Secondo capitolo.

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Feci finta di niente per rendere la cosa meno imbarazzante, magari non mi aveva vista bene prima, forse era troppo impegnato al telefono e non mi aveva guardata o forse non se ne ricorda già più.
Lui si alzò e mi lasciò passare al mio posto, mi sedetti e frugai nella mia borsa per cercare le AirPods, il piano era ignorarlo e far finta di ascoltare la musica per evitare conversazioni imbarazzanti.

Lui mi guardò ma non disse nulla i suoi occhi verdi mi scrutarono per qualche secondo,erano quasi schifati dalla mia presenza ed io decisi di ignorarlo.

Mentre leggevo la hostess ci chiese cosa volessimo dal menu, non prestai molta attenzione a cosa lui scegliesse poiché il mio obbiettivo era ignorarlo,ma quando poco dopo arrivò il suo piatto di lasagne accompagnato da un cappuccino, la mia bocca si azionò da sola:
"Gesù abbi pietà! I soliti americani" esclamai in italiano sottovoce con una faccia allibita.

"Stai parlando con me? " Chiese lui in inglese.

Lo ignorai forse se avessi fatto finta di non sentirlo avrebbe potuto pensare che stessi parlando da sola, o siccome anche io stavo mangiando,del pollo con patatine, non sono pazza la pasta è scotta in aereo non la prenderei mai,forse avrebbe pensato che mi riferissi al cibo.

"Potresti dirmelo in faccia qualsiasi tu abbia detto nella tua lingua" ribatté di nuovo.

Merda

"Beh commentavo la tua scelta bizzarra" decisi di rispondere, il suo tono non mi era per niente piaciuto, troppo altezzoso per i miei gusti.

"Dimenticavo,solo voi italiani sapete come si mangia, cosa e quando soprattutto" disse con aria beffarda sogghignando.

"Forse no, ma abbinare la colazione con la cena non è una grande scelta, per carità è il tuo stomaco ma purtroppo sei seduto accanto a me spero che reggerai questa accoppiata senza vomitarmi accanto per le prossime ore"ero agguerrita.

"Sei davvero divertente,sono i miei gusti e non ti devo delle spiegazioni,poi stai andando a New York preparati queste scelte sono all'ordine del giorno oppure per te e il tuo stomacuccio debole è troppo signorina ?"

"Meglio morire di fame piuttosto che mangiare quello che stai mangiando tu" risposi con tono beffardo.

Lui rise leggermente e tornò a guardare il film sullo schermo, io tornai al mio libro.

Un leggero romanzo rosa era ciò che mi voleva per affrontare quel volo, anche se molte volte i pensieri prendevano sopravvento e mi lasciavo trasportare guardando quel cielo scuro fuori dal finestrino.

La mia vita stava cambiando, avevo preso tutti i miei vestiti ed i miei sogni e li avevo messi in valigia, per iniziare una nuova vita.
Avevo il cuore spezzato,il ragazzo che amavo Luca,mi aveva abbandonata per tornare con la sua ex fidanzata, mollandomi da un giorno all'altro ed io da perenne sognatrice immaginavo un matrimonio,una vita con una bella storia d'amore ma purtroppo tutto questo non era successo.

La mia migliore amica Jessica affettuosamente Jess,si era trasferita a New York,lei era una modella bellissima ed aveva avuto un contratto pazzesco per dei lavori in USA, la sua agenzia le aveva anche fornito un appartamento tutto suo,ed era lì che andavo.
Anche se non avevo un contratto di lavoro, ne avrei cercato uno appena arrivata così da poter avere un visto lavorativo.
"La speranza è l'ultima a morire"incrociai le dita affinché fosse andato tutto per il meglio.

Un patto per cambiare la mia vita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora