Scendo per la cena e tutti aspettavano solo me. Mi accolgono tutti con un grande sorriso, mi siedo "Buon appetito, la cena sembra deliziosa" al centro della tavola un pollo arrostito con un contorno di patate dolci "Abbiamo proposto le varie torte a Jonathan e lui si trova d'accordo con quello che hai deciso tu, gli sembra la scelta migliore" papà divide tutto nei piatti "Sono contenta che la pensi così, Jonathan" infilzo la forchetta in una patata dolce e me la infilo in bocca "Scusa cara io e tuo padre abbiamo deciso che il matrimonio si terrà in giardino, in fondo è molto ampio, grande e spazioso e con l'aiuto di Angelo sarà magnifico " lo guardo perplessa "Angelo?! È il nome del wedding planner" ride "Si non l'avevi capito con la storia dell'angelo custode" mi scappa una risata anche a me "A dir la verità no, non mi dispiace il giardino sa?! Quindi penso che sia una bella idea" "Anche io lo penso, vedi che alla fine non siamo così diversi" interviene Jonathan. Gli lancio un'occhiataccia "Già" "Allora com'è il pollo? Ha cucinato il signor Frederick, dice che era un modo per ricompensare la nostra gentile ospitalità" lo guardo stupita "È delizioso, davvero ottimo"
"Sai mia moglie torna tardi e io mi metto con il suo libro di ricette e mi diverto un po' in cucina" "Mamma compra i libri di ricette ma non sa cucinare, invece tu Sherley?" mentre stavo bevendo dell' acqua mi strozzo e tossisco "No, però so fare qualcosa, diciamo che me la cavo" "Mi fa piacere che non morirò affamato" mi sono stancata dei suoi tentativi di stizzarmi "Scusate io sono stanca, quindi vado" mi alzo e subito dopo di me Jonathan "Scusate vado anche io, notte" mentre salgo le scale mi raggiunge "Sherley!" "Che c'è?" mi giro "Vorrei farti una domanda, perchè ce l'hai con me?" io alzo gli occhi al cielo e sorrido "Semplicemente perchè non voglio sposarti e sinceramente mi stai antipatico" continuo a salire, mi raggiunge e mi si piazza davanti "Bhe se proprio lo vuoi sapere non è che tu sia proprio simpatica nei miei confronti" lo fisso "Senti prima finirà questa storia e meglio è" lo sposto mi avvicino alla mia porta "Ok allora non si preoccupi signorina nessuno le darà fastidio" entro e sbatto la porta. Mi domando come possano esistere persone così insopportabili come lui. Mi spoglio,passo davanti allo specchio che riflette la mia immagine e poi mi fermo per vedermi; non sono magra ma snella, ho gli occhi color nocciola, i capelli di un biondo castano, sono di statura media, ho una quarta di reggiseno abbondante. Tutto sommato posso definirmi una persona che può piacere, ma non solo per l'aspetto. Vorrei sapere chi si crede di essere quello lì, non sa niente di me come fa a dire che sono antipatica. Vado nel mio armadio e prendo la canottiera e il pantaloncino, bussano alla porta. "Sherley sono Jonathan, ti è caduto il cellulare in corridoio" mi affaccio fuori la porta e faccio per prendere il telefono e lui ritrae il braccio "Aspetta, prima la parolina magica" "Grazie" "Non è questa" inizio a guardarlo storto "Eh va bene scusa se ti ho sbattuto la porta in faccia" me lo porge e lo prendo "Così va bene, comunque sorridi di più che dopo sei più carina" "Buonanotte".
Dopodiché vado a dormire pensando al fatto che per una volta ha cercato di farmi un complimento. No comunque se pensa che così facendo mi conquisterà ha sbagliato di grosso. Pian piano mi si chiudono le palpebre e casco in un sonno profondo.
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Mi sono innamorata di mio marito
RomanceSherley è una ragazza di 20 anni orfana di madre. Vive a New York con suo padre, un tipo molto legato alle tradizioni, che la promette sposa a un suo coetaneo, Jonathan. Le cose all'inizio non vanno molto bene ma dall'odio si passa all'amicizia e po...