Capitolo due - Dicembre

14 4 0
                                    

18 dicembre 1975

Regulus era sempre stato tipo da prepararsi prima, infatti preparò la valigia una settimana prima della partenza, suo fratello non era da meno, aveva un sacco di cose con sé ogni volta che ritornava, tra effetti personali e cose rubate. Regulus dovette stare attento a dove teneva nascoste le sigarette. Pensò di procurarsi un paio di pacchetti prima di partire, questo perché oltre i bei pensieri sarebbe comunque stato un Natale tra la famiglia Black. Si ritrovò sua madre ad aspettarlo, appena la donna lo vide col taglio corto spalancò gli occhi, poi scosse la faccia senza lasciare commenti, probabilmente aveva pensato che qualche cazzata potesse permettersela dato che comunque andava bene a scuola e non portava guai a casa. Se solo mamma sapesse... Pensò Regulus salendo le scale. Ora era in camera sua a disfare la valigia, mentre era via andò da solo a comprare qualche capo di vestiario femminile, ma sempre riconducibile a quello di un uomo, col cavolo che anche quel Natale avrebbe messo un vestito. Si era preso una camicetta, le quali maniche si allargavano man mano che raggiungevano la fine della manica, aveva dei ricami verde scuro e abbinata ad essa aveva trovato dei pantaloni stretti in vita, ma a zampa di elefante, dello stesso verde dei ricami della camicia. Se avesse avuto freddo... Beh, sperava che il binder lo scaldasse abbastanza, non aveva trovato alcuna giacca che fosse abbastanza maschile da farlo sentire a proprio agio e allo stesso tempo abbastanza femminile da accontentare le aspettative della sua famiglia. La cosa migliore di quei pantaloni è che avevano delle semplici tasche ai lati, come tutti i pantaloni, ma di quelli che avrebbe indossato lui erano davvero tanto spaziose, questo gli consentiva di nascondere le sigarette. Invece poi un altro giorno andò con Evan a comprarsi dei vestiti suoi maschili, così da non utilizzare quelli del fratello, per la maggior parte prese magliette di band e cantanti rock o pop, tutti quelli che aveva sentito agli spettacoli di Sirius. Questo perché ha pensato che probabilmente i suoi avrebbero fatto meno domande se fossero semplicemente magliette che rappresentassero i suoi gusti anziché vestiti proprio da uomo. Inoltre, prese anche diverse paia di jeans, tutti baggy, alcuni strappati, quasi tutti neri, tranne che per due blu e uno bianco. Così quel giorno si mise addosso una maglietta di David Bowie e un paio di jeans blu e corse di sotto ad aspettare l'arrivo di Sirius. La scuola metteva a disposizione delle navette per facilitare il trasporto degli studenti, essi infatti partivano ad orari differenti in base alla zona di smistamento, i Grifondoro erano gli ultimi a partire e i Serpeverde i primi. Regulus era l'unico che ogni volta che tornavano aspettava Sirius, e ogni volta era lui ad aprirgli la porta di casa, probabilmente rimarrebbe chiuso fuori se non fosse per suo fratello minore che lo aspetta ogni volta. Passò qualche ora, nel mentre Regulus scrisse qualcosa sul suo quaderno, poi finalmente sentì il campanello. Aprì subito senza nemmeno chiedere chi fosse e si ritrovò davanti Sirius, ma accanto a lui c'era un altro ragazzo. Era poco più basso di suo fratello, aveva i capelli scombinati e gli occhi stanchi. «Remus» disse semplicemente, entrando dentro casa, Sirius entrò appresso a lui dando un bacio sulla fronte a Regulus prima che i due sparissero entrambi nella stanza di Sirius. Il fratello più piccolo odiava questa cosa, Sirius quando tornava lo abbracciava, e si metteva a raccontargli tutto ciò che gli era accaduto e notava ogni singolo piccolo cambiamento di Regulus, e ora è arrivato con un tizio a caso e non gli ha nemmeno detto nulla sui suoi capelli?! Quasi, quasi doveva lasciarlo fuori casa. Venne la sera e si ritrovarono tutti a tavola. «Sirius chi è il ragazzo con te?» chiese la mamma una volta notato un posto a tavola occupato in più. «Prima cosa è letteralmente qui, e puoi chiederlo anche a lui, secondo è Remus Lupin, terzo odio fare festa con la famiglia al completo e lo sai benissimo, quindi ho portato con me qualcuno che potesse intrattenermi» la donna sembrava che stesse per urlare, ma si contenne e non lo fece «Walburga» disse solo il suo nome per poi iniziare a mangiare «Com'è andato l'inizio del nuovo anno?» eccola la domanda che Regulus aspettava più di tutte, fatta da sua sorella Narcissa «Oh sì, la piccola della casa ha cominciato uno degli anni più sfrenati che potesse cominciare, io al terzo anno ricordo che intasai tutte le tubature dei bagni dei dormitori Grifondoro» continuò Bellatrix ridendo, ma ciò che interessava a Regulus era che lei si era interessata a lui, era la sua occasione, ma Andromeda si intromise «Dai lasciala stare, lei è come me, tranquilla e studiosa» la sua frase fu seguita da uno sbadiglio da parte di Bellatrix «Oh, in realtà quest'anno non proprio...» riuscì finalmente a parlare Regulus. Con quella frase tutti si girarono interessati a lui e a ciò che stava per dire, loro madre lo guardò con uno sguardo di disperazione, lo stesso con il quale guardava Sirius, chissà cosa stesse a pensare. «Mi sto facendo un nome! Ho un migliore amico di nome Evan-» e fu così che fu interrotto all'inizio del racconto, non era strano che ci si interrompesse a casa Black, ma era strano che loro padre li interrompesse «Evan? Rosier?» Regulus prima di rispondere si mise a schiena dritta, come se la voce di loro padre fosse il richiamo di un generale per stare sull'attenti «Si, Rosier» ripeté. Il padre sorrise, ma non disse più nulla. «Dai continua piccola combina guai, che avete fatto tu e questo Evan?» decise di riprendere il discorso Narcissa, esprimendosi in tono malizioso. «Oh, beh dai allora...» così continuò a raccontare, omettendo le sigarette e i tiri di cannabis, il resto erano storie che i suoi potevano sopportare, come il fatto del carrello e le miscele fatte esplodere appositamente in mano ai Tassorosso, raccontando quest'ultima dimostrava di essere bravo in chimica. Il bello è che i suoi non lo sgridarono nemmeno, erano anzi felici che finalmente si vivesse un po' la scuola, soprattutto per il fatto che ha mantenuto una media di voti alta nel mentre, quindi non vedevano alcun motivo di punirlo. «E brava la piccola di casa, stai crescendo! Dopo ti do qualche dritta per sole donne, eh!» Narcissa era soddisfatta dai racconti di Regulus, e anche lui lo era, ma aveva paura delle dritte che potesse dargli, e il fatto che l'ha definita donna gli aveva fatto venire una voglia matta di strapparsi i capelli, salire sul tavolo, urlare e distruggere tutto, ma si contenne, nascondendo le sue emozioni dietro a un sorrisino falso. «Invece il nostro casinista preferito stasera è molto silenzioso...» disse Andromeda fissando Sirius dritto negli occhi «Non è stato un metà anno granché produttivo» rispose in tono annoiato «Strano, tu hai sempre qualcosa da dire, sei un chiacchierone egocentrico, non me la racconti giusta» Bellatrix era sempre pronta a punzecchiare Sirius, probabilmente se non fossero stati fratello e sorella si sarebbero già ammazzati a vicenda. «è la verità» continuò, stavolta sbadigliò anche. Regulus non capiva, lui era perfettamente consapevole di un sacco di cose che i malandrini avevano fatto verso Evan, figurati al di fuori di lui, stava nascondendo qualcosa, pensò inizialmente il ragazzino, ma poi guardò meglio Sirius in faccia e notò che gli stava facendo l'occhiolino, semplicemente voleva lasciare spazio a suo fratello più piccolo per una volta.

The show must go on || Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora