa.

"Intendevo il cielo. Dopo cosí tanti anni passati a vivere con un tetto roccioso sopra la testa, questo panorama è..."

"Magnifico"
Levi non distoglie neanche per un istante lo sguardo dalla volta stellata, non ho mai avuto occasione di vederlo sotto la luce argentea della luna e devo ammettere che gli dona.

"Ma guarda, mi hai proprio tolto le parole di bocca!"

"Tsk."

"Certo che sei troppo scazzato però."

Il corvino finalmente si gira a guardarmi anche se un po' irritato. In tutta risposta io gli pizzico le guance con le mani facendolo sorridere forzatamente.

"Ecco, molto meglio! Certo sei un po' inquietante ma possiamo lavorarci su."
Gli lascio la faccia e lui si massaggia una guancia mormorando sottovoce: "Perchè a me?" facendomi ridere di rimando.

"Devi smetterla di mettere le mani in faccia alla gente, è già la seconda volta da quando siamo arrivati."

"Scusa ma non potevo resistere! Dovevo farlo."
Rido ancora e quando alzo lo sguardo di nuovo su di lui lo vedo illuminato da una intensa luce arancio brillante.

Ci giriamo entrambi a guardare ammaliati l'alba che con i suoi colori vivaci tinge il cielo.

"È..."

"Magnifico."

"Ha. Ha. Me l'hai proprio fatta."

"Visto? Anche io so leggere nel pensiero!"
Sorrido divertita dalla mia stessa provocazione mentre Levi si alza.

"Io vado a fare colazione, scendi anche tu?"

"No, io ho già mangiato qualcosa venendo su. Tu vai pure."

"Bene, a dopo allora."

Saluto il corvino con un cenno della mano mentre se ne va verso la porta e torna nell'edificio.

Torno a guardare l'alba e le sue stupende sfumature. Mentre mi godo la vista penso a come, solo fino a qualche giorno fa, non sapevo neanche se i miei amici fossero ancora vivi. E invece adesso sono qui con me e fanno parte della mia squadra.

Anche se non so come sentirmi rispetto al fatto che ora sono miei sottoposti, in ogni caso sono felice che siano qui.

Il cielo perde gradualmente tutti i colori dell'alba lasciando solo l'azzurro mente il sole si fa sempre piú forte, decido quindi di alzarmi e andare in mensa.

Willow [Levi x Reader] ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora