14. DOLORE

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Novembre...

- Lara pov -

I muretti dietro scuola, vicino all'immondizia erano diventati il nostro punto di incontro. Ormai era passata quasi una settimana e tutti gli intervalli li passavo nascosta insieme a Jane.

Sapevo che lei non era entusiasta, sapevo che lei avrebbe preferito rivelare a tutti che ci stavamo frequentando.

Ma io non ero pronta a dichiararmi... e dovevo ancora rompere con Nick...

Ero appoggiata contro il muretto, mentre Jane riempiva il mio collo di baci. Accarezzai i suoi capelli e la incitai a continuare. 

Mi spaventai quando sentii il mio telefono squillare dentro la tasca del pantalone.

Jane si si staccò e io risposi alla chiamata. Era Nick voleva che ci incontrassimo dopo la scuola.

"È arrivato il momento" pensai dentro di me.

«Oggi lo lascio...» dissi a Jane chiudendo la chiamata.

«Non sei costretta farlo se non ti senti ancora pronta...» 

«No no, voglio farlo...non posso più aspettare o fingere con lui che tutto vada bene» le risposi sicura. 

Volevo trasmettere a me stessa un po' di coraggio.

«Va bene, chiamami se hai bisogno di qualcosa...» disse Jane accarezzandomi la spalle.

                                 ⁕⁕⁕

Invitai Nick ad entrare in casa. 

Appena chiusi la porta della mia camera subito Nick partì a parlare.

«Che ti succede?! perché mi eviti?» chiese lui prendendomi per mano. Cercai di divincolarmi, ma lui strinse il mio polso con più forza.

«Lasciami, mi stai facendo male...»

«Sono giorni che mi eviti, che non mi baci...» disse lui urlando ed ignorando le mie pretese.

«Nick non sono più innamorata di te...è finita...» gli dissi con tono freddo. 

«Come è possibile?!! che stai dicendo? decido io quando è finita...» ringhiò lui mentre mi prese per le spalle e mi scosse. «Perché?!!» 

«Non provo più niente nei tuoi confronti ormai da un po' di tempo...non mi piaci più...» gli dissi cercando di sembrare sicura e calma.

«C'è forse qualcun altro?!Centrai lei?» chiese lui improvvisamente.

«Lei? Lei chi?!» cercai di dissimularlo, ma sapevo che Nick si riferiva a Jane.

«Ne ero certo...» disse lui guardandomi negli occhi. «Sai bene che con lei non potrà mai funzionare...» disse lui con fermezza lasciandomi finalmente il polso.

«Ma sai che ti dico... vai vai da lei...ma quando ti renderai conto che è solo una perdita di tempo tornerai da me... lo so...» urlo lui. «Stai mandando tutto a puttane per qualcosa di impossibile e un giorno lo capirai, supplicandomi di tornare di nuovo insieme...» disse lui ormai esasperato.

«Vattene, non ti voglio più vedere...voglio che tu mi lasci in pace...Basta Nick è finita...» dissi perdendo ormai le staffe. Aprii la porta e indicai con il braccio Nick, costringendolo ad uscire dalla mia casa. Lui finalmente uscii e io sbattei la porta della mia stanza e mi appoggiai sopra di essa. 

Crollai. 

Fui invasa dalle mie stesse lacrime, non mi aspettavo di piangere così tanto.

Singhiozzai.

Volevo sentire più dolore, volevo veramente soffrire per qualcosa di vero e non per uno stupido ragazzo.
Mi alzai e presi da sotto il materasso il taglierino.
Mi tolsi la felpa, rimasi con addosso solo la canottiera. Mi guardai le braccia, entrambe erano piene di tagli. Di cicatrici.
Ormai erano mesi che andava avanti.
Avevo iniziato un anno fa, quando scopri che mi piacevano le ragazze. Ero confusa...non riuscivo ad accettare quest'aspetto di me stessa.
Mi disgustavo e per questo ho iniziato a farmi del male.
Era l'unica cosa che mi faceva sentire veramente viva.

Avvicinai il taglierino vicino al mio braccio, stavo per farlo...quando sentii la notifica dal mio telefono. Presi il telefono in mano e vidi che Jane mi aveva scritto.

"Ehi come stai?"

Lessi.
Posai il taglierino sul letto e mi sedetti.

"Sono a pezzi...con Nick è finita. Ci siamo lasciati"

Risposi al suo messaggio.

Rimasi a messaggiare con lei per un bel po'.
Mi aveva salvata, stavo quasi per fare un'altra volta una cazzata.
Stavo quasi ferirmi un'altra volta.
Desiderai che il weekend passasse in fretta, volevo che lunedì arrivasse subito.
Non vedo l'ora di rivederla.







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