LA CITTADELLA DEL SALE: Vita alla Cittadella

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Non era stato facile per Bianca abituarsi alla vita del villaggio; era così diversa da tutto ciò a cui era abituata. Lei non aveva mai avuto una casa, una camera, o un letto, tanto per cominciare. Era sempre vissuta con l'unica compagnia dei genitori e della sorella e adesso tutte quelle persone intorno a lei, che si preoccupavano, le chiedevano come stesse e cercavano di farla sentire a suo agio, in realtà la agitavano e il più delle volte la facevano sentire confusa, a volte persino irritata.

Inizialmente era andata a vivere a casa di Liam e Anita ma la madre dei due gemelli, Kiara, nonostante facesse di tutto per nasconderlo, era terrorizzata dalla sola vista di Nemesi. Così, dopo alcuni giorni aveva deciso di trasferirsi e Magister le aveva trovato una piccola casetta in fondo al villaggio, lontano dalle strade più trafficate e rumorose. Erano solo due stanze, praticamente prive di mobili a parte un letto ed un tavolo, e Bianca l'adorava.

Ogni giorno andava al Faro e saliva le scale fino all'ultimo piano dove l'aspettava Nuala, la compagna di Magister e sua maestra. La stanza era piena di luce e aveva quattro ampie finestre, una per lato. Ad ogni finestra era appesa una fine tenda bianca che si muoveva appena nella brezza marina. La pace che si respirava in quel luogo le strappava ogni volta un profondo sospiro. Purtroppo i sospiri che seguivano erano perlopiù di stanchezza, noia e a volte totale scoraggiamento, poiché leggere per lei si era rivelato un compito più difficile del previsto: le lettere danzavano di fronte ai suoi occhi e doveva fare un incredibile sforzo per farle stare ferme e metterle nel giusto ordine. Nuala era un insegnante paziente ma severa e non la lasciava andare fino a quando non riteneva raggiunto l'obiettivo del giorno.

Diventare sentinella esploratrice era stato molto più semplice.

Bianca era veloce, abile nell'arrampicata e nel tiro con l'arco e aveva dimostrato una notevole resistenza a stanchezza e dolore. Sicuramente era la sentinella migliore, dopo Nathan. Nonostante questo, non era mai completamente soddisfatta dei propri risultati. Pur essendo un giudice estremamente intransigente con sé stessa dimostrava grande tolleranza verso gli altri ai quali elargiva volentieri consigli ed incoraggiamenti. Nathan faceva ovviamente eccezione: con lui era in costante competizione. I due si rivolgevano raramente la parola ma durante esercitazioni e gare si controllavano a vicenda, osservavano con attenzione ogni mossa del rivale, senza mai lasciarsi sfuggire il minimo commento.

Erano passati una sessantina di giorni dal suo arrivo alla Cittadella e Bianca sentiva di far parte ormai di quella nuova comunità.

Appena sveglia aveva deciso di dedicarsi allo studio e stava cercando di leggere un libro che le aveva prestato Magister: voleva impressionarlo con i progressi fatti, ma stava cominciando a disperare. Il libro era Elmer, l'elefantino variopinto, e narrava le vicende di un bizzarro animale dal mantello di vari colori, molto diverso dagli altri membri della sua comunità, tutti completamente grigi. Bianca non aveva idea di cosa fossero gli elefanti, né aveva mai visto gli altri animali presenti nel libro, anche se uno aveva una certa somiglianza con Nemesi. Anche le piante e la vegetazione le apparivano strane e faceva fatica ad immaginare che in passato la terra somigliasse alle immagini che ornavano le pagine del libro. D'altra parte, si trattava di un libro per bambini quindi quelle potevano essere tutte invenzioni, personaggi e paesaggi partoriti dalla fervida immaginazione dello scrittore...che immaginazione però! Il libro le stava piacendo davvero molto, il problema era che per leggere solo un paio di pagine aveva impiegato un quarto d'ora ed era già stanchissima, neanche avesse fatto un'ora di corsa.

Si stava riposando un po', ammirando per l'ennesima volta le immagini colorate che illustravano la storia, quando Anita spalancò la porta ed entrò gridando: "Preparati Bianca, andiamo a fare compere!".

"Ehi, calmati, cosa intendi dire?"

"Intendo dire che adesso ti alzi e vieni con me, Liam e Nuala a Bisanzio, la capitale delle Colline Metallifere, la città più grande nel raggio di chilometri e chilometri. L'unico posto in cui potrai soddisfare qualsiasi tuo desiderio, se hai con te buona merce di scambio, e noi, per gentile concessione di Magister, ce l'abbiamo!"

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