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Un mese era passato, il gruppo, gli stray kids si stava allenando quasi tutti i giorni, il gruppo di produzione: Chan e Changbin. Ora era diventato Chan, Changbin e Jisung, il più piccolo aveva scoperto una dote per la musica e per il canto. Il gruppo di danza: Minho e Hyunjin si era allargato diventando Minho, Hyunjin e Felix, che in un mese era migliorato arrivando al livello dei due più grandi. E poi c'erano i due più piccoli del gruppo che venivano descritti la "parte vocale" del gruppo. I due litigavano di continuo, o almeno litigavano scherzando. Jisung aveva compreso che Seungmin come Minho d'altronde era il classico 'antipatico' che però ha un cuore dolce. E come il più grande ogni volta che Chan lo abbracciava faceva finta che non gli piacesse anche se in realtà era tutto il contrario. Durante questo mese le amicizie ero aumentate, Jisung e Minho stavano sempre insieme e di conseguenza anche Jeongin. Il più piccolo si era dimostrato affettuoso in determinate situazioni. Poi insieme a Felix e Changbin il più piccolo poteva spettegolare di ciò che succedeva nel palazzo. Hyunjin? Beh dopo un leggero litigio i due avevano fatto pace. Con chan ancora non era riuscito a creare un legame.

Mi lanciai sul letto, la morbidezza della mia pelle e la comodità dei vestiti a dosso mi stava rilassando. Sono delle belle sensazioni, tutti i muscoli del corpo si rilassano, la pelle è morbida e pulita, e i vestiti freschi e profumati mi intossicano le narici. L'odore di lavanda che c'era su quel letto mi coccolava, avrei rubato quel piumone così morbido e carino, con quelle piccole decorazioni floreali. Sospirai. "Tu a casa tua non ci torni più?" Chiese il più grande togliendosi la felpa. "Da quello che so neanche tu, io ci torno per prendermi il cambio." Ridacchiai girandomi verso il più grande "tu invece rimani a dormire qua e hai il tuo cambio sempre pronto." Il più grande comincio a togliersi la maglia, Jisung rimase a guardarlo, Minho lo guardò. "Vuoi che mi giri?" Chiesi. "Non fa niente..." il più grande si tolse la maglietta. "Jisung non puoi allenarti tutti i gironi, finirai per farti male." Disse il più grande. "La gara è tra qualche giorno devo dare il massimo." Minho si tolse i pantaloni rimanendo in mutande "ore dovresti girarti." "Si capo." Ridacchio Jisung mettendosi a pancia in giù nascondendo il volto nelle lenzuola.

"Puoi rimanere a dormire qui, si è fatto tardi." L'acqua della doccia si accese. "Jisung" chiamo Minho dopo qualche minuto."si?" "Che sport facevi prima?" Chiese il più grande "nessuno." Mentì il più piccolo "un ragazzo con una resistenza del genere? Non ti credo."ridacchio Minho spengendo l'acqua e uscendo dalla doccia. "Sei aggraziato nei movimenti, resisti ad allenamenti intensi e impari infetta, due potrebbero essere doti ma la resistenza senza una base sportiva sotto non puoi averla." Si mise l'intimo con i pantaloni e si sedette sul letto. "Perché non vuoi dirmelo?" Chiese sdraiandosi accanto al più piccolo. Due occhioni spuntarono fra i capelli incasinati e le lenzuola "la penserai come tutti gli altri." Dissi "non ti giudicherò, se è qualcosa riguardante al perché hai smesso non dirmelo finché non ti senti a tuo agio, però vorrei sapere che sport hai praticato"

"Pattinaggio sul ghiaccio." Dissi camuffato dalle lenzuola. "Bello sport." Disse il più grande. Annuii, Minho era a petto nudo, no dai una cicatrice lì dove erano gli addominali, andai con la mano a toccarla, vidi la pelle del più grande accattonarsi al contatto. Alzai lo sguardo verso quello del più grande ma l'unica cosa che vidi furono degli occhi diversi dal solito, come su un leone avesse visto la sua preda. Sentii lo stomaco rivoltarsi, ma non per la paura, come se qualcosa mi stesse solleticato lo stomaco, arrossii violentemente. Di corsa rimisi il volto fra le lenzuola. Sentii il più grande ridacchiare. Piagnucolai.

"Cosa è successo ora?" Mi chiese posando una mano sulla mia schiena. "Non lo so" dissi camuffato nuovamente dalle lenzuola. "Qualche cosa è successo nel mio stomaco e non so cosa sia. Mi ha fatto venire il vomito." Disse girando le spalle al più grande "si chiamano farfalle, Jisung." Disse il più grande muovendo l'indice lungo la colonna vertebrale, e di nuovo la sensazione si sparse per il corpo del più piccolo. "E cosa sono?" Chiese Jisung "Succede quando qualcuno che ti piace o che ti attrae ti tocca o guarda in qualche modo, e tu le provi, queste maledette farfalle." Disse Minho abbracciando il più piccolo, lo aveva rinchiuso fra le sue braccia, mise la testa sul incavo del collo. "Smettila." Dissi cercando di spingere via il più grande "e perché dovrei" mi sospirò sull'orecchio

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Black Swan - L.Mh X H.JsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora