Un patto per cambiare la mia vita.

Quarantaquattresimo capitolo.

"Mamma sveglia,oggi è il giorno della recita!"una vocina stridula interruppe il mio sonno.

"Mamma,mamma dai"

"Buongiorno amore"risposi avvolgendola in un abbraccio.

"Oggi c'è la recita di Natale mamma,sarò brava a fare l'angioletto?"

"Certo amore sarai l'angioletto migliore ne sono sicura"

Così preparai la colazione,ci vestimmo in fretta e prendemmo tutto il necessario per la recita.
Arrivate a scuola Selena entrò nella sua classe mentre io aspettai con le altre mamme.
Arrivarono anche Anita e Stella,in ritardo come al solito e poco prima della recita arrivò anche Rodrigo,la sua presenza mi stupì,lasciare il lavoro e farsi un'ora di strada per assistere alla recita di una bambina non sua mi fece battere il cuore.
Non era sua figlia eppure colmava delle mancanze di un padre senza che nessuno glielo avesse chiesto,era un uomo buono.

Ci sedemmo vicini e lui mi accarezzava la mano per tutto il tempo.
"Che brava che è Selena,è la sua prima recita ma non ha alcun timore"disse sottovoce mentre i bambini si esibivano.

"È una cosa che sicuramente non ha preso da me che mi vergogno per tutto"risposi ridendo.

E lo credevo, lei aveva tantissimi tratti del padre tra cui il carattere forte che non la metteva mai in imbarazzo,per non parlare di alcune espressioni facciali che faceva di tanto in tanto in cui era identica a lui.

La vedemmo ballare,saltellare e cantare,era felice e spensierata avrei voluto fermare quei momenti perché vederla così mi riempiva il cuore di gioia.
La recita finì,le comprai un mazzo di fiori che tenevo nascosto in macchina,la mia bambina meritava tanto,almeno tanto quanto la vita le aveva tolto.

"Mamma sono bellissimi grazie"disse Selena prima di darmi un bel bacio.

"Te li meriti amore"

"Roro come sono andata ?"chiese Selena a Rodrigo.

"Sei stata bravissima"
"Anzi la più brava" le disse sotto voce.

La scuola quel giorno finì in anticipo,così decidemmo di portare le bambine alle giostre,si divertirono tantissimo arrivarono all'ora di pranzo distrutte tanto da mangiare qualche boccone di pasta al sugo ed addormentarsi sul divanetto negli  spogliatoi del ristorante,che poi era anche la loro sala giochi,mentre noi lavoravamo.

"È stato bello che tu ci sia stato per Selena"dissi a Rodrigo in un momento di solitudine.

"Le voglio bene,voglio bene ad entrambe"rispose lasciandomi un lungo bacio sulle labbra.

"Ora però devo andare arrivano una coppia di americani facoltosi che devo accogliere in hotel,ti faccio sapere se riesco a passare stasera mamacita va bene ?"

"Va bene allora buon lavoro "

Così lui andò via ed io restai a lavoro per tutto il giorno.

                                       RODRIGO❤️‍🔥

Mamacita questa sera
porto con me la coppia
di americani,riservami
un bel tavolo.

                                                                          Okay perfetto,
                                                                            quanti siete ?

Quattro,la coppia,io
e porto anche il
mio socio Raul. 

                                                                             Perfetto 🥰

"Rodrigo e i suoi ospiti sono arrivati,chiede la degustazione deluxe"disse Anita entrando in cucina.

"Va bene allora procedo"

Così mi dedicai a ciò che sapevo fare meglio:cucinare.
La degustazione comprendeva otto portate,il che mi rendeva super indaffarata tanto da non passare nemmeno a salutare gli ospiti di Rodrigo,ci sarei andata solo alla fine del servizio in quanto avevo anche altri clienti.

"Mamacita tutto delizioso come al solito,gli americani sono rimasti incantati"

"Oh bene sono contenta"

"Andiamo dai te li presento,lui è un imprenditore nel campo della ristorazione ha detto che hai stoffa da vedere"

"Perfetto,aspetta che mi aggiusto i capelli e arrivo "

Sciolsi i capelli e strinsi la mano di Rodrigo,lui camminava davanti a me non vedevo oltre in quanto lui fosse molto più alto di me.

"Signori e signore ecco la chef "disse Rodrigo,mi tirò la mano in avanti,me la baciò e si mise dietro di me dandomi modo di guardare i commensali.

"Hannah"disse l'uomo che era seduto al tavolo, si alzò di botto spingendo in dietro la sedia che cadde dietro di lui,il rumore dello schianto mi fece tornare alla realtà,a focalizzare il mio interlocutore:era Christian.