C'era voluto un bel po' di tempo per convincere Liam ed Anita ad abbandonare le loro letture, ma, alla fine, avevano ceduto, sia perché la stanchezza rendeva le loro palpebre pesanti, sia perché la luce scarseggiava e non potevano certo sprecare le candele di Dante.
Avevano mangiato velocemente e quando il buio aveva completamente avvolto la loro camera da letto improvvisata, uno dopo l'altro, si erano rapidamente addormentati. Anche Nathan, che si era offerto di fare il primo turno di guardia, dato che Nemesi era sparita per una delle sue battute di caccia e chissà quando sarebbe tornata, si era abbandonato al senso di pace e sicurezza che quel luogo gli trasmetteva e dopo poco più di un'ora si era addormentato.
Ma l'abitudine a mantenere sempre alta la guardia fece sì che riaprisse improvvisamente gli occhi, con i sensi allertati e la mente che già cercava di trarre informazioni dal buio circostante, per decifrare la situazione ed elaborare un piano d'azione.
Voci maschili provenivano dal piano inferiore. Non riusciva a capire cosa stessero dicendo ma dal timbro profondo e leggermente gutturale e dal tono aspro ipotizzò che si trattasse di un gruppo di randagi. Pochi secondi dopo lo scoppio di una risata sguaiata seguito da urla ed imprecazioni gli tolse qualsiasi dubbio.
Si girò verso i compagni che continuavano a dormire tranquillamente, quindi decise di andare a controllare.
Imbracciò il fucile, aprì la porta e uscì dalla stanza senza fare il minimo rumore.
Dal piano di sotto giungeva un leggero bagliore che dava vita alla sua ombra sul muro: gli uomini del branco avevano acceso un fuoco. Procedette lungo il corridoio attento a non far rumore e si affacciò sul pianerottolo in cima alle scale. Ebbe così un'ampia visione dell'atrio, al centro del quale bruciava un focolare su cui stava cuocendo una lepre del deserto. Il profumo della carne abbrustolita lo avvolse rapidamente e non poté impedire al suo stomaco di brontolare. Istintivamente si appiattì ancor di più sul pavimento ma gli uomini in basso non potevano certo aver sentito quel piccolo rumore, anche perché stavano facendo un baccano infernale. Mentre osservava la situazione sperando che lasciassero dei resti da potersi spartire l'indomani mattina, Nathan vide con terrore un'ombra che si avvicinava al gruppo. Quando per alcuni secondi il fuoco ne illuminò i tratti, riconobbe Dante. Nathan tese ogni muscolo; non capiva cosa volesse fare l'uomo ed era preoccupato che i membri del branco si accorgessero della sua presenza.
L'ombra si avvicinava al gruppo lentamente ma senza incertezze e in pochi minuti raggiunse le sacche abbandonate in un angolo. Nathan vide che Dante stava aprendo e rovistando fra i bagagli degli uomini. Fissava ogni azione dell'uomo con un misto di terrore ed ammirazione; nell'ansia del momento il suo corpo era assolutamente immobile, si era dimenticato anche di respirare.
Dante stava ancora nelle vicinanze delle sacche quando uno dei briganti si alzò.
"Basta, me ne vado a dormire, mi avete stufato con le vostre chiacchere" urlò. Poi si diresse verso i bagagli scrollando la testa e borbottando "sempre le solite chiacchere inutili".
Nathan si alzò con uno scatto, imbracciò il fucile e mirò alla testa dell'uomo, pronto a far fuoco. Attese qualche secondo, l'uomo era ormai arrivato alle sacche, si piegò sulle ginocchia, poi si voltò, il visto contorto in un'espressione di pura rabbia.
Nathan fece pressione sul grilletto e stava per sparare quando due eventi contemporanei lo bloccarono.
Una mano gli si posò sulla spalla ed una voce risuonò sopra le altre: "E fate più piano che voglio dormire!", scatenando una marea di insulti e proteste, nonché il lancio di ossa e bastoni ancora roventi verso l'uomo.
Nathan si voltò immediatamente, seguendo con lo sguardo la mano e poi il braccio fino a scorgere il corpo della persona che lo aveva fermato appena in tempo; naturalmente era Dante che per la sua età si muoveva con una rapidità ed un'accuratezza davvero invidiabili.
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Le Sentinelle del Sale
Science FictionIn pochi sono sopravvissuti alla Grande Distruzione, ancora meno coloro che hanno superato i lunghi anni delle Mille Piaghe. Adesso è arrivato il momento della rinascita, ma non tutti mirano a ricostruire una civiltà pacifica e tollerante. C'è chi c...