Il mare!

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ANGOLO AUTORE

Bella gente, eccomi!

Che dire, siamo ancora qui; a cercare di capire cosa faranno sti due clown. Poverini, dovete capirli, stanno pieni di pare!

Comunque, il titolo è dedicato a Carminiello perché secondo me lui, per molti dei suoi compagni, rappresentava quel mare fuori, quel porto sicuro dove potersi rifugiare, quella speranza che dopo la tempesta sarebbe tornata sempre la quiete.

Come degli scemi, credevamo che lui rappresentasse questo anche per lei, ma a quanto pare NO!

FACCIAMOCENE UNA RAGIONE!

Comunque, anche il POV è suo mentre la foto è dei due disperati un attimo prima di andare appunto al mare! Questa foto mi fa piangere e urlare contemporaneamente.

Ad ogni modo, non aggiungo altro, perché ormai ho quasi terminato le parole.

Anche questo, come il capitolo precedente è un po' lunghino; spero vi piaccia.

Sentitevi liberi di commentare, insultare e disperarvi; io vi sono vicina.

Buona lettura e a presto! ❤

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Inaspettato!

Dovessi scegliere un aggettivo per descrivere tutto quello che sta succedendo da quando lei, giovedì sera, ha messo piede nel mio negozio; direi inaspettato.

Come il tatuaggio che ha dietro al collo, proprio sotto l'attaccatura dei capelli e che sto vedendo soltanto adesso che glieli sto raccogliendo con una pinza per iniziare a fonare le ciocche più basse.

È un'onda!

Un'onda del mare stilizzata; inchiostro azzurro, tratto sottile!

Istintivamente passo il mio pollice sopra ea quel contatto la sento rabbrividire; così sollevo lo sguardo e riflesso allo specchio trovo il suo.

"Perchè hai tatuata quest'onda?" Vorrei chiederle, ma non lo faccio.

Quello che faccio, invece, è sciogliere un'altra ciocca e continuare a fare la piega.

"Lo shampoo e piega più difficili e imbarazzanti della mia vita!" penso intanto che stacco il phon.

Non credevo sarebbe stato così doloroso tornare a toccarla, invece sentire i suoi capelli tra le mie dita mi ha destabilizzato parecchio; per non parlare di quella canzone del cazzo, c'è stato un momento in cui ho pensato di stare per perdere il controllo.

Poi mi torna in mente la voglia improvvisa di canticchiarle all'orecchio che vorrei riaverla con me, ripenso alla conversazione con mia figlia, ai commenti di quell' imbecille di Leo e la sento arrivare; la voglia irrefrenabile di eclissarmi.

"Mamma mij e che imbarazzo! Spero solo non abbia sentito", penso mentre metto a scaldare la piastra.

Tra l'altro, nessuno dei due ha più detto una parola da quando anche lei si è improvvisata cantante e, forse per dispetto o forse per gioco, ha dichiarato che tornerebbe a fare di tutto un'altra volta solo per avermi.

Onestamente dubito parlasse sul serio; sono certo volesse solo provocarmi, anche perché è stata lei stessa a chiedermi se tra noi potrà mai nascere un'amicizia.

Francamente non credo potrà mai esserci niente di tutto ciò; in passato ci siamo solo amati senza mai volerci bene e sinceramente non ho intenzione di iniziare adesso perché, se i miei calcoli sono esatti, tra un paio di giorni lei tornerà a casa sua e noi ritorneremo ad essere quello che eravamo prima.

Quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora