Capitolo 12

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Sbatto le sopracciglia un paio di volte, ho sentito bene? Gli do subito le spalle non voglio fargli vedere che sono arrossita. Ok Dafne respira c'è la puoi fare.

<<Riprenditi era solo una frase.>>

Mi giro verso Rudy indignata.

<<Ora non darti troppe arie, era solo una bella frase.>>

<<Allora perché ti sei girata?>>

Vorrei togliergli quel sorrisetto dalla faccia, se il mio sguardo potesse ucciderlo a quest'ora sarebbe già morto.

<<Perché avevo sentito delle voci, credevo che stesse passando qualcuno sulla strada.>>

<<Non ci credi nemmeno tu.>>

Cosa vorrebbe sentirsi dire, che mi ha fatto un certo effetto la sua frase? 

<<Credi a quello che vuoi. Ti ringrazio per l'orecchino ora ritorno a studiare.>>

Lo supero e ritorno dentro casa, quando chiudo la porta c'è qualcosa che me lo impedisce, noto la scarpa di Rudy che blocca la porta. Sul serio? Che cosa gli sta succedendo oggi?

<<Vuoi sul serio studiare?>>

Apro la bocca per rispondergli male ma poi cambio idea lo vedo tormentarsi l'anello che porta sull'indice.

<<Rudy è successo qualcosa?>>

<<Ancora? No.>>

Decido di non indagare troppo.

<<Comunque, sarebbe quello il piano, ma se tu vuoi fare qualcos'altro a me va bene.>>

Rudy sta per rispondermi ma gli suona il telefono, cerco di capire chi è ma non riesco a fare in tempo. Lui si allontana subito, non capisco tutta questa segretezza dopo quello che abbiamo condiviso in queste ultime ventiquattro ore direi che può farla un chiamata davanti a me. Quando ritorna è strano, sembra più teso. Mi dà una rapida occhiata che mi mette un pochino in soggezione.

<<Senti ti andrebbe di andare al mare?>>

Rimango senza parole per la seconda volta in poche ore, non so cosa gli stia succedendo ma non mi sembra niente di buono.

<<Non puoi farmi una richiesta del genere! Poi a quale mare vorresti andare? Mi devo portare il costume? Quanto intendi starci perché devo avvisare mia madre.>>

Rudy alza gli occhi al cielo e io comincio a mordermi le pellicine sulle dita. Una cosa che ho sviluppato da quando sono piccola è l'ansia di non essere organizzata come dico io.

<<Da quando sei così rompi coglioni? Non credo che ci metteremo tanto e se vuoi portarti il costume fallo.>>

Do uno sguardo all'orologio, sono le tre. Mi mordo il labro, non credo che riusciremo a tornare prima che rientri mia madre, ma non posso dirle che sto uscendo con Rudy altrimenti mi farà domande strane. Magari posso dirle che sto uscendo con Alice.

<<Va bene fammi prendere la borsa.>>

Lascio la porta mezza aperta, prendo la borsa mare, e ci metto l'essenziale. Con la coda dell'occhio vedo Rudy tirare fuori una sigaretta.

<<Non fumare qua dentro, mia madre se ne accorge.>>

Lui sbuffa ma fa come gli chiedo. Quando passo davanti allo specchio vedo che sono in condizioni pietose, non posso andare al mare con Rudy conciata così. Entro nel panico, non ho la più pallida idea di cosa mettermi. Nel mio armadio non c'è una cosa comoda e carina allo stesso tempo. Mentre fisso il mio armadio sento Rudy lamentarsi dalla cucina.

La casa a due pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora