Capitolo Trentaquattro

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AYDEN


Ricordai brevemente quei pochi giorni passati insieme ad Ashley.

L'aria salmastra di Brighton che mi riempie i polmoni mentre la guardavo ridere spensierata. La sua risata è sempre contagiosa, dolce, sincera.

In quei momenti, sembrava che nulla al mondo potesse toccarci. Avrei potuto congelare questi attimi, tenerli al sicuro da tutto quello che stava accadendo attorno a noi.

Ma il mio mondo non funziona così.

Le ombre sono sempre lì, in agguato, pronte a strappare via ogni brandello di felicità che riesco a conquistare.

In quel momento, sulla giostra, il mio corpo si irrigidisce istantaneamente mentre il mio sguardo viene catturato da facce minacciose.

Quei volti li conosco fin troppo bene.

Ex soci di mio padre.

Serpenti che strisciano ancora nell'ombra, cercando di distruggere tutto ciò che ha costruito.

Cercai di essere quanto più tranquillo possibile, per non far agitare Ashley.

Dopo il successivo giro della giostra, gli uomini che ci stavano osservando in un punto preciso, improvvisamente, sparirono.
Il carosello finì il nostro ultimo giro e la presi per mano, portandola via.

《Vieni, allontaniamoci da qui》 le dico a bassa voce, cercando di mantenere la calma.

Lei annuisce senza fare domande, seguendomi attraverso la folla.

Sento il loro sguardo bruciarmi la schiena mentre ci allontaniamo, ma non possiamo permetterci di scatenare una scena pubblica, non qui, non adesso.

Nel frattempo, presi il cellulare e chiamai un numero che avrebbe potuto sicuramente aiutarci, anche se Ash sembrò non sentirmi per quanto fosse agitata.

Finalmente, dopo qualche minuto, ci fermammo vicino alla ruota panoramica, una zona piena di gente.

Respirai profondamente, cercando di calmare il mio cuore che batteva all'impazzata.

Non ero preoccupato per me stesso, ma per lei.

A me avrebbero potuto fare di tutto, ma non dovevano toccare Ashley nemmeno con uno sguardo.

《Come hanno fatto a trovarci?》chiese lei, la voce leggermente agitata.

《Non lo so. Ma dobbiamo tornare a Londra quanto prima》risposi.

Stiamo per muoverci, quando percepisco dei passi alle nostre spalle.

Sento un brivido corrermi lungo la schiena mentre mi volto.

Trovo Marcus Moretti, insieme alla sua banda di sfigati.

《Finalmente ti ho trovato, Ayden》la voce di Marcus è gelida e tagliente.《Ti sei divertito a scappare? Sfortunatamente il gioco è finito》

Istintivamente strinsi forte la mano di Ashley, attirandola verso me.

《Oh, ma quanto siete carini》Disse con voce piena di sarcasmo.

Ora lui stava osservando Ash. 《Approposito, gliel'hai detto al tuo fidanzatino che lavori per noi?》

《Non potrei mai lavorare per voi!》protestò Ashley.

Si sporse in avanti, coraggiosa, pronta ad affrontare sempre ogni tipo di circostanza. Proprio come la prima volta che ci eravamo incontrati in azienda.

《Ho fatto quello che ho fatto solo ed esclusivamente per mio fratello!》

Marcus rise.
Era un omone grosso, imponente, con capelli scuri e folta barba.
Indossava un completo nero, come tutti gli altri suoi uomini, e occhiali da sole, nonostante fosse buio.

My Heart Is YoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora