T/N's POV
Torniamo al quartier generale e il resto della giornata passa lento tra vari allenamenti infinitamente meno interessanti rispetto a quello di sta mane.
Il giorno dopo, finita la colazione, rimaniamo comunque in mensa a fare quattro chiacchiere tra di noi. Che ovviamente si trasformano in una competizione tra i ragazzi, per chi ha avuto il punteggio migliore nella prova di ieri.
Dopo qualche minuto, tra le urla e gli schiamazzi di Isabel e Farlan che bisticciano come sempre, mi sento toccare la spalla e quando mi giro vedo il cadetto di fronte a me che fa il classico saluto per poi aprir bocca.
"Caposquadra T\N, mi ha mandato Erwin a chiamarti. Ti aspetta nel suo ufficio."
"Va bene, grazie Morgan. Riferisci ad Erwin che lo raggiungerò più tardi."
"Mi ha ribadito che è piuttosto importante, forse dovresti andarci ora."
"E va bene."
Sbuffo alzandomi dalla sedia e salutando gli altri mi allontano verso la porta, attraverso i vari corridoi arrivando di fronte all'ufficio di Erwin, batto tre volte con le nocche sul legno scuro della porta e subito lo sento invitarmi ad entrare nel suo ufficio.
Appena entrata nella stanza vado subito a sedermi davanti alla sua scrivania accavallando le gambe e lo saluto con un cenno della mano.
"Allora, cos'hai di tanto importante da dirmi?"
"Tra due giorni andremo in spedizione fuori dalle mura. E metteremo alla prova una nuova formazione sperimentale."
"Ah te l'hanno finalmente accettata eh? Certo magari un po' piú di avviso sarebbe stato gradito ma fa lo stesso, vado ad avvertire i veterani."
Faccio per alzarmi dalla sedia ma vengo interrotta dal biondo.
"Parteciperanno anche le nuove reclute, compresa la tua squadra."
"Ti sei bevuto il cervello Erwin?! Sono qui da a mala pena un giorno e già vuoi mandarli a morire?"
"Ci servono piú soldati possibile perchè la cosa funzioni. Non ne sono contento neanche io credimi, non c'è molto da fare al riguardo."
"No Erwin forse tu non hai capito la situazione, quei ragazzi non hanno mai avuto un minimo di allenamento militare fino a ieri. Li stai mettendo inutilmente a rischio! Sicuramente il comandante non può averti dato il permesso di procedere con una follia simile."
"Il comandante è ben a conoscenza di ogni dettaglio."
In risposta mi alzo dalla sedia e sbattendo la porta dietro di me esco dalla stanza. Cammino a grandi falcate verso l'ufficio di Shadis, apro la porta e mi piazzo davanti a lui non curandomi della persona con cui stava parlando fino a pochi istanti prima.
"T/C che diav-"
"Mi dica che non è vero. Mi dica che non ha acconsentito a mandare dei novellini al macello."
"Erwin ha le idee chiare su come mandare avanti la spedizione nel modo piú sicuro possibile, io ripongo la mia fiducia in lui e nelle sue capacità. Cosí come dovresti fare anche tu."
"Non si tratta di fiducia o meno, questi ragazzi sono impreparati e la fuori potrebbe succedere di tutto."
"T/N, questa è un'opportunità a cui non possiamo rinunciare. Non sai quanti sforzi sono stati fatti per approvare questa spedizione ed ottenere i fondi necessari. Abbiamo bisogno di questa spedizione e abbiamo bisogno di tutti i soldati possibili."
Rimango li ferma a fissarlo con un'espressione delusa e anche un po' disgustata sul volto per poi andarmene velocemente dal suo ufficio.
Ma sono impazziti? Già siamo in pochi qui, vogliono decimare ulteriormente le nostre fila?
La rabbia mi fa ribollire il sangue, mentre salgo le scale mi mordo l'interno delle guance per il nervoso. Come cerco di trovare un senso a tutta questa follia mi ritrovo sul tetto, vado a sedermi come al solito sul bordo poggiando la schiena sul muro di fianco.
---
È da un bel po' che sono sul tetto, guardo l'orizzonte dove si estendono le mura. Una leggera brezza mi soffia tra i capelli e chiudo gli occhi, aspirando a pieni polmoni l'aria pulita.
Lo faccio spesso, è come se avessi paura di non essere veramente qui, di svegliarmi da un momento all'altro. Ritrovarmi nella città sotterranea circondata, da quel fetore nauseante che mi ricordo ancora fin troppo bene.
Neanche il tempo di riaprire gli occhi che sento una goccia sul naso ed un forte odore di pioggia. È da parecchio che non piove, finalmente le nuvole si sono decise ad arrivare.
Faccio per alzarmi ma la pigrizia oggi fa fatica ad andarsene.
Qualche goccia non mi farà male.
Chiudo di nuovo gli occhi concentrandomi sullo scroscio della pioggia divenuto man mano più insistente, sento qualche tuono in lontananza ma nulla di preoccupante, ho ancora tempo.
Ripenso alle parole ingiuste del comandante e delle sue idee avventate, completamente campate per aria.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono di qualche passo dietro di me.
Il rumore della pioggia va piano piano sempre piú a scemare fino a quando non smette."Chiunque tu sia e qualunque cosa tu voglia è no."
"Tsk"
Sento solo questo e una presenza sedersi affianco a me."Torna di sotto, hai gli allenamenti."
"Finiti"
"Come sarebbe a dire finiti? Che ore sono scusa???"
"Saranno quasi le undici. Da quanto tempo sei qua su?"
"Cazzo... Un bel po' direi."
Detto questo appoggio i gomiti alle ginocchia e il mento sui palmi delle mani lasciandomi sfuggire un sospiro.
"Non ce la fai proprio a passare una giornata senza non fare nulla vero?"
"È più forte di me."
Faccio spallucce accennando un sorriso divertito che dopo poco viene sovrastato dalle mie ansie."Tsk."
"... Levi."
"Cosa?"
"Tra un po' di giorni ci sarà una spedizione fuori dalle mura a cui dovrete partecipare anche voi. Dillo anche agli altri per cortesia."
Lo dico nel modo piú distaccato e schietto possibile per poi alzarmi e andarmene dal tetto. Non voglio stare qui a sentirmi le urla al posto di Erwin.
Ma non ostante questo il corvino mi segue imprecando alle mie spalle e intimandomi di fermarmi.
"Ma stai scherzando?! Cosa è tutta questa voglia di farci morire? Non vi rendete conto che non siamo minimamente preparati alla cosa?!"
"Di questo ne sono ben consapevole! Secondo te sono d'accordo con questa follia?! Secondo te io vi manderei al macello in questo modo?!"
Mi fermo in mezzo al corridoio ma non mi giro a guardarlo, non voglio che veda la mia faccia sull'orlo di una crisi di pianto.
"Prenditela con Erwin per questo."
"Almeno hai provato a farlo ragionare o gli hai soltanto urlato contro? "
"Ho cercato di ragionarci, anche con il comandante ma niente da fare."
Sospiro e sento Levi sussurrare un "teste di cazzo" per poi tornare a parlare con un tono di voce normale."Magari posso provare a parlarci, non credo che riuscirei a fargli cambiare idea. Dal momento che non ci sei riuscita neanche tu, lo vedo difficile, ma forse riuscirò a capire anche solo in minima parte il motivo di tutto ciò."
"Non ora, dobbiamo andare in mensa e subito dopo abbiamo l'allenamento con la manovra 3d insieme alla squadra di Hange."
Detto questo ricomincio a camminare lungo il corridoio lasciando in dietro Levi, che rimane li a rimuginare sull'accaduto.
STAI LEGGENDO
Willow [Levi x Reader] ITA
FanfictionDue soldati che si conoscono da anni trovano conforto in un luogo magnifico che li legherà per il resto delle loro vite. Traduzione: guarda sti due cretini mentre cercano in tutti i modi di negare i sentimenti che provano l'uno per l'altra finché no...