Tre mesi dopo...
Settembre...- Jane pov -
Mentre facevo la fila per prendere da mangiare, notai in lontananza una ragazza intenta a leggere un libro mentre mangiava.
Era così bella.
Rimasi a fissarla per secondi, forse minuti e avrei voluto farlo anche per ore intere. Mi accorsi che stavo bloccando la fila così avanzai e presi da mangiare.
Decisi di farmi coraggio e andare da lei.«Cazzo ma guard-» disse lei interrompendo la frase appena mi guardò.
Per sbaglio avevo colpito la gamba contro il tavolo e il bicchiere di plastica pieno d'acqua, che era sul tavolo si era rovesciato bagnando il libro. La ragazza mi fissò per qualche minuto per poi tornare a posare i suoi occhi sul libro.Si avevo fatto una bellissima figura di merda...
«Cavolo...mi dispiace averti rovinato le pagine...non volevo» dissi dispiaciuta.
«Fa niente...» disse lei con indifferenza e senza guardarmi in viso.
«Posso sedermi?» chiesi, lei non rispose decisi di farlo lo stesso.
Iniziai a fissarla, capelli lunghi e biondi, occhi azzurri, bellissimi come l'oceano. Carnagione bianca ed era piena di lentiggini.
Inoltre da vicino era ancora più bella, addirittura sexy.
Guardai il suo viso, era truccata. Aveva un po' di matita viola sugli occhi e un po' di blush sulle guance.All'improvviso arrivò un ragazzo che si sedette sul tavolo, abbracciando la bionda, lei gli sorrise e lui la baciò. Si stavamo baciando così davanti a me, come se non ci fossi mai stata. Guardai la bionda con desiderio, avrei voluto io ricevere quel bacio.
Finalmente dopo diversi minuti, loro si staccarono e lei si accorse che ero ancora lì. Mi sentì subito in imbarazzo così iniziai a mangiare, che ancora non avevo toccato cibo. Il ragazzo che era al suo fianco cercava ancora le sue attenzioni, ma i suoi occhi non guardavano lui ma me.
Finalmente, pensai. Finalmente mi stava guardando...
Ricambiai il suo sguardo e le sorrisi, lei quasi ricambiò e dico quasi perché l'idiota del suo ragazzo insisteva e lei allora girò la testa verso la sua direzione. Lui la baciò di nuovo. Mi sentì la terza incomodo, a disagio. Mi alzai, la bionda se ne accorse, mi guardò e nel mentre baciava ancora il suo ragazzo. Mi incamminai verso i bidoni per buttare il cibo che non ero riuscita a mangiare. Sotto lo sguardo della bionda.
⁕⁕⁕
Volevo buttarmi giù da un ponte o dalla finestra che era affianco a me. Avevo la testa che a momenti sarebbe esplosa, se stavo ancora sentire la prof spiegare storia.
Ma io mi chiedo, chi è che ha fatto questo orario di merda e ha messo come ultime due ore del pomeriggio storia e matematica, le materie che odio di più al mondo.
Non stavo neanche prendendo appunti, tanto era completamente inutile dato che non stavo minimamente seguendo, ma anzi stavo solo pensando alla bionda che avevo incontrato in mensa. Pensavo solo a lei e alle sue bellissime labbra sexy e così morbide, che avrei tanto voluto baciare.
La campanella suonò e mi dissi dai "Jane solo un'altra ora e uscirai da questo inferno, finalmente".La prof di storia finì di spiegare e intanto quella di matematica arrivo subito, con dei fogli in mano.
Oh cavolo, non dirmi che sono le verifiche corrette che abbiamo fatto la settimana scorsa...
«Ciao, ragazzi ho corretto le verifiche...» disse lei con bellissimo sorriso, che avrei tanto voluto spezzare dal fastidio. Odiavo la matematica con tutto il mio cuore, non riuscivo proprio a capirla, era come una tortura.
La professoressa passo tra i banchi consegnando le verifiche, arrivò il mio turno e vidi il bellissimo tre scritto con la penna rossa.
Perfetto un'altra insufficienza, almeno mi stava alzando la media, alla scorsa verifica avevo preso due...perfetto...perfettissimo.
Ora sì, che volevo lanciarmi dalla finestra, perché i miei inoltre mi avrebbero uccisa, appena avrei varcato la porta d'ingresso.
«Inoltre per quelli che sono insufficienti, ho deciso di assegnare a ognuno di voi, qualcuno che vi faccia ripetizione...soprattutto per la signorina Arias...» disse lei sputtanandomi a tutta la classe.
Sprofondai la testa sul banco, la prof iniziò a spiegare un altro argomento, che decisi di lasciare perdere fin da l'inizio, tanto non avrei capito comunque. L'ora per mia fortuna passò in fretta e al suono della campanella quasi stavo saltellando dalla felicità di uscire.
«Ragazzi vi ricordo, di passare in segreteria per chiedere chi vi darà ripetizioni di matematica, di tutti gli argomenti fatti...Arrivederci» disse la prof mentre i miei compagni si alzavano e svuotavano l'aula.
Mi alzai anch'io e uscì dall'aula finalmente, subito andai in segreteria e chiesi appunto con chi ero stata assegnata. Scoprii che era una ragazza, Lara Amigo. Lessi più volte il foglietto con scritto il suo nome e profilo Instagram, non era la prima volta che sentivo quel nome, purtroppo non riuscivo a ricordare chi fosse...decisi che le avrei scritto più tardi e andai di corsa a prendere il pullman per tornare a casa.
STAI LEGGENDO
Two Swings - Due Altalene
Literatura FemininaLara Amigo all'età di otto anni è costretta a lasciare l'Italia e ad abbandonare la sua migliore amica Isabelle. Crescendo diventa una ragazza fragile, insicura e arrabbiata con il mondo. Nasconde tanti segreti e due in particolare la tormentano. Ha...