6. Tenebre

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Qualcosa sfavilla in fondo al tunnel delle tenebre,
ma non è di certo la luce che mi avrebbe condotto fuori dalla tempesta,
bensì sono gli occhi di un mostro che vuole divorare la mia anima con le sue fauci macabre.

Ma, adesso che mi appare tutto più chiaro,
noto di avere una schiera di creature orrende dinanzi
pronte a schiacciarmi con la loro forza indomabile;

Queste teste fumanti elaborano progetti maligni per abbattermi
e le tenebre schierano dalla propria parte i mostri più subdoli:
ansia,
paura,
angoscia,
profonda oppressione.

Ed ecco che parte uno scontro:
da una parte quest'ultime
dall'altro io e la mia immane solitudine.
Riusciranno mai a prendermi?

Le tenebre m'avvolgono e i mostri riescono nel loro perfido intento;
son caduto,
annientato
e soffocato.

Nessuno può cercarmi,
nessuno può porgermi una mano per rialzarmi,
mi son smarrito e, nell'oscurità più totale,
nessuno può trovarmi.

8 marzo 2024.

STRADE INTRICATE, STRADE RETTILINEE | Raccolta di poesieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora