Capitolo Trentadue

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AYDEN


Appena la vidi, davanti al suo cazzo, scattò qualcosa dentro di me.

Stavo per diventare una bestia, per la seconda volta.

Lei era sconvolta, come se fosse stata costretta a fare qualcosa contro la sua volontà.

Il suo vestito era leggermente sollevato e il reggiseno in bella vista.

Tremava, lo sguardo perso e la bocca dischiusa in un muto grido di terrore.

《Non ti sono bastati i pugni dell'altra volta, testa di cazzo?》
Mi avvicinai minacciosamente a quell'individuo, mentre si stava rialzando i pantaloni.
《Vuoi provare anche con i calci? O preferisci che ti uccida direttamente?》

Mi guardava scioccato.

Non si aspettava certo di vedermi lì, e tanto meno fuori dal carcere.

Mi accasciai vicino ad Ashley, ancora scossa.

《Tutto bene? Ti ha fatto del male?》

Le sfiorai il volto con una dolcezza che contrastava con la furia che montava dentro di me.

《Sto..sto bene》riuscì a dire a malapena, le parole spezzate dalla paura.

《Che cazzo ci fai tu qui?》chiese Daniel, che cercò di ricomporsi, ma il nervosismo tradiva la sua risata forzata.

《Forse vi è sfuggito un piccolo particolare》risposi mentre sollevavo Ashley da terra.

《Mio padre era il miglior imprenditore d'Inghilterra. Per cui, ho agganci ovunque, anche nella polizia》

La mia voce era bassa, ma piena di veleno.

《Mi è bastato poco per trovare il miglior avvocato del paese e qualcuno disposto a farmi uscire.》

《Impossibile...》balbettò lui, incredulo.

《C'erano prove schiaccianti contro di te》

《Oh, parli del video in cui ti spaccavo la faccia?》 lo fissai con sdegno.《Che per la cronaca, tornassi indietro, farei di peggio》aggiunsi. 《Le telecamere della villa hanno ripreso la patetica scena di te e dei tuoi cagnolini che complottavate contro di me. Con audio incluso. Dovreste essere più attenti ai dettagli. Se vuoi ti consiglio qualche film di James Bond》

Deglutì, cercando di recuperare il controllo.

《Ci sono comunque delle attività illecite sui computer della tua azienda.》continuò, la voce piena di odio.

《Stanno ancora indagando su come sia possibile, ma so per certo che è opera vostra e farò di tutto per dimostrarlo.》

Un ghigno tagliente comparve sul suo volto, mentre il suo sguardo scivolava verso Ashley, che nel frattempo osservava la scena in silenzio.

《Perché non chiedi a lei come sia successo?》disse con arroganza.

Mi voltai verso Ash, confuso.

《Che significa?》

Ashley abbassò lo sguardo, le labbra dischiuse senza riuscire a trovare le parole.

《Ayden, io... posso spiegare tutto》mormorò.

Ora ero io quello confuso e perso in tutta quella storia.

《Forza, diglielo che lavoravi per noi, piccolo fiorellino》incalzò Daniel.

Piccolo fiorellino?
Che razza di coglione.

《Che sta dicendo?》

Mi avvicinai lentamente a lei.
Le mie parole erano cariche di un'emozione che non riuscivo a controllare.

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