capitolo uno

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Michelle

"Non mettere il broncio tesoro vedrai che ti diverti" dice mia mamma rivolgendomi un sorriso a 32 denti.
Ma non capiva che per me cambiare vita era un inferno?
Non che fossi una ragazza timida, quindi non era un problema farmi nuovi amici, ma a Toronto c'era tutta la mia vita, come sarebbe stato vivere senza la mia migliore amica tutti i giorni?
Un inferno.
Mi giro verso mia mamma e sforzo un sorriso, sapevo che molto probabilmente mia mamma aveva fatto molti sacrifici per permetterselo.
"Fra mezz'ora arriviamo Michelle" appena pronuncia quelle parole un vuoto mi invade il corpo.
' Inferno sto arrivando ' penso.
La macchina si ferma davanti un'enorme casa bianca circondata da un giardino molto grande.
Ha varie luci che decoravano l'esterno e c'era anche una grande varietà di piante.
"Ci ospita qualcuno per la prima notte?" donando a mia mamma incantata da quello che avevo davanti.
"No tesoro questa è la nostra nuova casa" risponde.
La guardo a bocca aperta.
"Ma come te lo sei permesso"
Diventa improvvisamente nervosa, di nuovo.
"Entra senza fare domande Michelle"
Risponde secca.
Ne sono certa, nasconde qualcosa.
Entro e con mia grande sorpresa nel retro c'e una piscina enorme.
Tutto questo è molto strano, tutto d'un tratto siamo ricche?
Ma come aveva fatto.
"Sali le scale e la prima porta è la tua stanza c'è il tuo nome sopra" mi urla mia mamma dall'ingresso.
Ubbedii e raggiungo quella che sarebbe stata la mia nuova camera.
Apro la porta bianca con inciso il mio nome invasa dalla curiosità.
Sgrano gli occhi per quello che mi ritrovo davanti, è il triplo della mia vecchia stanza, il letto matrimoniale, scaffali ovunque, ma soprattutto una cabina armadio.
Appoggio la valigia di fianco alla porta e vado ad esplorare il resto della casa.
Ci sono due bagni enormi con vasca idromassaggio, una sala enorme con una TV altrettanto grande attrezzata di Netflix, Disney plus, e prime video,
la cucina dotata di tutto quello di cui avresti avuto bisogno, una palestra ben attrezzata ma soprattutto un'enorme libreria.
Io e mamma siamo esauste quindi ordiniamo semplicemente il MC con consegna ad omicidio e subito dopo mi butto a letto.
Domande del tipo ' cosa avrei voluto di più? I migliori amici.' ' come mia mamma se l'era permesso?' ' era veramente la mia vita?' ' perché era tutto arredato? Mia mamma non era mai andata a new York?'
mi invadono la testa e mi addormento con quei pensieri che mi perseguitano
Ero troppo assonnata per parlarne con mia mamma questa sera.

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