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|Brody|

"Dove sei stato?". Appena entro nella bakery Drew mi fulmina con lo sguardo. Sono stufo del suo atteggiamento
"Adesso non posso fare nemmeno una pausa?. Il mio datore di lavoro non sei tu, ma sono Evan e Dave"
"Non ho voglia di discutere con te Brody e soprattutto non qui"
"Drew sono giorni che mi tratti di merda solo perché ti sei messo in testa che vuoi cacciarmi di casa e allontanarmi da Moonville"
"Non voglio cacciarti di casa, ti ho solo detto di stare lontano da Adam"
"E se io non volessi stargli lontano?"
"Non sfidarmi Brody!!". Fortunatamente essendo quasi ora di chiusura la bakery è vuota altrimenti avremmo dato spettacolo e conoscendo Moonville si sarebbero allarmati tutti.
"Ma perché pensi che giri tutto intorno a te?. Non esco con Adam per farti un dispetto, mi piace e sto bene con lui"
"Ha 19 anni e tu 35!. Lui è un bravo ragazzo e tu sei un disastro. Alla sua età dov'eri?. In una fottuta prigione!". Sono stufo di sentire sempre le stesse cose. É tutto giusto quello che dice, non sono stato una brava persona in passato, ho fatto tante cose orribili di cui mi sono pentito ma sono cambiato dall'ultima volta che sono stato in carcere. Sono 4 anni che non combino più casini e non ho intenzione di tornare alla mia vita di prima.
"Ti prego Drew, dammi fiducia. Mi piace la vita che ho qui e mi piace Adam". Lo vedo combattuto ma alla fine annuisce
"Va bene, ti voglio dare il beneficio del dubbio. Quando sei venuto a chiedermi aiuto mesi fa ti ho detto che avrei messo da parte il passato e ti avrei dato una seconda possibilità ma forse non l'ho mai fatto da vero"
"Quindi non mi cacci di casa se provo a seguire i miei sentimenti per Ad?"
"Ti piace davvero?"
"Si, te lo giuro!"
"E tu piaci a lui?"
"Non lo so, pensavo di sì ma adesso non lo so più"
"É successo qualcosa fra di voi?"
"L'altro giorno ci siamo baciati ma ieri non si è fatto vedere e io non gli ho scritto". Il fatto che Evan é sempre in laboratorio a cucinare mi consola, non so come la prenderebbe se gli dicessi di me e Adam. Tutti gli zii sono molto protettivi con lui e giurerei che fra tutti i nipoti é il preferito, soprattutto perché lo hanno cresciuto loro, considerando il rapporto complicato che ha avuto negli anni con i suoi genitori.
"Secondo me è spaventato perché non sa cosa provi e probabilmente ha paura che ti possa essere pentito"
"É per questo che ieri non gli ho scritto, gli sto lasciando spazio"
"Bro, tu sei la sua prima esperienza, la sua prima storia. Ti prego non lo deludere e parlagli del tuo passato, se vuoi costruire davvero qualcosa con lui si merita di conoscere anche ciò che eri prima. Sará difficile, lo so ma Adam si merita di sapere". La cosa che più mi spaventa è raccontare ad Adam del mio passato e di quello che sono stato, ho paura che una volta saputa la verità possa allontanarsi da me e capire che merita di meglio.
"Lo so Drew, appena capisco i sentimenti che provo per Ad gli parlo e gli racconterò del mio passato"
"Non metterci troppo Bro, finirebbe per rimanere deluso"
"Se il nostro rapporto prenderà una piega seria gli parlerò subito"
"Basta adesso farti la paternale, vai da lui!"
"Dici sul serio?". Alza gli occhi al cielo e annuisce dandomi una pacca sulla spalla.
"Vai via prima che cambio idea!!"
"Grazie fratellone, allora hai anche tu un cuore!". Mi lancia dietro un pezzo di pane e io rido correndo fuori dalla bakery prima che possa davvero cambiare idea.

***

"Allora non sei sparito!". É seduto sull'erba con Storm fra le braccia e appena sente la mia voce si gira verso di me e sorride
"Ti stavo aspettando B, hai visto che bravo?. Sono riuscito a spostarmi sull'erba da solo. Storm è stato bravissimo e si è subito messo fra le mie braccia.
"Questo cane è troppo viziato, sta sempre in mezzo". Non amo particolarmente i cani ma a Storm sono affezionato, é sempre con Adam e lui lo vizia come se fosse un bambino. Mi siedo subito al suo fianco tirandolo sulle mie gambe.
"Così si che si ragiona!"
"Quindi non sei arrabbiato con me, B?"
"Perché dovrei esserlo, ragazzino?"
"Beh.. perché ieri non ci siamo visti e non ti ho cercato. In effetti non so nemmeno se sei venuto alla vallata ieri"
"C'ero e quando non ti ho visto arrivare ci sono rimasto un po' male ma ho capito che avevi bisogno di tempo, per questo non mi sono fatto sentire".
"In realtà ero molto spaventato e lo sono ancora, tu sei stato il mio primo bacio e non sapevo come reagire anche perché dopo non ci siamo quasi parlati, ci siamo salutati e basta". Ha ragione Drew, Adam è un ragazzino, é così piccolo in confronto a me e solo adesso che è rannicchiato contro il mio petto con le guance in fiamme me ne rendo pienamente conto.
"Sono stato un cretino, dopo averti baciato avrei dovuto dirti qualcosa, dovevo tranquillizzarti e invece ti ho spaventato".
"B ultimamente mi spaventa tutto. Da quando ho perso l'uso delle gambe é cambiata tutta la mia vita e io ho dovuto rivoluzionare ogni cosa, le mie abitudini, i miei desideri e anche se adesso sto cercando di andare avanti, ho ripreso il college, ho imparato a guidare e sono più autonomo, mi rendo conto che non sono un normale adolescente e non lo sarò mai. Non potremo camminare insieme mano nella mano, non potremo andare a cavallo, cosa potró offrirti?. Non so se per te è stato solo un bacio o qualcosa in più ma io provo qualcosa per te e questo mi terrorizza. Mi sarei sentito meno di te anche se fossi stato tutto intero, immagina adesso che ho due gambe in meno. Tu hai 35 anni ed io sono davvero un ragazzino. Non so praticamente nulla della tua vita prima di Moonville e a volte sei così enigmatico e taciturno che non so come comportarmi"
"Prima non mi spaventava niente e quando sono arrivato a Moonville per chiedere aiuto a mio fratello, volevo solo rifarmi una vita e ricominciare daccapo per l'ennesima volta finché non ho conosciuto te, all'inizio mi irritavi da morire, eri così fastidioso e supponente e mi guardavi sempre con disprezzo ma poi tutto è cambiato e ho iniziato a guardarti in modo diverso. Le nostre chiacchiere, i nostri incontri alla vallata, il tuo modo di tenermi testa, sei tu che spaventi me, Ad e se c'è qualcuno a non sentirsi all'altezza sono io. Sono io che non posso offrirti nulla e non il contrario. Hai ragione, sono taciturno e sembro enigmatico perché me la sono sempre dovuta cavare da solo e ho imparato che alla fine a nessuno interessa davvero cos'hai da dire, ognuno procede per la sua strada senza preoccuparsi degli altri". Ci ritroviamo fronte contro fronte, occhi negli occhi.
"A me piacerebbe sentire cos'hai da raccontare". Mi sussurra ad un centimetro dalle labbra.
"Lo so, me lo dimostri ogni giorno. Ti prometto che molto presto ti racconterò tutta la mia vita"
"Saprò aspettare"
"Posso baciarti adesso?". Non finisce nemmeno di annuire che le mie labbra sono già sulle sue e succede esattamente come l'altro giorno, le nostre lingue entrano in contatto e le mie mani vanno ad accarezzare il suo viso costantemente rosso di imbarazzo, lo trovo così tenero.
"Stavolta non sparirò per un giorno intero"
"Vorrei ben vedere, ragazzino". Mette il broncio che io non perdo tempo a baciare e lui mi lascia un morso sul labbro inferiore.
"B, sono ancora un ragazzino per te?"
"Sarai sempre il mio ragazzino, Ad".

Bring me to the horizon ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora