Hanno scelto un'aula vuota, nel primo pomeriggio.
Louis ed Evangeline sono seduti ai due lati della scrivania: la figlia di Tiana lascia vagare la penna sul foglio, senza farla scattare. Claire è al suo fianco, e anche se si sta limando le unghie, le ciglia socchiuse, è attentissima. Harry ha deciso di rimanere in piedi, ma sembra abbastanza rilassato, le braccia incrociate e i capelli raccolti.
Nel complesso tessuto universitario, esistono due tipi di persone: quelle che credono di essere influenti e tentano di dimostrarlo in continuazione, mostrandosi con le mani in pasta ovunque, sempre nei corridoi, sempre nel mezzo di un gruppo di nomi altisonanti, sempre con le mani alzate alle lezioni, sempre nelle prime file delle assemblee, eccetera. Poi, quelle che lo sono sul serio. Le persone che sono davvero influenti sono silenziose e convinte, radicate nel loro status, e per mantenere tale ruolo non hanno bisogno di dire una parola o muovere un dito, perché è una condizione naturale, la loro. E Louis sa di averle davanti proprio adesso.
Evangeline non è solo la rappresentate degli studenti- E', tipo, la persona più gentile, e onesta e disponibile del mondo. Tutti sanno il suo nome e tutti si fidano di lei, lei che ha i segreti della scuola tra le mani, con il carisma del padre e il sorriso della madre, lei che smuove la coscienza comune nelle istanze per l'ufficio della preside. Ogni evento ha il suo nome sull'organizzazione e probabilmente ha una copia di almeno la metà dei documenti che riguardano gli studenti. E' il ponte tra la preside e l'accademia, e per questo ha con la Fata Turchina un canale privilegiato.
Claire è la sua migliore amica. Attenta a tutto e disposta a non dire niente. Segretamente, loro sono le rappresentati. Plurale. Evangeline è lo specchio con il pubblico, chi davvero interagisce e presenzia, ma dietro ogni azione le menti sono due, e Claire è, nella sua figura sempre curata ed elegante, diametralmente diversa. Lei è l'ombra dietro ogni gruppo sociale. In qualche modo che Louis non saprebbe spiegarsi, sa sempre tutto di tutti, e sa quali sono le mosse giuste per non portare scompiglio. O per portarlo. Insomma, dipende. Non è raro vedere Evangeline correre per i corridoi, rigonfia di fogli, con Claire che la segue per raccoglierli con la punta delle dita e ricordarle di non farsi fumare il cervello. ''Non fa bene al tuo incarnato'' le aveva detto una volta, prima di sistemarle un ricciolo ''E guarda qui. Ti distrugge la piega.''
Ora, Louis prende un respiro. Evangeline sorride: ''Sono davvero interessata alla tua proposta, qualunque essa sia. Hai sempre ottime idee.''
''Opinabile'' è quello che aggiunge seccamente Claire. Scosta la lima e finalmente alza gli occhi azzurri su di loro ''E hai portato la tua guardia del corpo perché...?''
''Non sono la sua guardia del corpo. Non sono la tua guardia del corpo, giusto?'' ripete Harry. Louis non scosta il capo di un millimetro, anche se sente il suo sguardo sulla nuca:
''Stai zitto.''
Harry non parla più. ''Oh. E' un cane, quindi'' si corregge la figlia di Charlotte, indifferente. Evangeline scatta: ''Non essere maleducata'' e nemmeno lei risponde. Lei e Louis si scambiano uno sguardo comprensivo: è difficile avere a che fare con le persone testarde, ed entrambi sembrano saperlo molto bene. Louis si schiarisce la voce:
''Bene. Ho pensato a una cosa, un... Un'idea. E' evidente che il problema iniziale con i Cattivi è stato dovuto anche a dove sono stati collocati. E dopo mesi, dopo che stiamo iniziando ad integrarci, loro sono ancora lì e noi siamo ancora qui. Isolati e, dalla loro parte, relegati in un luogo con una storia complicata. Ho pensato che è una delle grandi barriere invisibili che ci sono ancora, e... Forse, se raccogliessimo le firme, potremmo cambiare le cose. Potremmo unire le stanze. I coinquilini. Buoni e Cattivi nello stesso posto. I Cattivi che non vorranno avere a che fare con noi potranno rimanere nell'Ala Corinna, ma sarà una loro decisione. Basta differenze, no?''
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I'm Your Happily Ever After ||L.S.||
Hayran KurguLouis vive nei migliori dei mondi possibili, o almeno così gli hanno sempre detto: figlio di Aurora, una delle Principesse più apprezzate e famose, non ha mai conosciuto tristezza, delusione, rabbia, disgusto, rancore, e vive nella sua vita perfetta...