Sesto capitolo.

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Tornai a casa per poco tempo,una doccia al volo e mi preparai per lavorare la prima sera Da Lina.
Raccontai tutto a Jess che era ancora lavoro,mi disse di non preoccuparmi di quel tipo,che era solo la foga del momento prima o poi avrebbe allentato la presa.

Ero titubante non potevo che sperare, questo era l'ultimo lavoro che potevo prendere, non so quanto sarebbe durata la prova ed avevo meno di venti giorni prima che il mio visto scadesse.

Infilai al volo un crop top bianco che sembrava quasi un reggiseno sportivo e un jeans aderente con delle converse nere.
A me non importava di cosa indossassi,una volta arrivata lì avrei dovuto mettere l'uniforme e mi andava bene qualsiasi cosa.
Ero entusiasta da un lato perché il posto era perfetto per me, Lina era stata gentile ed apprezzava le mie origini e il mio pensiero, alla fine Christian non lavorava in cucina e per di più aveva tanti ristoranti da gestire non sarebbe stato tutto il tempo in quello a Time Square.

Arrivai al ristorante e mi diressi verso gli spogliatoi del personale.
Aprii il mio armadietto e ci trovai la mia uniforme che misi su una sedia, infilai la borsa nell'armadietto che chiusi con password.
Mentre sbottonavo la divisa mi sentivo osservata, guardai in avanti e non feci nemmeno in tempo a salutare che mi disse:

"È questo il modo di vestirti per andare a lavoro ? Hai il petto scoperto,farai distrarre il personale e per di più non è consono per un luogo così elegante" Christian si rivolse a me con tono arrogante fissandomi con i suoi freddi occhi verdi serrando la sua mascella squadrata.

"È un ristorante lussuoso ma ci vengo per lavorare non devo mettermi di certo un abito elegante, se mi dai tempo mi infilo la divisa e nessuno vedrà nulla." Esclamai stizzita, ero arrivata da pochi minuti e già mi faceva la morale.

"Non è un buon modo di arrivare in un luogo di lavoro ti prego di coprirti e non venire più così scomposta"

"Non sono mica in bikini, è Luglio si muore dal caldo per strada,dovrei mettermi un maglione per caso ?"
Il mio seno è prosperoso lo so,però diamine nel ventunesimo secolo ancora non ci si può vestire come si vuole ?

"No Hannah ma non è modo di presentarsi qui,sono il capo devi rispettarmi"

"Va bene Signor Ford" lo liquidai,mi infilai velocemente la casacca e mi diressi in cucina.

La serata trascorse meravigliosamente,ero nel mio mondo, Lina era una donna dolce ed amava il suo lavoro e tra di noi stava nascendo un buon rapporto.
Mi disse che le ricordavo lei quando viveva ancora a Taranto,era partita anche lei per l'America con la valigia piena di sogni che aveva sicuramente realizzato.
Mi disse che aveva avuto tre figlie femmine che non avevano però voluto seguire le sue orme ma erano diventate tre avvocatesse di successo.
In compenso però i suoi cinque nipoti lavoravano tutti con lei nei suoi ristoranti.

A fine servizio ero stremata ma felice.
Passarono allo stesso modo gli altri tre giorni successivi, Lina era diventata ormai mia amica,passammo le pause a scambiarci ricette e a confrontarci, a bere caffè e cantare le canzoni di Celentano.

Il mercoledì era il giorno di riposo del ristornate, quindi per festeggiare decisi di organizzare una serata con Jess questa volta però non mi sarei data alcun limite sull'alcool.

"Invito la mia amica Sarah e il mio amico Jake stasera ci divertiremo" mi informò Jess mentre era appollaiata sul divano scorrendo Tik Tok.

"Siete tutti modelli stasera mi sentirò super fuori luogo" dissi ridendo.

"Macché tu sei stupenda,indossa un outfit pazzesco che stasera devi rimorchiare"

Mi feci una doccia veloce ed indossai un vestito dorato che arriva alla caviglia con uno spacco laterale,la schiena scoperta e un'abbondante scollatura.
Creai un trucco glowy e misi dei tacchi vertiginosi strassati.
Ero in una delle città più belle del mondo, la città che non dorme mai, la grande mela e quindi mi sentivo di osare.

"La notte è nostra" urlò Jess.

È vero la notte è nostra, anche il Mondo è nostro,mi sentivo rinascere come una fenice dalle ceneri.

Arrivammo all'Albatros che dopo mezzanotte si trasformava in discoteca, erano tutti lì a ballare ma io senza prima un drink non mi sarei sciolta.

Incontrammo al bancone anche gli amici di Jess, Sarah era una bella bionda altissima con un viso squadrato sembrava nordica,mentre Jake era un ragazzo mulatto con una folta barba e capelli rasati,un bel bocconcino Jake.

Ci presentammo, e bevemmo tutti un drink,poi tutti dritti sulla pista da ballo.
La Vodka stava iniziando a fare effetto, e quando succede c'è solo una cosa fa fare: RAGGAETTON!

Mi avvicinai al Dj e con occhi da cerbiatta gli implorai "Per favoooore puoi mettere una traccia di raggaetton? Per favoore"

"Se me lo chiedi così devo accontentarti per forza" rispose.

Appena partì la traccia Jess mi guardò con gli occhi spalancati ed esclamando "VAMOS"

Iniziammo a ballare,è un tipo di ballo sensuale che ti fa sculettare parecchio ma mi piaceva tantissimo,mi faceva sentire donna e sexy.

Un ragazzo mi mise la mano in vita ed iniziò ad ondeggiare dietro di me, poi mi sussurrò all'orecchio:

"Sei stupenda e ti muovi benissimo" con una voce profonda e sensuale.

"Oh grazie"

Mi prese per fianchi e mi fece girare verso di se, premendo sulla mia schiena così che i nostri corpi fossero più vicini.
Lo guardai per bene,era un bel ragazzo molto alto con i capelli neri e gli occhi marroni,aveva la mascella squadrata ed un viso pulito senza un'ombra di barba.

"Ti va di venire nella sala vip? Sono qui con degli amici, puoi portare anche i tuoi"

"Si va bene ma solo dopo che sarà finita la canzone"

Continuammo a ballare e poi ci recammo tutti insieme nella sala vip.

Dopo che il il buttafuori ci aveva squadrato da capo a piedi entrai in questa saletta con luci soffuse e un grande divano con al centro un tavolino e un palo da lap dance.

Ee...
Oh cazzo Christian Ford !

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