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To fall in love isn't easy when you're afraid of heights
But, I can't help but fall when I look into your eyes So blue, I love the hue
But more than that I do love you and
Every night I'm in bed, I fight to keep you from my mind
And almost every day that's how I spend most of my time It's true, there is no use
I can't escape the thought of you

The pool - Stephen Sanchez

Mi piacerebbe molto parlare della paura di essere odiati da qualcuno o da tutti. Purtroppo ad alcuni potrà sembrare qualcosa di strano invece vi dirò che molte persone tendono ad avere questa paura o peggio, di essere i primi ad odiarsi.

Ci si sente come se fossimo davanti a qualcosa che si rivela non essere la verità, come uno strato che una volta tolto mostra l'odio che le persone provano verso di noi, l'odio che proviamo verso noi stessi.

quello che fa più male è non riuscire a controllare questi pensieri intrusivi.
Sentirsi divisi da un filo, trovarsi tra la parte migliore e peggiore di stesso, cercare aiuto ma non riuscire a chiederne.

disconnettersi dalla realtà perché convincerci che gli altri possano facilmente odiarci è la cosa più semplice a cui credere.
Non sono veramente sicura del perché di questo comportamento, so che potrebbe essere (come nella maggior parte delle paura) collegata all'ansia.

È un sentimento così difficile da affrontare e spero che un giorno io, come quelli in mezzo a noi che si sentono allo stesso modo, possano trovare il modo per scappare a questa dura immagine che abbiamo di noi stessi. Forse è difficile da credere ma abbiamo tutti il diritto di essere noi stessi, ignorando il parere degli altri perché le uniche persone rilevanti da poter interpellare siamo solo noi stessi.

Durante il liceo ricordo di aver vissuto molto spesso questi episodi che venivano spesso accompagnati da ansia e attacchi di panico, affrontarli a scuola era la parte peggiore tuttavia trovavo conforto in una canzone che descriveva come mi sentivo in quel momento.

potrebbe sembrare un controsenso eppure rivedermi in quelle parole mi faceva capire di non  essere veramente incompresa.

You should leave
Don't want to hurt you
Stay away from me

Oh, walked anywhere
To hide myself
Oh, lights everywhere
But only in my dreams

Purtroppo penso che ancora per un po' di tempo continuerò a torturare me stessa. L'unico modo che ho per alleggerire questa situazione è scrivere, riportarvi le mie emozioni sperando che aiutino altri a sentirsi più compresi e meno estranei a loro stessi.

Vi lascio con questa ultima frase alla vostra lettura.

Can't disappear, just float in fear
Slow dance with tragedy
Feels like I'm invisible
Communication minimal
I go off like an atom bomb
So loud without sound at all





Erano appena arrivati davanti al loro alloggio, un Hotel a 4 stelle a Gimpo.
Avevano impiegato molto più del previsto a causa del traffico e quei 30 minuti diventarono in poco un'ora e mezzo.

Tutti i dipendenti compreso Jisung approfittarono del traffico per recuperare le ore di sonno mancate. Il moro riuscì a dormire per quasi tutta la durata del viaggio mentre Chan accanto a lui,  leggeva un libro con le cuffie alle orecchie, sembrava immerso nel suo mondo ma questo non gli impediva di lanciare sguardi verso il ragazzo dei posti accanto a quelli loro.

Anche Seungmin era riuscito a dormire per tutto il viaggio evitando così conversazioni imbarazzanti con il corvino seduto accanto a lui. I due non sembravano andare molto d'accordo e nonostante Seungmin lo rispettasse perché era il suo capo, non riusciva a parlarci senza risultare seccato e infastidito, lo stesso tono con cui Minho rispondeva al più piccolo.

MESS IT UP : minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora