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<Cavolo! mi dispiace> gridò una ragazza.

Per sbaglio mi aveva rovesciato del succo addosso.

Mi dispiaceva per il vestito, certo, ma cazzo stavo per baciare Eddie.

C'ero quasi, ero così vicina.

<Non preoccuparti!> dissi io, facendo un piccolo passo indietro.

Certo! non preoccuparti! non hai mica rovinato un momento magnifico!

Dannazione, non potevo neanche prendermela con lei, si vedeva che era molto dispiaciuta.
Cercava di prendere dei fazzoletti e di tamponare la macchia sul vestito, invano.

Eddie mi guardava, cercando di trattenere una risata, anche se un po' di succo era finito sulla sua manica.

Ma a lui poco interessava.

<Davvero, davvero mi dispiace> continuò la ragazza ma io scossi la testa, rassicurandola con un dolce sorriso

Eddie corse a prendere la sua giacca di pelle nera, posandola attorno alle mie spalle così da coprire almeno in parte la macchia.

<Grazie> dissi solo, e lui sorrise.

<Cavolo, devo tornare a casa> dissi scocciata.

Non potevo mica restare con il vestito che grondava succo di arancia per tutta la sera, no?

<Ti accompagno> si fece avanti il riccio, porgendomi la mano.

<Mi dispiace che tu debba perderti la festa, Eddie, non sei obbligato a venire>

<Scherzi? se sono qua è solo per stare con te, perché dovrei restare se tu vai via?> chiese lui, inarcando un sopracciglio.

A quelle parole sorrisi, tenendo lo sguardo basso mentre pian piano ci avvicinavamo all'uscita.

<Eddie! Made! dove andate?> una voce alle nostre spalle si fece sempre più vicina.

Dustin.

<Madeline si è sporcata con del succo, la accompagno a casa per cambiarsi e poi torniamo> disse il maggiore e Dustin annuì, tornando poi dagli altri.

Salimmo nel suo furgoncino ed allacciai la cintura.
All'inizio del tragitto dominava il silenzio.
Un silenzio molto imbarazzante, oserei dire.
Ma per fortuna, spezzò lui la tensione.

<Pensavo non venissi, sai?>

Lo guardai.

Teneva gli occhi sulla strada, quasi avesse paura ad incrociare i miei occhi.

<Per un attimo ho temuto la stessa cosa, sai?> ridacchiai, tornando con lo sguardo verso un punto non definito fuori dal finestrino.

<Sarò sincero. Ero terrorizzato all'idea di presentarmi. Ma non perché non volessi vederti, ma perché temevo non venissi e questo voleva dire che tra noi era bella che finita> tornai a guardarlo e lo vidi stringere le mani sul volante <Invece sei qui, con me> mi sorrise

<mi dispiace ancora per tutto, Madeline. Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi> concluse.

<L'ho già fatto, Eddie> dissi solo e lui mi guardò.

<Davvero?>

<Davvero>

Mi sorrise ampliamente, battendo una mano sul volante.

<Ma non significa che tornerò con te>

Che idiota, Madeline.

Certo che vuoi tornare con lui, smettila di fare l'orgogliosa!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22 ⏰

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