Per tutta la cena penso e ripenso alla telefonata. Ho passato tutta la giornata a chiedermi perchè mi avesse lasciato sola senza neanche salutarmi e poi mi ha telefonato per dirmi che gli dispiaceva e che gli mancavo. Però penso che sto andando troppo veloce, potrebbe aver detto che gli mancavo solo perchè io sono stata comprensiva e gli ho dato una mano, quindi mi considera solo una amica. Anche perchè probabilmente era molto legato a Dylan e di conseguenza anche a sua sorella, con cui è in questo momento. Ma si è così per forza, insomma chi si prenderebbe una come me. Mi sono fatta solo film in testa e ora devo tornare lucida e mi devo fare i fatti miei. Quindi basta andare avanti e indietro come un ebete che fissa il pavimento che aspetta la sua telefonata, tra l'altro mi gira la testa talmente che l'ho fatto.
Mi stendo sul letto per riposare il cervello e pian piano si iniziano a chiudere le palpebre, all'improvviso si sente e io faccio letteralmente un salto per terra. È la vibrazione del mio telefono, cerco disperatamente di alzarmi più presto che posso per prendere il mio Iphone, ci riesco e rispondo "Pronto?" mi schiarisco la voce "Jonathan sei tu?" "Ma tu non sei Cecilia vero?" "Si non lo sono e tu invece sei quello che ha sbagliato numero. Arrivederci" attacco. Sono caduta dal letto, mi sono fatta male a un ginocchio e a momenti inciampavo nel tappeto per rispondere a uno che non sa digitare nemmeno un numero azzeccato. Roba da matti. Mi trema il telefono in mano e rispondo "Pronto?" "Ciao Cecilia come stai?" "Guarda che sono la tizia che hai chiamato cinque secondi fa per sbaglio" "Ah scusami di nuovo. Buonasera" ma ci vuole uno scienziato per digitare due tasti e fare il numero giusto. Il telefono risuona di nuovo "Senti prendi una bella rubrica telefonica e vedi che il numero di Cecilia non è il mio ok?!" "Sherley sono Jonathan" in questo momento sto realizzando di aver fatto una figura di ... "Ciao Jonathan, lascia stare il fatto di Cecilia è un fatto mio" cerco di giustificarmi "Se hai da fare possiamo sentirci domani" "No no figurati" mi fa male il ginocchio e si sta facendo un livido "Hai già cenato?" "Si" questa conversazione se si basa solo su cosa abbiamo cenato non sarà molto interessante"Stai ancora a casa di Dylan?" "No sto a casa mia con la mia mamma" "Che scommetto sarà stata più che felice di rivederti" "Si, appena sono arrivato mi ha abbracciato così forte che potevo morire soffocato" "È normale, lo fa perchè ti vuole bene e non vedeva l'ora di vederti". "Ho saputo che dovevo fare la prova smoking" "Angelo chiedeva molto di te" "Meno male che non c'ero allora" "Dai non è una persona cattiva anzi è molto più gentile di te" "E perchè mai sarebbe più gentile di me" ma che faccia tosta "Ti lascio indovinare" sospira "Ah è per la storia di ieri giusto?! Te l'ho già detto che mi dispiace" "Comunque Angelo è innoquo" "Innoquo con te che sei donna ma che ne so se ha strane idee in mente" "Jonathan andiamo, è vero che è frù frù ma non penso che ci provi con te" "Va bene forse ho esagerato" "Sei un ragazzo che ama se stesso" "Come mi giudichi male" "Si hai ragione" è innamorato della sorella e fa solo il cretino con me "Ammetto di essere un gran bel pezzo di ragazzo ma mi piacciono le donne, non sono gay" "Si questo si vede" "Cosa?" "Che non sei gay" "Ah io pensavo ti riferissi al fatto che sono un gran bel pezzo di ragazzo" "Ma la pianti di pavoneggiarti" ridiamo "Io non sono un pavone" "La vuoi finire di dire cose squallide per cinque secondi" "Nel frattempo tu stai ascoltando tutte le cose squallide che dico e ti diverti in mia compagnia" "Certo che la modestia non è nel tuo DNA" "Mi dispiace dottore ma sono fatto così, ho preso tutti i geni da mia mamma e da mio padre e infine ne è uscito questo" "Ma non la smetti mai di compiacerti" "Si... Quando dormo" "Non ti si secca la lingua a forza di parlare di te" "Dai non è vero che parlo solo di me" "Ti sfido a non farlo" "Ok un tantino ma non sono fissato con me stesso, ci sono cose anche più importanti" "Già. Hai fatto le condoglianze a..." "Si a entrambe e vi ringraziano molto" "Stai bene?" "Io ho visto e ho consolato la madre e la sorella di Dylan tutto il giorno, le ho viste piangere e credimi è molto difficile per me farmi forza per sostenerle perchè dentro sto come loro se non peggio. Però sai che mi dico tra me e me?" "No cosa?!" ha l'affanno, segno che vorrebbe piangere "Che anche se non lo vedrò più, ora è in un posto migliore dove non c'è niente più sofferenza e dove non è costretto a drogarsi per sentirsi meglio. Poi ho pensato a te che nonostante ti ho trattato una schifezza mi sei stata vicino e hai cercato di farmi forza e ti ringrazio molto" arrosisco "Io capisco come ci si sente in questi momenti ed è dura e come a loro serve anche a te un po' di supporto" "Comunque non preoccuparti davvero sto bene e adesso che sto parlando con te va anche meglio" "Sono felice di renderti felice" "Suona strano detto da te che sei una musona" "Ma non è vero che sono una musona" "All'inizio si" "Ma perchè mi stavi antipatico poi ti ho conosciuto meglio" "Però quando mi hai visto al bar la prima volta sei stata molto carina con me e ridevi sotto i baffi" "È il mio lavoro, devo essere gentile con i clienti". "Alla fine non ci siamo più visti quel film insieme" "AAAh già il film" menomale "Però quando torno lo vedremo e sei vuoi possiamo guardarlo abbracciati sul divano" ride "Stupido l'ho fatto perchè ti stavi agitando nel sonno" "Io non credo solo per quello" "Ma che dici, probabilmente hai bevuto" sospira "Peccato, mi sono sbagliato" ma che sbruffone "Parliamo di altro" "Perchè l'argomento ti mette a disagio?" "No ma non mi sembra molto interessante una conversazione basata su una dormita sul divano" "Ma... guarda se vuoi la prossima volta ci possiamo addormentare su un letto, stretti stretti" "Guarda non ti rispondo nemmeno" "Dai ma chi vuoi prendere in giro" "Ma perchè pensi sempre che menta, ti ho detto il perchè mi sono addormentata insieme a te" "Eh va bene, diciamo che ti credo" "Va bene buonanotte. Ciao" "Dai scusa, la smetto" "Era ora" "Ma come siamo suscettibili" "Io ti ho detto la verità perchè non è così" "Perchè te la prendi tanto tu? A me fa piacere e non è cosa di cui vergognarsi" "Infatti ma come lo dici tu sembra una cosa di cui vergognarsi" "Niente affatto, anzi te ne sono grato perchè sennò non avrei preso sonno" "Vabbè basta parlare di questo fatto" "Mi piace parlare con te" "E perchè?" "Perchè... Perchè..." mi batte così forte il cuore che ho paura mi possa venire un infarto "Perchè sei una persona seria" "È un complimento?" "Bhe non saprei dipende dai punti di vista" rido "È incredibile invece come tu su ogni cosa cerchi di fare una battuta. È proprio una cosa più forte di te" "Ma... sai... mi piace vedere le persone ridere e soprattutto mi piace far ridere te perchè hai una bel sorriso" "Grazie questo sì che è un complimento" "Prego non c'è di che". Per qualche secondo c'è silenzio "Sherley sei morta?" "No no sono qui" "Menomale mi hai fatto preoccupare. Posso farti una domanda?" "Si certo" "Sei ancora sicura di voler seguire il nostro piano?" "Perchè me lo chiedi?" "Perchè volevo sapere se avevi qualche ripensamento" "Senti Jonathan anche se è piacevole stare in tua compagnia non possiamo sposarci e rimanere incatenati l'uno all'altra. Voglio dire se tu non vuoi stare con me e io con te..." mi prenderei a schiaffi io sono proprio scema. Cara Sherley tu sei completamente e senza ombra di dubbio la ragazza più stupida del mondo "Ah si hai ragione è giusto così" lo dice come se gli dispiacesse "Ti dispiace?" "No era una curiosità" certo e io sono solo una stupida, mi dovrei solo buttare giù. "Sai già cosa farai domani?" "Si una cosa la so già" "Cosa?" "Parlerò di nuovo con te" "E se ti dicessi di no" "Allora penso che ne rimarrei un po' dispiaciuto" "Aw povero Jonathan" "Veramente non vuoi parlare con me?" "No ma che domande" "Ci speravo, sennò a chi rompevo le scatole" "Eh certo" ride "Come se non ti dispiacesse non parlare con me" "Se è per questo posso anche attaccare ora e non parlarti più" "Non ce la farai mai" "Non ti conviene sfidarmi" "Vogliamo fare una sfida? Quando torno non dobbiamo parlarci per tutto il giorno" "E se perdo la sfida che succede?" "Devi dormire nel letto con me" "A me non sembra una punizione. Comunque se io vinco invece che succede?" "Ti porto la colazione a letto per una settimana" "Ok ci sto" "Quando torno non mi far dimenticare di sistemare il mio letto per te" "Sei così sicuro che io perda" "Si ne sono più che sicuro" "Io invece penso che tu ti debba preparare a portarmi la colazione ogni mattina" "Senti Sherley ora dovrei andare. Ci vogliamo sentire domani alla stessa ora?" "Certo. Allora buonanotte" "Buonanotte Sherley. Ti voglio bene" "Ciao Jonathan" attacco. Non devo assolutamente fallire la sfida altrimenti mi ritroverò a dormire con lui. Non ho capito che ha in mente, non so cosa pensare. Per ora penso che lui ci prova con me solo per fare il cretino e non perchè ci tiene a me. Però confesso che ho paura e sono felice allo stesso tempo. Ho paura di quello che può accadere tra noi due, ho paura di innamorarmi di lui e magari rimanerci male. Ma sono felice perchè mi da dei segni che forse significano che ci tiene a me. Ma ho la testa così piena di pensieri e mi accorgo che ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Di solito se mi devo sfogare lo faccio con Mike ma adesso non è qui. Per adesso il massimo che possa fare è dormirci sopra.Alle 00:00 precise sento la vibrazione del mio telefono e rispondo "Pronto?" "Cecilia dopo svariati tentativi ti ho trovato" "A me non sembra, coglione mi hai già chiamato due volte e a quanto pare direi che questo non è il numero di Cecilia" "Ah scusa ma la cerco disperatamente e non riesco a trovarla" "Capisco, ti vorrei aiutare ma non conosco nessuno Cecilia" Aspetta un minuto!!! Io la conosco una Cecilia "Va bene scusa ancora e buonanotte" "Senta io ora ricordo la conosco una Cecilia. Ha per caso i capelli biondi e ha gli occhi verdi??" "Ehm si" viene nel mio corso di disegno e più o meno avevamo fatto amicizia e ci eravamo scambiate il numero di telefono. Probabilmente gli ha dato il mio per non essere indastidita "Domani ti aiuterò a trovarla ok?!" "Grazie" "Prego" attacco e vado a dormire.
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Mi sono innamorata di mio marito
RomanceSherley è una ragazza di 20 anni orfana di madre. Vive a New York con suo padre, un tipo molto legato alle tradizioni, che la promette sposa a un suo coetaneo, Jonathan. Le cose all'inizio non vanno molto bene ma dall'odio si passa all'amicizia e po...