8. Cambio di programma

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Marzo, 2022 - Maranello

La notizia di ieri mi ha completamente demoralizzata. Effettivamente non potevo pretendere molto visto che "lavoro" qui da neanche un mese, ma aver preso parte ai test di Barcellona mi aveva messo in testa il contrario. Dovrei smetterla di fantasticare troppo, perché poi finisco sempre per rimanerci male.

Fortunatamente oggi é sabato, quindi il mio mal umore viene rassicurato dal non dover andare a lavorare. I piani di oggi sono: dormire, mangiare, probabilmente vedere un film, dormire... tutte cose che mi tireranno sù il morale al cento per cento.
Per colazione mi concedo un cappuccino ed un cornetto presi rigorosamente al mio bar di fiducia.
Prendevo qui la colazione ogni volta che avevo un esame all'università, che dire, mi ha indubbiamente portato molta fortuna.
Le prime ore della mia giornata trascorrono nel seguente ordine: maratona di film Disney, in cui ho versato molte lacrime, pranzo composto da pasta al sugo e patatine fritte, ed un sonnellino pomeridiano sul mio divano (che si é rivelato piuttosto comodo) di circa due orette.

Quando mi risveglio sono le quattro del pomeriggio, ed é qui che mi vengono in mente i dati che mi ha affidato Binotto ieri. Ho promesso di finirli prima della partenza per il Bahrain, e anche se non andrò con il resto del team, sono una che mantiene le sue promesse.
Con un caffè alla mano ed un pacchetto di crackers nell'altra, apro il pc ed inizio a trascrivere i documenti in digitale –forse avrei dovuto chiedere a Binotto di mandarmeli direttamente via computer.

Mentre sto cercando di concentrarmi su un calcolo che mi sta mandando letteralmente in pappa il cervello, mi arriva una notifica sul cellulare. Leggo il nome sul display: é Max.

Buongiorno Juliette
Che fai?

Alla fine dopo essere tornata dalla Spagna gli ho mandato un messaggio: prima di partire ci eravamo beccati in hotel, e lui mi aveva chiesto di scrivergli non appena fossi atterrata. Non abbiamo parlato di quello che é successo in discoteca a Barcellona, e francamente non credo neanche se lo ricordi visto che era bello che andato, ma meglio così. Ci sentiamo quasi ogni giorno e posso dire con sorpresa che sotto il suo ego smisurato si nasconde un ragazzo gentile e simpatico. Chi l'avrebbe mai detto?

Mi decido a rispondergli dicendo che sto lavorando, mandandogli anche una fotografia del computer e della mi tazzina di caffè ormai vuota. La nostra conversazione va avanti per dieci minuti buoni, poi entrambi ci salutiamo.
Continuo a lavorare sui dati della monoposto di Charles, che ha rivelato avere un problema al DRS, fin quando non si fa ora di cena. Spengo il computer, salvando i risultato ottenuti finora e promettendomi di inviarli al più presto a Binotto.

Oggi é stato un giorno parecchio strano. Mi sono abituata ai ritmi veloci delle ultime due settimane e questo sabato sembra fare tutt'altro che scorrere in fretta. Forse sarà colpa dei pensieri che si sono ingarbugliati bruscamente nella mia testa.
É da praticamente due giorni che non riesco a togliermi dalla mente ciò che é successo a casa mia con Charles, anche se continuo a ripetermi che in realtà non c'è stato nulla. É proprio questo "nulla" che mi preoccupa: ci sarebbe dovuto essere altro?

Dall'altro lato c'è la "situazione" con Max. A Barcellona mi ha fatto capire in tutti i modi di essere interessato, e anche quando siamo tornati non ha perso tempo a scrivermi per messaggio.

I miei pensieri sono interrotti dalla suoneria del mio cellulare. "Story of My Life" degli One Direction risuona per la stanza e sono veramente tentata a non rispondere per cantare a squarciagola.
Sì, ho la stessa suoneria dal 2012, la me tredicenne (e, diciamocelo, anche la me attuale) era ossessionata da questo gruppo musicale e quando si separarono entrai in un vero e proprio periodo di lutto.

Quando leggo il nome di Binotto sullo schermo il mio cuore quasi perde un battito. Deve sicuramente essere qualcosa di importante, altrimenti mi avrebbe mandato un semplice messaggio, però dopo ciò che é successo ieri non ho per niente voglia di parlare con lui... sono una persona rancorosa, lo so.
Mi faccio coraggio e pigio la cornetta verde, portando il telefono all'orecchio.
«Pronto?»

«Juliette! Scusami se ti chiamo a quest'ora tarda... disturbo?» dice.

«Tranquillo Mattia, dimmi tutto» cerco di risultare il più cordiale possibile.
«Sì» si schiarisce la voce «innanzitutto volevo chiederti se hai dato un'occhiata ai dati di Charles...»
«In verità sì, ho scoperto che si trattava di un problema al DRS, niente di irrisolvibile» rispondo calma. Mi ha seriamente chiamato per sapere questo? «ho tutto pronto, se vuoi posso mandarteli anche subito» continuo.

«Bene» un breve silenzio precede la sua frase «Ti ho chiamato per un'altra notizia in realtà»

Trattengo brevemente il respiro. Dopo ciò che é successo ieri mi aspetto letteralmente di tutto, ma con la mente non faccio altro che viaggiare tra le ipotesi più pessimiste. E se avesse deciso di licenziarmi?
Visto il mio silenzio, Binotto decide di continuare a parlare.

«Cambio di programma: verrai con noi in Bahrain» esclama.

Ok, quest'uomo é bipolare. Ieri mi ha letteralmente detto che sono troppo inesperta per partecipare ad un Gran Premio ed oggi ha cambiato idea?!
Vabbè, non posso lamentarmi: andrò in Bahrain, a vedere il Gran Premio!
In questo momento ringrazio che Mattia non possa vedermi, perché sto letteralmente correndo per tutta la stanza in preda alla felicità.

«Ehm... ok. Grazie» dico incerta, non sapendo bene cosa rispondere, e cercando di non rilasciare troppa enfasi.

«Ringrazia Charles, é lui che mi ha fatto cambiare idea» confessa, per poi chiudere la chiamata dopo un breve "Buona serata".
Charles?

NOTA AUTRICE

É un capitolo di passaggio, scusate se é corto!

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