Una parola, quattro lettere!

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Ciao a tutti, come state?

Spero che il primo capitolo di questa fanfiction ti sia piaciuto.

Il titolo di questo secondo capitolo vuole omaggiare una scena ICONICA di un'altra coppia famosissima e amata, ovvero quella formata da Blair e Chuck in Gossip Girl (3 parole e 7 lettere, dille e sarò tua!) se non lo avete mai visto, ve lo consiglio.

Ma torniamo a noi!

Come presto vedrete, anche in questo secondo capitolo del racconto, il punto di vista è ancora del nostro amatissimo Carminiello.

Avevo bisogno di dare spazio ai suoi pensieri e alle sue sensazioni visto che è rimasto appeso all'altare comm' a nu scemm!

Ci tengo inoltre a precisare che non sono campana quindi chiedo scusa a tutti i napoletani; Sappiate che vi amo profondamente!

Spero che la lettura vi appassioni.

Un abbraccio e a presto! ❤️

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- Non mi riconosci Di Salvo? -

Mi si gela il sangue.

Ma davvero basta una semplice domanda per mandare in crisi la mia intera esistenza?!

Smetto di sorridere in men che non si dica e subito alzo lo sguardo per guardare attraverso il riflesso dello specchio l'ospite che ha appena varcato la porta del negozio.

Intanto che prego tutti i Santi del paradiso, cerco di stabilizzare il battito del mio cuore convincendomi del fatto che sicuramente le mie orecchie avranno sentito male o che semplicemente sto avendo un'allucinazione, di cattivissimo gusto, dovuta alla stanchezza.

Ma non appena i miei occhi mettono a fuoco quella sagoma, il mio cervello va un'altra volta in tilt.

CAZZO!

CAZZO!!

CAZZO!!!

Non è un'allucinazione e neanche un brutto sogno, questa è la fottutissima realtà e io ho il corpo e la mente completamente paralizzati.

Ho i battiti più accelerati di prima e probabilmente sto sudando in maniera spropositata, manco fossi sotto il sole cocente di Napoli in pieno agosto.

Forse la mia reazione può sembrare esagerata, ma non ero minimamente pronto a un incontro del genere; ormai da 4 anni nessuno mi aveva più chiamato in quel modo, da 4 anni non sentivo nessuno rivolgersi a me con quell'accento e soprattutto da 4 fottutissimi anni non sentivo la sua voce.

Onestamente credevo che non l'avrei mai più sentita, il mio cervello era giunto a questa conclusione e ne era fermamente convinto, almeno fino a 3 minuti fa!

Mi giro lentamente, sento un dolore pungente al petto, è un dolore fisico, è reale! Sembra quasi che io abbia una spina conficcata nel cuore, probabilmente è così o forse sto per avere un infarto, a 23 anni, boh!

Sono confuso, mi sento spaventato o forse sono solo incazzato, non lo sono neanche io!

Il diavoletto immaginario seduto sulla mia spalla destra si sta prendendo gioco di me, lo sento ridere a crepapelle e devo anche dargli ragione perché è assurdo che dopo tutto questo tempo io abbia una reazione del genere alla vista di na cos avt nu metr e vint!

È sconcertante e imbarazzante, non posso accettarlo!

Dovrebbe essere lei quella spaventata e nel pieno di una crisi di panico e invece è lì impalata con la sua bella, bellissima, faccia tosta.

Quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora