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Guardo i granelli di polvere danzare nella luce del sole che filtra dalla finestra.

Sento un bruciore alle nocche e lì sposto lo sguardo, piccoli tagli e abrasioni ricoprono le dita.
Ieri sera ho esagerato con il sacco da boxe ma non saprei cos'altro avrei potuto fare per sfogarmi.

Una lacrima corre lungo la mia guancia e cade sul materasso mentre nel mio petto torna quella terribile sensazione di dolore.
Asciugo dalla mia guancia la lacrima e cerco di respirare profondamente per calmarmi.

Non voglio ricominciare a piangere. Mi fanno male gli occhi, è tutta la notte che vado avanti cosí, non ho potuto chiudere occhio.

Mi metto seduta sul duro materasso sentendo dei passi che vengono verso la porta della camera seguiti da tre colpi a quest'ultima.

"T/n? Posso entrare?"

Prendo un profondo respiro e rispondo solo con un semplice "Si".

La porta si apre rivelando Hange che entra guardandomi con le sopracciglia corrucciate in un'espressione di pietà.

Senza dire nulla la castana si siede sul letto, di fianco a me. Nel momento in cui si gira a guardarmi le lacrime tornano a riempirmi gli occhi, sfocando la mia vista. E cosí giro la testa dall'altra parte per non farmi guardare in faccia da lei.

Hange mi mette una mano sulla schiena per cercare di tranquillizzarmi ma vedendo che non funziona mi tira a se abbracciandomi.

"Ho passato tutta la notte a piangere Hange... Non ce la faccio piú. Li vedo ogni volta che chiudo gli occhi."
Mi stringo alla giacchetta della sua uniforme singhiozzando tra le parole.

Lei porta una mano ad accarezzarmi dolcemente i capelli e mi allontana leggermente da se per guardarmi in viso.

"Dovresti mangiare qualcosa, hai già saltato la colazione. E poi magari andare in mensa di distrarrà un po'."

Io semplicemente annuisco in risposta anche se un po' titubante. La castana si rialza in piedi porgendomi una mano, io la afferro e ci incamminiamo verso la mensa.

Durante il tragitto sento addosso gli sguardi di alcuni cadetti, che mi guardano come se fossi un fantasma.

Che hanno da guardare questi? Ho qualcosa in faccia?

Hange fa una deviazione portandomi con lei mentre ancora ci teniamo per mano.

"Che fai? Non è da questa che dobbiamo andare."

"Prima di mangiare ti conviene darti una sciacquata al viso, bella fredda."

"Cavolo, sono messa cosí male?"

Hange mi rivolge un sorrisetto divertito in risposta al mio commento sarcastico.

Entriamo nei bagni e lascio la mano della castana, andando a sciacquarmi la faccia in una tinozza riempita d'acqua. Alzo lo sguardo fissando il mio riflesso sfocato nello specchio appeso alla parete.

Cazzo, faccio schifo.

Mi riprendo e mi do una pettinata approssimativa ai capelli usando le dita, cercando di rendermi un poco piú presentabile.

Sospiro dandomi un'altra occhiata, per il resto non c'è molto da fare. Raggiungo Hange e cosí torniamo sul nostro cammino.

Una volta arrivate andiamo a sederci al tavolo con Erwin e Mike, che mi guardano con una punta di preoccupazione negli occhi.

"Hey T/n."

"Ciao ragazzi."
Prendo in mano la pagnotta secca che é sul mio vassoio e la fisso per evitare i loro sguardi pressanti.

Willow [Levi x Reader] ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora