I'm Your Happily Ever After ||L.S.||

Lies Are Made Of Old Dreams

Louis non muove un muscolo, le spalle congelate dall'indecisione. Celeste, al contrario, lo supera correndo con uno strattone, andando dritta dal gemello, silenziosa, spaventata. ''Niall. Niall, ti prego, stai bene?'' domanda, mentre gli prende il viso. Sarah è subito al suo fianco, anche lei abbandonata contro il tavolo. Celeste sfiora il collo del fratello più volte, sbattendo le palpebre con confusione mentre gli regge il capo inerme: ''Sta...''

''Dormendo'' termina Louis per lei, lasciando correre gli occhi sul resto della mensa. Continua con la stessa voce atona: ''Proprio come mia madre, anni fa. E' opera di Malefica. Sono vicine, probabilmente— Dobbiamo andare da tua madre'' ordina bruscamente, trovando gli occhi pieni di lacrime di Taylor ''Adesso. Loro sono più al sicuro qui. Non è il momento di perdere la calma.''

Lasciandosi alle spalle la sala addormentata, Liam balbetta mentre si fanno strada verso lo studio di Cenerentola: ''Siamo gli unici rimasti svegli. Come faremo a sconfiggere Malefica e la Fata Turchina? Non abbiamo una singola arma'' rantola, ma Louis scuote una sola volta la testa, con decisione:

''Prima di tutto, non sappiamo se Cenerentola sia ancora sveglia o no. Una volta saputo questo, abbiamo bisogno di Harry. Se l'hanno allontanato, è perché hanno paura di lui, o perché hanno bisogno che faccia qualcosa per loro. Malefica non può governare gli incubi, Harry sì. Non abbiamo nessun altra possibilità'' taglia corto, stringendo i pugni. Louis non vuole schierare apertamente il suo ragazzo contro sua madre, è il suo ultimo desiderio, soprattutto ora che non ha idea di come stia o dove stia, se ne abbia la forza o il coraggio, e se potesse prenderebbe il suo posto in un battito di ciglia, ma ha le mani legate. Malefica ha risucchiato Harry fino al midollo pur di arrivare ai suoi scopi (quali? Pensarci lo terrorizza), deve avere un ruolo fondamentale che loro ignorano, e se non fosse assolutamente necessario, Louis lo tirerebbe via di lì solo per portarlo il più lontano possibile, ma non può. Tenterà di farsi perdonare in qualche modo. In qualsiasi modo, quando quella storia sarà finita.

''E se Harry non...?'' ipotizza Marjan, senza nemmeno trovare le parole. Louis scuote furiosamente la testa, il respiro così affilato da ferirgli la gola:

''E' vivo. O i suoi incubi svanirebbero. Malefica non perderebbe un potere del genere per un eccesso di rabbia, non ora che sappiamo del suo piano così complicato. E' troppo intelligente'' conclude, determinato. Al suo fianco, Zayn gli chiede con voce flebile:

''Quindi, sai di Malefica.''

Quell'unica implicazione è come una coltellata. Da una parte, Louis sente anfratti del suo corpo brillare all'idea che Zayn possa quasi vedere Harry inciso su di lui, come se Louis se lo portasse dietro nelle sue parole. Dall'altra, ora condividono un dolore che non è di nessuno dei due, un dolore che nasce dall'affetto. Per questo, annuisce: ''A volte preferirei di no'', gli rivela. Ad Harry non lo direbbe mai, ma sa che Zayn capirà: per l'appunto, il figlio di Capitan Uncino annuisce. Intanto, hanno raggiunto il corridoio dello studio: Louis ricorda l'ultima volta che ha visto quelle porte, nella penombra di una notte senza nuvole, prima che Harry lo baciasse con un fervore che è ancora inciso sulle sue labbra. Ora, Romeo entra senza cerimonie, fermandosi tuttavia sulla soglia quasi bruscamente. ''Mamma'', mormora, e quando Louis guarda oltre la sua spalla, vede Cenerentola riversa sulla scrivania. ''Dorme'', ipotizza, ma Taylor li sposta entrambi, precipitandosi verso la donna. Solo quando se ne accerta personalmente, respira di sollievo. Louis la raggiunge, impensierito: ''Arriveranno tra poco'' è tutto quello che dice, e gli occhi sgranati di Taylor si alzano su di lui. Ha ancora la testa della madre tra le mani, la tiene con una sorta di religiosità che gli fa tenerezza. Sembra una bambina spaventata, ma in un attimo stringe le labbra, si ricompone. ''Se cercano il libro di Grimm, dobbiamo capire come ci arriveranno. E da dove entreranno.''