Ho in mano il bicchiere pieno di liquido blu... Lo sollevo e osservo l'interno guardando Tae dimenarsi sulla pista... Mi viene da ridere.. Così senza nessun motivo
... Credo di essere ubriaco. Mi riporterà a casa lui... È il mio Angelo custode... Non si contano più tutte le volte che ha rimesso insieme i miei pezzi.
Tae sa tutto di me.
Odio James con tutto me stesso, oggi ho sclerato e gli ho urlato... Non devo... Sono un idiota. Non devo perché "non importa..." l'ha detto... è il patto che mi ha costretto a fare e io non lo dimentico.
Tanto non risolvo nulla non se ne andrà è sempre rimasto.
Nonostante si sia comportato come un maiale resta in casa nostra e ha il coraggio di guardarmi in faccia.
Mia madre pensa che James ed io abbiamo una rapporto idilliaco...ma noi fingiamo. Ha sofferto tanto con il suo primo marito... Il mio vero padre da non credere era uno scandinavo biondo...uno spiantato incosciente che girava mezzo mondo, da lui ho ereditato solo i capelli biondi... Mica l'altezza... Tutto il resto è DNA di mia madre. Quel bastardo straniero l'ha sedotta e messa incinta l'estate prima che finisse gli studi, per portarla a vivere in una misera bicocca con me piccino... Credo che abbia conosciuto James quando avevo otto anni, lui è ricco e lei ne è rimasta affascinata è americano... Lei deve avere un debole per gli stranieri. Grazie a lui ha finito gli studi e si è laureata e adesso è uno stimato avvocato. Desiderava darmi un padre... Infatti quando parla di James lo fa pensando di averlo trovato. Se sapesse invece... Quella sera cosa mi ha fatto...
Devo resistere mi manca un anno per finire l'università poi mi troverò un lavoro e me ne andrò.
James non mi ha più toccato da quella volta e io ho sempre seguito le regole... Per non farlo reagire.
Spesso si assenta, soprattutto quando la mamma è impegnata con lo studio, quando hanno cause importanti... Lui sparisce anche di notte non voglio pensare dove va... Con chi va... È un medico lavora al Central Kimion Hospital ... Si farà qualche infermiera. Credo sia un chirurgo o qualcosa di simile. Economicamente non abbiamo problemi.
È uno strano comunque.
Un giorno buttando le immondizie mi sono accorto che sul fondo del bidone c'era una sua camicia... L'ho riconosciuta per via delle iniziali sul polsino... Aveva delle strane macchie gialle e alcune scure... E c'era anche un collant da donna strappato.
È ovvio che la tradisce.
Non vuole che mamma usi la sua auto una Mercedes lunga nera... A lei piace tanto di solito le mogli guidano le autovetture dei mariti... Ma no... lui è uno stronzo glielo proibisce. Non lascia mai in giro le chiavi. Forse se le fa in auto credo che il motivo sia quello.
Non so perché questa sera penso a lui... Forse perché mi ha fatto storie prima di uscire.Getto giù di colpo quello che resta dentro al mio bicchiere è tempo di tornare a casa.
Chiamo Tae con la mano e lui seppur con poca voglia mi raggiunge.
-dobbiamo andare arriveremo tardi mi sono bevuto i soldi del taxi...
Gli comunico subito infilandomi la cuffia in testa.
-sei una merda... Adesso dobbiamo farla a piedi e sono le tre... È almeno un'ora di camminata.... Muoviamoci...
Per fortuna è una serata buona non piove, stiamo camminando da una buona mezz'ora quando una berlina blu ci affianca... Si vede che sono sbirri lontano un miglio.
Quello che guida è un bel moro apre il finestrino e mette fuori il lampeggiante blu sul tetto.
Ci fermiamo.
-ecco... Ora ci fanno l'alcool test...
Commenta Tae
-stai guidando? No... E allora che ti frega? Ci faranno una romanzina.
Dico ridendo.
Sono in due scendono entrambi.
Il moro sui trent'anni si aggiusta il cinturone sembra essere il capo e ha uno sguardo duro... Il castano ha un sorriso di convenienza ed è più giovane.
Ci mostrano il tesserino della polizia sono due agenti in borghese.
-bene bene... Cosa abbiamo qui...
Come vi chiamate?
Dice il più vecchio
-Anderson Park Jimin e Kim Taehyung
Risponde Tae anche per me.
- tu hai perso la lingua?
Mi provoca.
-no... È ancora tutta qui nella mia bocca... Agente?
Chiedo sfacciatamente prendendolo in giro... so che hanno l'obbligo di qualificarsi .
-Jeon e Ford
Risponde lui infastidito.
-hai bevuto parecchio...
Dice avvicinandosi per sentirlo.
-avevo una serata no.
Rispondo semplicemente e sinceramente alzando le spalle
-non dovreste andare in giro a quest'ora non li leggete i giornali?
Chiede l'agente Ford...
-i tuoi capelli non sono naturali vero?
Chiede invece Jeon richiamando la mia attenzione.
-agente nessuno mi ha mai abbordato chiedendomelo, lei è il primo
Affermo ridendogli in faccia.
-lo sono o no?
Insiste.
-si... Mio padre quel figlio di puttana era scandinavo.
Dico dirtendomi a scioccarlo con le mie parolacce.
-siete universitari?
Continua convinto.
-facoltà di lingue... E di economia...
Risponde sempre Tae.
-hai dei tatuaggi?
Chiede l'agente Jeon sempre a me, avvicinandosi un po' troppo... Invadendo il mio spazio personale.
Alzo gli occhi e incontro i suoi neri come la notte e non so perché... Forse per fargli dispetto infastidito dalla sua sicurezza... Mento.
-non rovinerei mai il mio corpo con un tatuaggio.
Sussurro piano provocando e avvicinandomi anch'io.
Mi spinge indietro un po' bruscamente con una mano.
-e tu?
Anche Tae nega ma lui effettivamente non ce l'ha.
-andate a casa... La prossima volta evitate di bere. Per un po' non girate a piedi ragazzi.
Raccomanda l'agente Ford.
-se è così pericoloso... vuole darci un passaggio agente Jeon...
Continuo facendogli l'occhiolino.
-forse un giorno a te lo darei per togliermi un sfizio...ma il tuo ragazzo potrebbe non essere d'accordo
Ammette squadrandomi da capo a piedi.
-non ho un ragazzo.
Affermo ancora continuando
-Non stasera.
Risponde mettendomi a tacere.L'agente più giovane compila la scheda di controllo con i nostri nomi gli indirizzi e i numeri di telefono, omettendo che siamo ubriachi.
-passi per questa volta.
Dice magnanimo come disposto da Jeon.
Quando risalgono in auto ho la netta sensazione che rivedrò l'agente Jeon molto presto perché continua a guardarmi interessato.-che fighi li hai visti... Ma il più giovane è etero sono il solito sfigato.
Si lamenta Tae.
-ma tu hai fatto colpo... L'agente Jeon ti mangiava con gli occhi. Hai sempre il solito culo Jimin.
-no... È che sono solo più bello.
-è più stronzo andiamo va che per colpa tua faremo tardi.

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Nevermind
FanficUn killer seriale che violenta, tortura e uccide le sue vittime tutti giovani maschi. L'ispettore Jeon è colui che deve fermarlo. Ma questo non è soltanto un caso qualsiasi, questa volta il coinvolgimento di Jeon sarà totale, soprattutto dopo che sc...