Non posso farlo!

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Uè, rieccoci qui! Come va???

Che ne dite, facciamo un attimo il punto della situazione?!

Allora, partiamo dal pezzo forte: Carminiello nostro sta nu poco 'ncazzato, giustamente!!!

Piano piano però sta iniziando a scoprire cose nuove ea riscoprirne delle vecchie, come l'istinto di protezione che continua ad avere nei confronti di Rosella sua, nonostante tutto... 

Lui comunque è confuso, il suo cervello è sempre più in tilt!!!

Che anima in pena!!! 

Come se non bastasse, a peggiorare il tutto ci sono questi colpi alla porta...

Secondo voi Wanda sarà arrivata al Lido di Jesolo a rovinare di nuovo tutto? Boh! 

Comunqueeeee chill mò stà troppo esaurito, quindi il POV è di Rosellina.

Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e se vi piace il capitolo lasciate una ⭐

Buona lettura!

Un abbraccio, a presto! ❤

PS: Ahhhh queste mani intrecciate della terza stagione non mi hanno fatto dormire la notte...

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Credo di stare singhiozzando come una dodicenne che ha appena scoperto un tradimento amoroso; sento i suoi occhi scrutare i miei, sta cercando risposte, lo so, ma io non posso permettere che scopra la verità.

Non servirebbe a nulla, ormai è troppo tardi.

Mi stacco immediatamente da lui e mi giro dandogli le spalle, non voglio farmi vedere in queste condizioni da lui.

"Mamma mia, quanto sono patetica!" penso un attimo prima che la sua voce mi riporti da lui.

- Rosa... non farlo! Si tieni bisogn e chiagnr... chiagnè! -sussurra.

Nonostante tutto credo di fargli pena.

In un secondo il suo tono di voce mi riporta all'IPM; a quella volta in cui mi fece capire, come solo lui sapeva fare, che si può piangere, che si può essere fragili, che si può avere paura e soprattutto che tutto questo è normale, pure per un Ricci...

Ricordo che subito dopo mi aveva stretta tra le sue braccia e mentre mi accarezzava i capelli mi aveva sussurrato un " mi dispiace " per quello che era successo a mio fratello... 

Quella volta, per la prima volta, avevo scoperto cosa significasse parlare con una persona sincera... i suoi occhi infatti strabordavano di sincerità e in un secondo avevo capito che potevo fidarmi di lui. 

E anche se, la mia testa continuava ad urlarmi che fosse sbagliato abbracciarlo perché io ero una Ricci e lui un Di Salvo, in cuor mio sentivo che fosse l'unica cosa che volevo veramente fare... dentro di me sapevo che quello che sentivo era reale e non era sbagliata...

Ma questo è solo il passato... così dopo aver fatto un bel respiro, torno a parlare.

- Non sto facendo niente...- dico ad un tratto asciugandomi le lacrime e girandomi di nuovo verso di lui.

Non posso farmi vedere così da lui...

Non voglio che mi veda in questo stato, ma non perché io abbia paura di fargli vedere le mie fragilità, semplicemente non voglio passare per la vittima della situazione!

Io so perfettamente che ai suoi occhi, e non solo, sono la cattiva della storia; sono quella che lo ha illuso, quella che lo ha abbandonato, quella che lo ha ferito... e proprio per questo non merito il suo perdono o la sua compassione... merito solo il suo odio!

Quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora