Capitolo 6

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Edrin e Thorin cavalcavano lungo un sentiero di campagna accidentato, avvolti dalle nebbie mattutine che avvolgevano le colline. Il cielo era grigio e minacciava pioggia, mentre i due cavalieri, erano in missione per cercare alleati per la loro causa.

Il silenzio del paesaggio rurale fu spezzato da un urlo straziante che sembrava provenire da una capanna in lontananza. I cavalieri si scambiarono uno sguardo allarmato e accelerarono il passo verso la fonte del suono. Quando giunsero a una radura, si trovarono davanti a una vecchia capanna di legno, malridotta e fatiscente. I muri di legno grezzo erano ricoperti di muschio, e la porta di legno, inchiodata da anni di esposizione agli elementi, era semiaperta. L'urlo si fece più intenso e disperato. Edrin e Thorin, le spade sguainate e pronte, entrarono nella capanna. Dentro, la scena era desolante. Al centro della stanza, illuminata da una debole luce filtrata attraverso una finestra rotta, un uomo era legato a un letto di legno rustico. Il suo volto era pallido e segnato da un misto di paura e dolore. Indossava abiti semplici, simili a quelli di Thorin. L'uomo lanciò un ulteriore urlo di terrore al vedere i cavalieri.
-Aiuto! Vi prego, aiutatemi!- urlò con voce tremante. Edrin si avvicinò al letto e notò le corde di canapa che imprigionavano l'uomo.
-Chi ti ha fatto questo?- chiese, mentre prendeva un coltello dalla tasca per sciogliere le corde. Thorin, mantenendo alta la guardia, ispezionava la capanna per qualsiasi segno di pericolo imminente.
-Prima però voglio sapere chi sei, perché sei qui, e come ci sei finito...-
Disse Edrin fermandosi
-Mi chiamo Rowan Stormrider, da Elatron. Servo il Duca Ragnar, o almeno, servivo. Mi hanno imprigionato e stavo per essere giustiziato, ma sono riuscito a scappare. Ieri notte mi sono fermato in una capanna,dove c'erano due donne, che si spacciavano per prostitute, ma erano delle becere ladre...adesso perfavore, aiutatemi!-
Disse con gli occhi lucidi, mentre Edrin si allontanava.
-Cosa fai?-
Chiese Thorin confuso
-Serviva Ragnar, non salvo qualcuno che fa del male a persone innocenti.-
Disse freddo mentre posava il coltello e tornava all'entrata.
-Edrin, fermati, lo stavano per giustiziare, vuol dire che non servirà mai più Ragnar, per una serata intera anche tu hai seguito gli ordini di Ragnar.-
Disse Thorin convincendolo

L'uomo, liberato finalmente dalle corde, si sedette sul letto con un sospiro di sollievo.
-Mi hanno derubato e poi mi hanno legato qui, pensando che io avessi un tesoro nascosto. Ho solo un modesto bottino, ma hanno preso tutto. Ora sono fuggite e temo che possano causare ulteriori danni a chiunque incontrino.- disse con voce ansimante.
Edrin e Thorin si scambiarono uno sguardo determinato.
-Alla taverna due donne hanno provato ad entrare in camera mia, dicendo che mi avrebbero fatto passare una notte splendida e quelle cose lì.-
Disse Edrin
-Cosa gli hai detto?-
Chiese Rowan
-No ovviamente! Non sarei qui a salvarti o a raccontartelo!-
Gridò Edrin
-Comunque, non c'è tempo per recuperare le tue cose.-
Continuò, mentre Rowan si alza di scatto dal letto.
-Cosa?! Ora and-
Thorin lo interruppe subito,alzando la spada portandola a pochi centimetri dalla sua faccia.
-Ehi! Ringrazia che ti abbiamo salvato.-
Disse

Il sole si erge alto nel cielo limpido, mentre i tre cavalieri avanzano lungo il sentiero polveroso che conduce alle possenti mura del regno di Drakonia.

Edrin, guida con determinazione. Mentre si avvicinano alla porta del regno, un gruppo di soldati draconiani si avvicina al cancello, conducendo una giovane donna legata e silenziosa. Elisabeth, con i capelli disordinati e bianchi, con il volto pallido, è circondata da una folla di curiosi e spettatori che osservano con interesse. Le sue mani sono legate e il suo viso esprime una rassegnazione profonda. Edrin frena il suo cavallo e si avvicina al gruppo di soldati. Il suo sguardo è severo mentre osserva Elisabeth.
-Cosa sta accadendo qui? Perché questa donna è legata e portata verso il patibolo?-
Il capitano delle guardie draconiane, Gerald, si avvicina con un'espressione irritata.
-Questa donna è accusata di stregoneria e condannata a morte. La legge del regno è chiara.-
Thorin osserva Elena con compassione, notando i segni di paura e disperazione nel suo volto.
-Le accuse sono state verificate? C'è stata una prova concreta di tale delitto?-
-Le accuse sono basate su testimonianze e confessioni. Non è nostra intenzione discutere la verità ora. La condanna è stata emessa.-
Rowan, con la voce calma ma ferma, interviene.
-Ogni vita è preziosa, e la giustizia deve essere equa. Ci devono essere prove concrete per giustiziarla.-
Il capitano scoppia a ridere.
-Ormai è troppo tardi.- dice continuando a ridere.
Edrin indietreggia per prendere la rincorsa.

Rebel Knight-Cavaliere RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora