Devoted To You, Too Clever To Fail

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Premessa Seconda:

L'estate è finita e io sono tornata! E' stata bella e terribile, per motivi diversi. Feroce (sto leggendo Isabel Allende. Questo influenza il mio vocabolario). Ma ora sono radicata stabilmente a casa per un po' e impegnata con l'ultimo esame del primo anno, quindi eccomi qui, per continuare l'ultimo episodio della stagione tre. La stagione quattro del mio profilo inizierà DOPO Once Upon a Broken Heart, e devo dire la verità che i titoli di quest'anno mi piacciono davvero tanto. A proposito di questo: andate a sbirciare la BIO, perché alcuni, come vi dicevo su Twitter stamattina, sono cambiati. Semplicemente, l'ultima storia in programma per me ha vibes troppo estive per uscire adesso, mentre quella nuova è una cosa che volevo scrivere da circa due anni, ma che solo adesso ho il coraggio e la sicurezza di mettere su carta. E' un discorso abbastanza intimo di cui vi parlerò meglio quando uscirà e sarà il suo tempo, ma dopo tre anni sto DAVVERO scrivendo qualcosa solo per me. Ecco. Lasciamola così. Devo ancora preparami un discorso coerente sulla questione.

Ma ora siamo su IYHEA, quindi un paio di aggiornamenti anche su di lei: mi manca un capitolo e mezzo, per altro abbastanza facili da mettere insieme, quindi pianifico di finirla entro l'ultima settimana di settembre, pubblicazione compresa. OUAPH uscirà per ottobre a cadenza regolare, così che non occupi troppo tempo MA mi dia modo di lavorare ad almeno tre o quattro capitoli di From The Dining Table, che dopo un anno che ve la promettevo FINALMENTE ARRIVA!!! Tempo al tempo, come dico io.

Non voglio trattenervi troppo, so che questa storia è mancata a molti e ve ne sono grata. Non so se per questa quarta stagione riuscirò a pubblicare degli speciali: sicuramente non per Halloween (ho la storia, ma non ho il tempo), ma per Natale spero di sì. E ho ancora tante sorprese per voi. E non abbiamo nemmeno iniziato :)

Il mio regno di terrore ha di nuovo inizio. xoxo

***


Quando Harry ritorna, è chiaramente più rilassato. È stato via per un po', Louis ha avuto il tempo di andare dai loro amici e ritornare in camera. È contento di vederlo a suo agio, o forse di vederlo e basta. "Mi sei mancato", sospira, abbassando il libro. Gli riesce così naturale, ormai, mostrarsi davanti ad Harry, soprattutto quando in risposta gli sorride in quel modo. Il suo ragazzo si avvicina lentamente, provocando un rombo nel suo stomaco, un attimo prima di distendersi con la testa sulle sue gambe e chiudere gli occhi. Louis sbatte le palpebre a come l'altro non dica una parola, semplicemente distendendosi su di lui, ma non ne fa un problema: gli accarezza i capelli e sorride, giocando con il suo orecchio e chiedendo con voce fintamente lamentosa: ''E io non ti sono mancato? Nemmeno un po'?''

Harry sospira contro la sua coscia, aprendo piano il palmo contro il tessuto dei suoi pantaloni: ''Tu mi manchi sempre'' ed è detto con voce quieta, poi nient'altro. Lo sfarfallio del cuore di Louis lo fa ritenere soddisfatto, mentre passa le dita sulla pelle delicata della sua nuca esposta. Rimangono per un po' in silenzio, prima che Louis avanzi: ''Quindi. La preside non è stata utile come credevamo.''

''No. Era solo'' Harry si prende una pausa, probabilmente per cercare le parole adatte ''Era solo molto preoccupata. Sai, è il primo adulto che vedo davvero rendersi conto di quello che sta succedendo. Mi ha fatto un po' pena, credo si senta con le mani legate. Ha voluto sapere molte cose su Ryan, e la cosa mi ha spossato un po'. Ho dovuto... Rivangare il passato, ecco. Cose di oltre la Foresta che non volevo ricordare. Lo sai come sono fatto'' Harry stringe appena il pugno contro il materasso ''Mi è sempre difficile parlarne, anche se con te è diverso. Ho bisogno di un po' di tempo, e quindi... Sono andato a fare una passeggiata.''

Louis comprende perfettamente, sì. Annuisce, non rispondendogli, o almeno non subito, preferendo allungare le dita fino alla sua schiena, tracciando intuitivamente il drago che sa essere contro la pelle. Ammira ogni giorno gli sforzi che Harry fa per aprirgli finestre su quello che è stato il suo mondo prima di conoscerlo, e non se la prenderà mai con lui per il non riuscirci immediatamente, anzi. Il suo compito, crede, è spronarlo su quello che Harry riesce già a fare, elogiando i suoi traguardi come se fossero di entrambi. Un po', forse, è davvero così. Louis si arrotola una ciocca tra le dita, dicendo:

I'm Your Happily Ever After ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora