13. Lo spero

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-signora Park...
-Anderson Park.
Mi corregge subito.
-chiami il dottor Anderson adesso in vivavoce per cortesia.
Chiedo cercando di non far trasparire la mia agitazione... Ho un nodo allo stomaco.
Lei seccata prende in mano il telefono di Jimin e digita il numero mettendo in vivavoce.
Nessuna risposta.
-forse non risponde a Jimin... Qualche volta hanno qualche piccola tensione... Sa Jimin è poco più che un adolescente...
-Jimin ha ventitré anni signora... Non è un adolescente.
La riprendo.
Per poi girarmi verso Jackson e dire a denti stretti
-se lo tocca l'ammazzo con le mie mani.
La mamma di Jimin comincia ad agitarsi.
-prendo il mio telefono se vede che sono io risponde sicuramente. James è un uomo molto impegnato, un stimato ricercatore è medico al Kymion Hospital.
Esce tormentandosi le mani andando a recuperare il suo telefono in camera sua
-non risponde. Chiamo in ospedale.
-tenga sempre in vivavoce.
Le raccomando.

... Pochi minuti dopo...chiede anche all'ospedale
-no signora Anderson oggi il dottore non c'è ha chiamato questa mattina dicendo di avere un impegno improvviso, ha preso un giorno di ferie.
Poi riprova di nuovo a chiamare James senza successo.

La madre di Jimin si siede... E ricompone un altro numero senza dirci nulla.
-Tae... Jimin... È con te? Ho bisogno di parlare con lui.
Ormai ha la voce strozzata dall'emozione.
-no signora non vedo Jimin da sue giorni ci siamo sentiti al telefono ieri pomeriggio.
Mette giù... Guardandomi con gli occhi lucidi.
-agente Jeon... Cosa sta succedendo? Ho diritto di saperlo.
- ha letto i giornali ultimamente?
Scuote la testa.
-no sono troppo impegnata in studio con una causa importante, sa sono un avvocato della Smith & Graddy.
-crediamo che suo marito sia il killer degli studenti...
Mi scusi non ho un altro modo di dirglielo. A questo punto siamo certi che abbia sviluppato una morbosa fissazione per suo figlio. Ha ucciso diversi ragazzi tutti assomigliavano a Jimin.
Conclude Jackson perché io non ho il coraggio di parlare.
La madre di Jimin... È in lacrime e non ha idea di quanto sto piangendo dentro di me senza poterlo esprimere.
-allerta la centrale dico a Jackson.
-non può essere James è una brava persona, un ottimo marito, un buon padre.
-su quest'ultima cosa nutriamo dei forti dubbi.
Le faccio una domanda mi ascolti bene...
Se James avesse rapito Jimin dove potrebbe portarlo?
-non lo so. Non può aver fatto del male a Jimin... Non può.
È scoppia a piangere ininterrottamente.
Chiamo Roy...
-contatta l'ospedale Il Kymion devono darci tutte le informazioni possibili sul dottor Anderson.
Inoltre fai mandare due pattuglie qui a sorvegliare la casa.
Controllate con la società autostrade che non sia uscito da Seul la targa è JP11089....
noto quel JP e vado fuori di testa.

Chiedo di parlare in separata sede con la cameriera... Domando se ha notato qualcosa di strano.
Mi racconta subito una cosa.
-quando sono arrivata qui questa mattina l'auto del dottor Anderson non c'era, sono entrata subito in cucina per le mie faccende... Inizio di solito da lì perché trovo i disastri della cena.
C'era un cartone di latte a terra e il latte era dappertutto... Il frigo era aperto. Mi è sembrato strano ma qui di stranezze ne capitano.
-tipo?
-due settimane fa il vaso di fiori all'ingresso è stato rotto nessuno dei tre ha saputo dirmi come. È un vaso pesante bisogna spingerlo perché cada.
-beh non è tutto tranquillo come vuol far pensare la signora... Il dottor Anderson è una persona dura inflessibile. Spesso l'ho sentito discutere con Jimin...insultarlo. Sapeva qualcosa su di lui credo. Jimin si arrabbiava alzavano la voce discutevano sempre quando non c'era la signora Anderson.  Poi invece davanti a lei sembravano un padre e un figlio amorevoli. Ho visto Jimin con dei lividi sulle braccia.
.... Ed io penso che ha voluto fare sesso al buio... Per i lividi... Per il tatuaggio...
-inoltre qui spariscono le cose...
L'altro giorno ho comprato 3 pacchi di sacchi neri... Non ci sono più, i guanti che uso per il giardino... Spariti anche quelli. Il filo grosso di nylon quello per stendere il bucato lavato dovevo sostituirlo ma ho dovuto ricomprarlo.
Inoltre spesso le camice del signore hanno macchie strane giallastre anche piccoli schizzi di sangue... Si è giustificato dicendomi che è un chirurgo... Ma usano i camici non dovrebbe macchiarsi...
-ritroverete Jimin? È tanto caro quel ragazzo... Certe volte mi aiuta sa? Se vede che ho il cesto pesante della biancheria lo porta lui... Oppure mi aiuta a sparecchiare o mi porta l'aspirapolvere ai piani alti perché portarla su per le scale è pesante...mi porta fuori il sacchetto delle immondizie. È gentile non posso pensare che gli è successo qualcosa di male.

La congedo e dico a Jackson di fare venire qui Tae mentre io torno nella camera di Jimin in attesa della scientifica.
Prendo il cuscino e lo accosto al mio viso... Quell'odore è il suo quello che mi piace. Apro il cassetto del suo comodino...
Scopro un paio di foto di ragazzi di cui potrei essere infinitamente geloso. Tante foto fatte cazzeggiando con Tae. Un album di quando era piccolo sugli 8 o o 9 anni nel giardino di una piccola casa azzurra. Gioca a pallone. È bello uguale ad ora biondo come il sole... Anche da bambino doveva essere notevole.
L'ultima foto dell'album mi sconvolge perché so interpretarla nella mia carriera in polizia ne ho viste tante e tanti disegni... I bimbi sanno come farsi capire.
La foto raffigura la signora Anderson tiene per mano Jimin che  a sua volta tiene per mano James la cui figura è stata annientata da un pennarello nero...
Ora lo so con certezza James ha già fatto del male a Jimin. Quel bimbo gli ha passato il pennarello sopra con odio per eliminarlo dalla foto.
In quel momento entra sua madre e la vede.
Comprende tutto anche lei.
-come ho potuto non accorgermi di niente? Com'è potuto accadere?
È angosciata.
-sono furbi... Strumentalizzano i bambini... Li plagiano... Ma in questo caso credo che non sia riuscito a farlo del tutto. Jimin sa che quello che gli è stato fatto è sbagliato.
Esca signora... Non può stare qui. Sta arrivando la scientifica.
La accompagno fuori.
Mi avvisano che Tae è giù e io lo raggiungo.
-agente... Ritroverete Jimin?
-credo di poter essere sincero Tae... Ho dei sentimenti per lui farò di tutto per ritrovarlo.
-tu eri a conoscenza dei rapporti fra Jimin e il dottore?
Annuisce con le lacrime agli occhi.
-Non era un padre... Ma un tiranno. I loro rapporti erano pessimi in seguito a quanto era successo anni prima. In breve una mattina quando la madre di Jimin non c'era si approfitto' di lui... era piccolo gli fece male... Molto male al punto di doverlo curare lui dopo. Poi gli fece giurare di non dire nulla, gli disse "non importa quello che è successo".
"non importa" rimarca il significato del tatuaggio.
Non accadde più ma lo picchio' spesso in seguito... Fino a quando Jimin giurò di tacere.
Me lo racconto' all'inizio della nostra amicizia avevamo 12 anni si sentiva sporco, si sorprese quando gli dissi che non era colpa sua... Perché James gli diceva di averlo provocato.
Ultimamente James era assillante con lui, gli dava della puttana perché lo vedeva uscire spesso, alzava le mani... Era sempre peggio. Ovviamente mai davanti alla madre. Davanti a lei entrambi si obbligavano a recitare la parte della famiglia felice.
-Tae dove può averlo portato brancoliamo nel buio... Non so dove cercarlo.
Mentre lo dico disperato entra Jackson agitatissimo con la madre di Jimin.
-l'auto è stata rintracciata fuori Seul in una zona popolare.
Tygoon area.
-è dove abitavamo prima...
Commenta la madre.
-nella casetta azzurra?
-si ma l'ho venduta....
Anni fa era una baracca ormai.
-chiama il catasto che ti rispondano subito...
Ordino a Jackson.
In due minuti ho la risposta.
-l'ha ricomprata signora.
Jk molliamo tutto qui e andiamo.
La corsa in macchina è il momento più angosciante della mia vita.
Guida Jackson per fortuna perché io non sarei in grado di farlo.
-stai tranquillo non lo uccide subito ora che ha l'originale fra le mani...
-lo spero Jackson... lo spero.

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