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La finale era fra meno di due settimane, e non avevamo una canzone, una coreografia e un team. Eravamo divisi, ognuno lavorava per conto proprio, e penserete che va bene. Beh no, nella danza si balla in singolo si, ma alcune volte anche in un gruppo. E quando si balla in gruppo ci deve essere armonia, perché senza quell'armonia è come se fossero tutti dei singoli, invece bisogna muoversi come un corpo unico. Ed era quello che ci stava succedendo. Erano settimane che non si aveva notizia di Jeongin, neanche Minho lo sapeva. Non che gli importasse.

Durante queste settimane era diventato più severo, io e Felix non potevamo lasciare la sbarra. Inutile dire che Hyunjin per questo ha quasi rischiato una rissa con il più grande. Ma questa volta Minho non è venuto a casa mia in lacrime perché Hyunjin lo aveva chiamato stronzo. Il giorno dopo tornava più severo del giorno precedente.

Noi due non parlavamo da un po'...da quella sera per la precisione, durante le lezioni mi ignorava completamente, e se rimanevo ad allenarmi mi ignorava e spengeva le luci. Piangevo quasi sempre, probabilmente mi sarebbe venuta un emicrania a forza di piangere. Perché stavo così? Non lo capivo. Faceva male. Tanto male. Forse per sentirmi meno triste, forse perché pensavo che avesse ragione il più grande, continuavo ad allenarmi, giorno dopo giorno, ora dopo ora, non mangiavo e bevevo raramente. È capitato molte volte che il povero Seungmin mi dicesse 'sei dimagrito. stai mangiando?' E a mia volta dicevo una bugia bella e buona. Dovevo migliorare. Dovevo poter dimostrare al più grande che in realtà ero bravo, che potevo migliorare. E molto spesso sono svenuto nel bel mezzo dell'allenamento, colpa delle poche ore di sonno e del digiuno. Appena mi risvegliavo il più grande alzava la voce per chiamare tutti a riprendere gli esercizi. E senza pensarci mi rialzavo subito e ricominciavo da capo. Ma non avendo abbastanza folte sentivo i 'fai schifo' o i 'no Han se devi continuare così vattene.'

I più grandi del gruppo avevano provato a chiarire la situazione ma l'unica risposta che ricevettero fu la stessa data a me 'Io sono il tuo allenatore e tu un ballerino nulla di più nulla di meno.' E il discorso finiva lì.

...

Era: 00:21. Continuiamo ad allenarmi, la maglietta ormai zuppa di sudore, i piedi facevano male, e le ginocchia non si reggevano. Caddi per l'ennesima volta. Rimasi lì senza forse a guardare il soffitto. Le lacrime cominciarono a scendere dagli occhi, un fiume di lacrime, mi tappai la bocca per fare meno rumore, perché fa così male? Continuavo a chiedermi. Sentii la porta sul retro aprirsi, poi dei passi avvicinarsi velocemente a me.

"Jisung!"

...

"Grazie innie..." dissi mangiando un pezzo della barretta energetica che il più piccolo gentilmente mi aveva dato. "Perché sei qui a quest ora?" Chiese "solitamente rimasto qui ad allenarmi." Dissi, il più piccolo comincio a togliermi una delle punte che indossavo "che fai?" Non ebbi risposta, mi levo anche il calzino. "Guarda che ti sei fatto." Disse il più piccolo guardando i piedi, erano piedi di tagli, vesciche e lividi. "Aspetta qui." Disse prima di alzarsi, andò verso il bagno, tornò con un medi-kit. "Non devi allenarti fino a tardi rischierai di farti male." Disse aprendo la scatola. "Va bene così innie, devo migliorare lo ha detto-" "lo ha detto Minho vero?" Disse prendendo un panno bagnato, me lo passo sul piede delicatamente. Strinsi i denti per il dolore "in questo momento non è...non è Minho." Disse il più piccolo disinfettando i graffi. "È come se entrasse in un loop, l'ultima gara è come se lo trasformasse." Mi mise la pomata per i lividi.

"Sai mi dispiace per quello che ho detto l'ultima volta..." disse nel mentre mi metteva i cerotti. "Solo che...lo ha fatto anche con me...e non mi hai mai chiesto scusa." Disse il più piccolo mettendomi uno dei sui calzini, li aveva dentro il borsone, erano calzini di ricambio.  "E con te sembra essere diverso...molto diverso. Sapevo che si sarebbe comportato così, e sapevo sarebbe successo anche a te." Disse guardandomi.

"Non so come farlo tornare in sé Jisung." Disse con le lacrime agli occhi. "Gli voglio bene...è mio fratello, c'è sempre stato per me. E non voglio vederlo così." Annuii

"non ti preoccupare...risolverò tutto innie, tornerà ad essere il tuo amato fratello."

...

Black Swan - L.Mh X H.JsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora