Buon Natale peccrè!

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Ciao a tutti, come state?

Io vi scrivo dalla mia adorata e caldissima Sicilia!

Mi fa sorridere che, mentre io qui sto sudando pura l'acqua del battesimo, nella nostra fanfiction Rosellina si sta godendo le vacanze natalizie, beata lei!

Comunque, eccovi il quarto capitolo, come sempre zero spoiler!

Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piace il capitolo lasciate una ⭐

Buona lettura!

Un abbraccio, a presto! ❤️

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Vigilia di Natale


Quando rincaso sono quasi le 20:00!

Entrando mi fermo ad osservare incantata l'enorme albero di Natale che abbiamo addobbato in salotto; è sulle tonalità del rosso e del dorato e tutto attorno ha tantissime lucine luminose mentre in cima c'è un fiocco in tulle rosso! Vicino al mobile della tv invece c'è il presepe; è molto semplice ma mamma ci ha tenuto tanto a farlo, lei è molto credente e dice che dobbiamo essere grati per questa seconda opportunità che la vita ci ha dato.

Ad un certo punto la mia attenzione catturata vieneta dalla quantità esagerata di cibo che c'è sul tavolo della sala! Sono tutte prelibatezze culinarie preparate personalmente dalla signora Assunta Esposito, è il nuovo nome di mamma; anche lei come me è entrata nel programma di protezione ma ha mantenuto i documenti che gli aveva procurato Ciro tanto tempo fa.

Avvicinandomi in cucina sento un profumo delizioso che per un secondo mi riporta tra i vicoli dei quartieri di Napoli; mi appoggio alla porta e la vedo, lei non mi ha neanche sentita entrare, è troppo indaffarata. La trovo con un grembiule natalizio e un mestolo che momentaneamente sta utilizzando come se fosse un microfono, canta canzoni natalizie e di tanto in tanto fa anche qualche passo di ballo.

Senza farmi sentire mi avvicino.

- Uè mammà e ch' aspittam l'esercit?!- le urlo mentre l'abbraccio da dietro.

Per poco non le faccio prendere un colpo.

- Maronn mij peccrè e che spavento! – la vedo girarsi di colpo e incrociare le mani al petto per la paura.

-Stai bene? – le chiedo soffocando una risata.

Scoppio a ridere quando, di risposta alla mia domanda, lei con la cucchiarella tenta di sculacciarmi sul sedere. Una volta capite le sue intensioni, mi svincolo immediatamente e mandandole tanti bacini volanti scappo via verso il bagno, ho bisogno di una doccia.

Ceniamo in tranquillità, con la musica in sottofondo e raccontandoci la nostra giornata a vicenda. Una volta conclusa la cena, decidiamo di indossare i nostri buffi pigiami natalizi; il mio è tutto rosso, sulla maglia c'è disegnato Babbo Natale mentre sui pantaloni ci sono le renne, i regali e gli elfi. Quello di mamma è sempre rosso, ma decisamente più sobrio, sia sui pantaloni che sulla maglietta sono stampati dei piccoli fiocchi di neve bianchi.

Una volta pronte, facendo tesoro del consiglio di Agnese, scatta un selfie per immortalare questo momento e subito dopo ci accoccoliamo sul divano per far partire uno dei tanti film natalizi. 

Mamma, dopo mezz'ora, si è appisolata sulla mia spalla, oggi ha avuto una giornata pesante. Anche io ho lavorato tantissimo, durante i periodi di festa i locali sono sempre stracolmi di gente, ma non sono stanca. Ripensandoci sono avvilita, ma allo stesso tempo mi sento un vulcano in eruzione, sono euforica. Sono stata scarcerata il 3 gennaio di quest'anno, quindi questo è ufficiale il mio primo Natale da donna libera e dentro di me sento un senso di ritmo che non avevo mai sentito prima.

Quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora