11. Laughing 'til our ribs get tough

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˚ Alexia 𝜗𝜚˚

Non appena Aurora esce dalla stanza in cui si era chiusa insieme a Dean, ci incamminiamo assieme verso la stazione di polizia.

La strada, nonostante sia solo quasi sera, è praticamente deserta. Il massimo che possiamo incontrare sono le persone che si trovano nel parchetto a drogarsi e la poca gente all'interno dei ristoranti.

Non sto neanche a chiedere alla mia amica come sia andata con il ragazzo: il sorriso che le illumina il volto mi suggerisce tutto.

Vederla così felice mi scalda il cuore: questo periodo deve essere davvero difficile per lei, tra tutte le cose che stanno saltando fuori, e io non posso più sopportare di far finta di non accorgermi dei suoi occhi costantemente lucidi.

Dean, nonostante sia capace di essere un perfetto bastardo quando vuole, le fa bene e non posso negarlo: quei due, insieme, fanno scintille. E lo dico io che ho visto quel ragazzo si e no una decina di volte.

«Allora, vedo che è andata bene.» affermo mentre camminiamo e lei sorride arrossendo leggermente, ma annuisce.

«Abbiamo chiarito. Ne sono felicissima, sai?» conferma.

La gioia con cui si muove e parla mi trasmette serenità, esattamente come faceva prima di conoscere Tom. Quell'uomo l'ha distrutta, non si può negarlo.

«Quel ragazzo è speciale per te, si vede. Spero solo che non..» dico ma lascio la frase in sospeso, perché tutte due sappiamo a cosa mi sto riferendo.

Aurora si irrigidisce sul colpo.

«Smettila, lui non è così.» mi rimprovera lanciandomi un'occhiataccia e un piccolo e leggero schiaffetto sul braccio.

Annuisco. «Lo so. Ho solo paura di vederti di nuovo a pezzi per una testa di cazzo.» spiego.

Non ha il tempo di continuare la conversazione che Maya le salta addosso.

Mi guardo intorno confusa: quando siamo arrivate?

«Ciao, bellissima!» la salutiamo sorridendole e lei ricambia con un'aria nervosa che ormai sembra appartenerle da qualche giorno.

«Ei, ehm.. entrate.» dice sorridendo forzatamente, per poi aprirci la porta d'ingresso della centrale.

Ci fa sedere alle sedie in sala d'attesa e ci offre due cappuccini al cacao.

La ragazza sa come conquistarci.

«Allora, che è successo?» chiede Aurora accavallando le gambe, per poi prendere un sorso della bevanda calda tra le sue mani.

Maya mi lancia un'occhiata come per dirmi di controllarla, e io mi acciglio.

Cosa cazzo sta succedendo?

L'angoscia inizia a farsi sentire nella stanza e noto la gamba della mia migliore amica iniziare a tremare.

Maya, in piedi fino ad adesso, prende posto di fianco a lei, alla sua sinistra. Al contrario, io mi trovo dall'altro lato.

La rossa le posa una mano sulla coscia tremante e una sulla spalla. «Senti, Auri, quello che ho da dirti non è una buona cosa e..» esordisce e posso notare come la castana trattenere il fiato.

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