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|Adam|

"Non puoi dire sul serio Ow, so che è un momento difficile questo ma potete superarlo solo se siete tutti uniti. James ha sbagliato ma lo hai fatto anche tu, solo perché sei mio figlio non ti difenderò. Tuo marito ha fatto bene a dirti che le colpe sono di entrambi e gli sbagli li avete fatti tutti e due. Chiedere il divorzio non placherá il tuo senso di colpa e non sistemerà magicamente le cose, anzi potrà solo peggiorarle". Come il divorzio?!. Io e Hiapo arriviamo in cucina e mamma e nonna smettono di parlare.
"Mamma che sta succedendo?!. Come divorzio?!. Non puoi dire sul serio!. James ti ama!"
"Non voglio parlarne Ad, ho deciso così e va bene. Io e le tue sorelle staremo qui il tempo necessario, poi si vedrà"
"É assurdo!. Okay, tra noi ci sono dei problemi ma questo non c'entra con voi due. Sono io che ho avuto delle mancanze, non tu!. Con te è stato ed è un marito amorevole e presente". Ovviamente ce l'ho ancora con James e non mi fido delle parole che mi dice ma questo davvero non c'entra con il loro matrimonio. Mamma e James si amano e non devono lasciarsi, non posso sentirmi responsabile anche di questo, sarebbe troppo per me.
"Anche tu pensi che sia colpa mia?!. Puoi dirlo, tua nonna non fa altro che ripeterlo e James lo stesso, non ha perso tempo a dirmi che non è lui l'unico colpevole".
"Non penso tu voglia sapere davvero cosa penso".
"Sono una pessima madre per te, giusto?!". Se solo parlerei direi ancora una volta cose forti e finirebbe per piangere come suo solito e io non voglio questo. Hiapo mi appoggia una mano sulla spalla e sospiro.
"Lascia perdere mamma, davvero.. meglio se sto zitto".
"Dimmi cosa devo fare!!. Che cazzo devo fare ancora?!"
"Penso che tu sia un grande egoista e che le colpe non sono solo di James, anzi la colpa principale è la tua, sei tu mia madre, tu mi hai partorito e messo al mondo, è tuo compito amarmi e farmi sentire al sicuro e non ci sei riuscito. Adesso fai così solo perché ti senti in colpa, se non avessi perso l'uso delle gambe continueresti a far finta di nulla e andresti avanti con la tua vita senza pensare a me. Pensi che tutto sia risolto così e fai finta di nulla, sai cosa ti dico?. Che non è risolto proprio nulla e io non mi fido di te e delle tue parole. Il nostro rapporto non sarai mai quello che era quando avevo 5 anni e tu dovresti fare decisamente di più, pensi che tutto sia passato solo perché sei stato con me in ospedale e ieri mi sei venuto a prendere per tornare a Moonville, non funziona così mi dispiace". Sapevo di non dover dire nulla e continuare a far finta che tutto fosse a posto, adesso mi sento in colpa però so che prima o poi queste cose andavano dette altrimenti non avrebbe capito nulla e continuava a pensare che tutto fosse passato e dimenticato quando invece non è così.
"Adesso sono io il cattivo?!. Tuo padre è il buono della situazione e io lo stronzo che non si è preso cura di suo figlio!!". Urla come un matto e nonna e Hiapo sono immobili senza dire niente, penso che non sappiano da che parte stare.
"Non è una gara, santo cielo!!!. Non c'è un buono e un cattivo della situazione, per quanto mi riguarda per me siete entrambi dei genitori di merda!!!". Appena finisco di parlare mi arriva uno schiaffo in pieno viso e lacrime di rabbia e umiliazione mi girano negli occhi.
"Bene, bel modo di reagire. Fai così per non ammettere che hai torto marcio. Complimenti mamma". Cerco di lasciare la stanza e Hiapo mi è subito dietro che mi aiuta a manovrare la sedia e andare via dal ranch.

[...]

"Ad vieni via con me, stai ad Helena con me per un po' di tempo. Insieme staremo benissimo e tu starai sicuramente più tranquillo che qui. Zio Ow sembra non capire e fa solo danni, zio James invece sembra più maturo, lui sembra aver capito sul serio gli sbagli fatti, a differenza di zio Ow che, scusa se te lo dico, non fa altro che piangere e fare la parte della vittima". Io e Hiapo come al solito ci capiamo sempre e lui ha detto esattamente le cose che penso anche io. James nei giorni in cui sono stato in ospedale mi è stato vicino nonostante le mie parole pungenti e anche quando sono tornato a Moonville mi è stato accanto e ha persino fatto installare il montascale a casa, anche se sapesse benissimo che avrei vissuto qui al ranch. Mia mamma invece durante i giorni in ospedale non è mai entrato con la scusa che io non lo volessi lì e una volta tornati a Moonville non ha fatto nulla per sistemare le cose, semplicemente ha fatto finta di nulla come da 15 anni a questa parte.
"É ciò che penso anche io, esattamente le tue stesse parole. James mi sta dimostrando le cose a differenza di mia mamma. Hi, venire con te ad Helena è la cosa che desidero più di tutte ma non posso sconvolgerti le giornate, non sono autonomo, ho bisogno di aiuto praticamente per tutto e tu non puoi occuparti di me, hai un lavoro, la tua vita. Non è giusto"
"Per me non saresti un peso!. Tu potresti riprendere a studiare, lo puoi fare anche da casa e piano piano prenderai le misure per questa tua nuova vita. Ho fatto delle ricerche, ci sono un sacco di persone paraplegiche che conducono una vita normale. Fanno sport, viaggiano, addirittura si può guidare!. Ci vuole solo più impegno e un po' di tempo in più!".
"Hai davvero fatto ricerche per me?"
"Che domande idiota che fai!. Certo!. Voglio dimostrarti che puoi condurre una vita piena, bella e 'normale' come quella di prima".
"Proverò a fare tutto ciò che mi hai detto ma non posso venire ad Helena, non adesso. Dammi il tempo di adattarmi alla sedia, di riprendere davvero in mano la mia vita e verrò da te, vivremo insieme e faremo le cose che abbiamo sempre fatto".
"Ti darò tutto il tempo di cui hai bisogno e preparerò la mia casa per te e Storm, scimmietta". Adesso ho uno scopo, un obiettivo per andare avanti e per farcela. Devo andarmene via da qui e vivere la mia vita come voglio, insieme al mio migliore amico.
"Ce la farò per me e per te. Non vedo l'ora di vivere insieme come abbiamo sempre desiderato".
"Adesso parto più tranquillo, ci sentiamo appena arrivo e se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami subito, ti rispondo anche mentre sto guidando". Sorrido e gli faccio segno di avvicinarsi alla mia sedia, ho bisogno di abbracciarlo. Lui è davvero la mia forza, la mia persona preferita al mondo e l'unico che mi capisce e mi appoggia sempre, in qualsiasi occasione. Dopo nonno Lou ovviamente.
"Hi da qui ad Helena è un'ora, non mi succederà nulla in così poco tempo". Sorride e mi stringe più forte.
"Ci vediamo la prossima settimana".
"Non vedo l'ora". Un ultimo saluto e si mette in macchina direzione Helena. Una volta rimasto solo cerco di muovermi con questa cosa e dopo non so quanti tentativi andati a male riesco a trovare il giusto ritmo fra le mani e le ruote e piano piano 'cammino' per il paese. Ci metto più del previsto ma alla fine arrivo alla meta prefissata, il municipio. Non posso di certo salire tutte quelle scale da solo, così mando un veloce messaggio sul cellulare a James avvisandolo di essere qui davanti. Non risponde ma dopo pochi istanti lo vedo scendere e raggiungermi.
"Hey Ad, scusa se ti ho fatto aspettare"
"Non mi hai fatto aspettare nemmeno 5 minuti, non preoccuparti. Piuttosto se ti ho disturbato e hai da lavorare vado via"
"Non mi hai assolutamente disturbato, ho finito per oggi e stavo per uscire e andare a cena"
"In realtà ho appena salutato Hiapo e sto morendo di fame quindi beh.. ti dispiace se ti faccio compagnia per la cena?". Sorride forse come non ha mai fatto prima con me e annuisce con vigore.
"Dove vuoi andare?. Pizza da Dave e Evan o hamburger da Ed?". Nonostante l'età avanzata zio Ed è un 'giovane' vecchietto di poco più 70 anni che non ha intenzione di andare in pensione e dirige il suo storico pub come al solito, ha tante persone che lavorano per lui e il locale è sempre pieno, attirando gente da ogni parte dello stato.
"Ci dividiamo la pizza gigante da zio Ev?"
"Quando eri piccolo mi chiedevi sempre di comprare la pizza gigante e mangiarla insieme, tua madre mi rimproverava dicendo che era troppa pizza da mangiare ma io non sapevo resistere ai tuoi occhioni imploranti e alla fine mi facevo sempre convincere. Sceglievi il tuo gusto preferito e tornavamo a casa con questa pizza decisamente troppo grande per 2 adulti e un bambino ma tu eri felicissimo. Alla fine mangiavi a malapena una fetta ma eri soddisfatto e mi ringraziavi buttandomi le braccia al collo, riempiendomi il viso di baci". Ricordo ogni cosa che mi dice e sorrido per quei pochi ricordi belli che ho con lui della mia infanzia. Iniziamo a passeggiare e lo vedo in difficoltà, non sa se aiutarmi o meno.
"Tranquillo James, ce la faccio da solo, sto imparando e pian piano riuscirò anche a correre con questa cosa, vedrai". Sorride e mi appoggia una mano sulla spalla accarezzandomi.
"Se vuoi da adesso in poi io sarò sempre al tuo fianco ad ogni tuo traguardo, scimmietta".

Bring me to the horizon ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora