Quarantaduesimo capitolo.

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Io e Selena avevamo creato una routine,lei andava a scuola ed io lavoravo,quando usciva giocava in piazza fuori dal ristornate con Stella la figlia di Anita.
A casa invece guardavamo i cartoni insieme, ballavamo e le insegnavo a cucinare.
Spesso mi chiedeva perché lei non avesse un padre,le mie risposte erano sempre vaghe ma una delle versioni più credibili lo  credeva in lungo viaggio di lavoro.

A lavoro andava alla grande,il nostro ristorantino andava bene,Anita era una donna amorevole piena di voglia di fare tanto quanto me.
Noi ci eravamo conosciute a Barcellona,nel periodo in cui lasciai Selena a Napoli da mia madre per poter capire dove stabilirmi,Anita era in visita a Barcellona con la sua famiglia la incontrai per caso,da subito fù come conoscerla da una vita,lei mi raccontò di Terragona e del suo sogno di aprire un ristorante così procedemmo insieme.

All'inizio fu difficile,imparare una nuova lingua,aprire un'attività e crescere una bambina da sola in un posto sconosciuto,ma onestante ne avevo passate tante ed ormai nulla più mi faceva paura.
Così mi rimboccai le maniche e cercavo di dare il massimo, a Selena insegnai sia l'inglese che l'italiano a scuola invece imparava lo spagnolo,aveva solo quattro anni ma era già una bambina che conosceva tre lingue ed aveva una miriade di talenti.

Nella mia vita invece,oltre a Selena non c'era stata nessuna novità,almeno fino a qualche anno dopo l'arrivo a Terragona, quando incontrai Rodrigo.
Lui era un bellissimo ragazzo di origini domenicane,era mulatto aveva i capelli corti e neri,degli occhi profondi marroni e un accenno di barba,era alto e muscoloso ed era il proprietario di hotel di lusso a Barcellona.
Ci eravamo conosciuti una sera in cui venne a cena nel mio ristorante,alcuni amici gli consigliarono Delicioso e lui rimase così entusiasta della cena che volle incontrare la chef a tutti i costi.
Così venne più volte e mangiare da noi finché non diventammo amici anche se lui spesso mi faceva capire di volere di più.

Una sera eravamo riuniti nel giardino del ristorante che dava sulla piazza,il servizio era finito ed ero seduta con Anita,Rodrigo e Daniel il marito di Anita,guardavamo Selena e Stella giocare.

"Mamma guarda come vado veloce in bicicletta"esclamò la mia bambina.

"Brava amore !"alle mie parole seguì un piccolo applauso.

Ero seduta accanto a Rodrigo,lui mi accarezzava la gamba dolcemente.

"Sei stata fantastica questa sera"affermò .

"Grazie cerco di fare del mio meglio"gli sorrisi.

"Hannah ormai è un po' che ci conosciamo,ogni sera mi faccio un'ora di strada solo per vederti,ormai lo avrai capito che sono interessato a te"

"Perciò mi chiedevo se una di queste sere ti andrebbe di uscire insieme"continuò.

In quel momento non me lo aspettavo ad essere onesta.
Lui era un ragazzo divertente e gioioso,mi metteva sempre su di morale,si complimentava con me in tutti i modi possibili e soprattutto voleva bene a Selena.
Lui gli aveva insegnato ad andare in bicicletta,a giocare a carte e a ballare il merengue.
Selena lo chiamava sempre Roro mentre lui la soprannominò ranocchietta,insieme si divertivano molto.

"Va bene ti concedo questo appuntamento"accettai,lui ne fù felice ed onestamente lo ero anche io.

"Ne sono onorato " rispose con tono scherzoso.

Per la prima volta dopo cinque anni mi piaceva qualcuno,non ne ero pazzamente innamorata ma era un bel ragazzo e soprattutto aveva un buon cuore.
Forse sarebbe stata la prima relazione senza pretese,contratti e costrizioni ?
Chissà mi toccava scoprirlo.

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