11. Ansia

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L'ho riaccompagnato a casa ma prima che scendesse gli ho parlato chiaramente.
-Jiminshi... Tu mi piaci follemente. Ma non sono un tipo romantico e non sono bravo nelle relazioni... Se ti va bene lo stesso possiamo frequentarci... Provare...
La mia voce è incerta ho una paura pazzesca di un no... Potrebbe rifiutarsi e dirmi che è una cosa solo di sesso.
-mi stai chiedendo di essere il tuo ragazzo? Di provare ad esserlo?
Annuisco deglutendo... In attesa della risposta...
-si... Che lo voglio.
Ci abbracciamo come due stupidi... La nostra storia è cominciata in modo assurdo ma è volontà di entrambi di portarla avanti. Il bacio della buonanotte che ci diamo è il più bello dei baci mai scambiati finora pieno di dolcezza di rassicurazione.
Lo lascio andare seguendolo con lo sguardo mentre entra in quel grande cancello e prosegue a piedi per quel vialetto, improvvisamente mi sale una sorta di angoscia perché non so molte cose di lui... Se non che ho un forte sentimento nei suoi confronti. Sarà la notte, il buio, quella casa a luci spente, tutto mi appare sinistro.
Ritorno a casa felice ma anche con una strana inquietudine che cresce quando un'ora dopo gli mando un messaggio e non risponde.
Dentro di me mi dico che dorme e che sto diventando uno stalker davvero.

...
Jk mi ha chiesto di essere il suo ragazzo, il cuore mi scoppia per la felicità, sarei rimasto da lui se non fosse che James di sicuro mi avrebbe rotto le scatole.
Rientro la casa è silenziosa ho notato che l'auto di mamma c'è è rientrata... Sono più rilassato quando in casa è presente anche lei.
Salgo su in camera.
Davvero non si sente nessun rumore.
Di solito sento la loro televisione la guardano fino a tardi... Niente.
Faccio una breve doccia fantasticando ancora sulla serata.
Poi mi metto un pantaloncino corto e un t-shirt, metto in carica il cellulare e provo a buttarmi sul letto tentando di addormentarmi.
Ma passa mezz'ora e niente... Il sonno non arriva... Ho Bisogno di latte.... Quando sto così... Il latte caldo è un po' di miele sono l'unica cosa che mi concilia il sonno.
A malavoglia mi tiro su e scendo di sotto.
La casa è buia... Dormono già sul serio... Strano... Davvero... Di solito sono svegli fino a tardi e rompono le balle quando torno.
Tiro fuori il miele dall'armadietto e poi il cartone del latte dal frigo... Quando lo vedo sulla porta.
Non l'ho mai visto così arrabbiato già lo era prima che uscissi ma ora fa paura.
-vattene o urlo e la mamma si sveglierà...
Gli intimo.
-non credo... Le ho messo nella minestra di stasera qualche goccia del suo sonnifero.
Mi cade il cartone del latte... Lo osservo mentre la macchia bianca si allarga... Non so perché ma sapevo che prima o poi nel nostro rapporto saremmo arrivati a questo punto... Il passo che fa verso di me ne è la certezza.

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