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Feels like we had matching wounds
But mine's still black and bruised
And yours is perfectly fine
Feels like we buried alive
Something that never died
So, God, it hurt when I found out

Tutti abbiamo dei mostri interiori, che siano paure, traumi, colpe e risentimenti, nessuno in questa terra è privo di un tormento simile e affrontarli ci causa ancora più terrore nonostante desideriamo essere liberi da essi, ci incatenano nelle parti più remote del nostro subconscio, inconsapevoli della loro presenza ma con la speranza che un giorno ci lascino andare.

C'è gente che pensa che vivere sia già difficile di per sé, rendendo la vita più pesante di quel che sembra quando in realtà per godertela devi solo affrontare quei mostri e, forse in quel caso tutti riusciremmo a vivere una vita migliore o semplicemente un vita ad essere solo noi stessi.

Jisung aveva tanti mostri, eccome se ne aveva, all'appartenenza poteva sembrare un ragazzo senza preoccupazioni, risentimenti e paure però anche lui era pur sempre un umano con delle preoccupazioni nella parte più remota del suo subconscio o forse non era tanto remota quanto credeva che fosse, forse, il suo cervello cercava di proteggerlo dai suoi stessi mostri che erano situati molto più in superficie di quanto tutti credessero, tutti compreso lui.


•••

Un altra giornata di lavoro era iniziata e Jisung si era abituato a quella routine che non lasciava molto spazio a del tempo libero.
Lui e Felix non riuscivano ad incontrarsi spesso e se accadeva era sempre verso tarda notte, l'unico momento di pace per il moro.

Era più o meno passata mezza giornata e finalmente l'ora di pranzo aveva raggiunto anche il suo reparto.

Solitamente Jisung portava il pranzo da casa o meglio l'ordinava a lavoro, tuttavia quella volta decise di usufruire della mensa aziendale; era enorme, con una vasta scelta e il cibo non sembrava così cattivo come tutti in realtà dicevano.

Era messo in fila con il suo vassoio, dietro di lui Jeongin e Seungmin, anche loro in fila per mangiare alla mensa.

Jisung fu felice di non ritrovarsi da solo a mangiare dentro quella grande stanza dalle pareti bianche che ricordava un po' un ospedale, si sarebbe sentito in imbarazzo a mangiare da solo e ringraziava mentalmente i suoi due amici per essersi uniti a lui in quel tavolo.

"È la prima volta che mangio qui, non sembra male" commentò il più giovane dagli occhi affilati come quelli di una volpe, Jisung annuì al commento ma si rivolse subito a Seungmin quando iniziò a parlare.

"Tu dici?" Alzò con le bacchette i noodles presenti nel suo piatto, una faccia piuttosto contorta e un cipiglio sulla fronte. "Sembra sbobba per maiali"

Seungmin sentì salire un mezzo conato di vomito al solo pensiero che quel cibo non fosse veramente commestibile.

Di rimando la reazione di Jeongin e Jisung cambiò in una più nauseata e preoccupata, si pentivano di aver scelto di pranzare in mensa ma ormai il danno era fatto.

I tre spulciarono attentamente nei loro vassoi per cercare qualcosa di più commestibile per non restare a digiuno, decisero di mangiare il riso che sembrava l'unica cosa veramente buona insieme a qualche verdura, che a detta di Jeongin non avrebbero potuto fare male o così pensava.

Intanto la mensa si riempì con tutti i dipendenti dell'azienda, o quasi.

Jisung non era stato molto attento al afflusso di gente, troppo concentrato a cercare qualcosa di commestibile, quindi non si accorse nemmeno che Seungmin aveva iniziato un discorso.

"Se non sbaglio tra poco compi gli anni" disse Seungmin con lo sguardo fisso verso il moro.

"Sì" rispose velocemente con un tono un po' seccato.

MESS IT UP : minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora