Izuku- omega- obbligato a fare lo stripper da una compagnia di criminali che imprigionava gli omega per far soldi
Katsuki - alfa- un boss mafioso con motivi giusti
il primo desidera la libertà, il secondo colui che gliela regalerà
non spoilero nient...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
K: porca puttana, sento l'odore della vecchia strega che si avvicina
COSA? IN CHE SENSO?
sua madre..odore...si avvicina
oh no
sua madre sta venedo qui
che faccio che faccio
fammi ragionare
la casa è in ordine? si. La casa è pulita? si. Io sono pulito?
Mi portai l'ascella al naso per controllare e annusai
Si non puzzo. Sono in ordine? Mi guardai allo specchio. Si sono in ordine
Fortunatamente avevo deciso di indossare dei jeans e un maglioncino quel giorno siccome saremmo dovuti uscire a fare la spesa
Nel giro di pochi secondi la portà si apri spalancandosi e rivelando una donna furiosa
Un donna veramente furiosa
Una donna che era... LA COPIA DI KACCHAN?
I capelli biondi sparati come quelli di Kacchan, gli occhi rossi come quelli di kacchan, i lienamenti del viso come quelli di Kacchan, perfino l'odore era simile a quello di Kacchan
infatti la donna aveva un odore molto dominante, il caramello sicuramente l'aveva preso da lei, mancava l'odore della legna che probabilmente avrà preso dal padre
Era anche lei un alpha dominante, questo significa che...STAVO PER ASSISTERE A UNA LITIGATA TRA ALPHA DOMINANTI?
oh mio dio datemi una maschera dell'ossigeno prima che finisco soffocato dai ferormoni
no aspettate. Kacchan mi ha morso. Non reagisco più ai ferormoni
bene, sono pronto allora per assistere alla litagata.
M: BRUTTO FIGLIO INGRATO
K: Ciao anche te mamma benvenuta, vuoi una tisana rilassante?
M: SI COSI POSSO ROVESCIARTELA IN TESTA
Mi schiarii la gola intromettendomi e indossai il mio miglior sorriso
I: Buongiorno signora Bakugo e benvenuta, prego si accomodi pure sul divano
Stette in silenzio e mi osservò andando poi a sedersi sul divano e il figlio accanto a lei
I: posso portarle qualcosa? Kacchan vuoi un caffè?
K: Si grazia, tu cosa vuoi?
M: Un caffé anche per me
Andai in cucina per preparare il tutto e tirai un sospiro per rilassarmi. Avevo i nervi a fior di pelle mamma mia.
Preparai i due caffè e uno freddo per me e li portai in salotto. Per tutto il tempo avevo sentito la signora invaghire contro il mio fidanzato e la cosa mi fece innervosire un po'.
Mi sedetti sulla poltrone di fronte a loro e seguii la discussione. Kacchan le ripeteva di non rompere i...diciamo di non rompere le scatole mentre lei gli ripeteva che non era possibile che avesse un figlio così igrato e che non le dicesse le cose.
Poi iniziò a parlare di me
M: Allora eh, è questo che facevi alle mie spalle? Ti divertivi con un insulso omega? Con un essere inutile e di cosi basso livello? Sai quanti ne potevi avere come lui? Ti sembra che possa essere un degno successore della famiglia? Che ti possa dare dei cuccioli forti e dominanti?
K: se è su questo piano che la vuoi mettere non mi sembra che l'omega da te scelta avesse queste sicurezze, non era mica un omega dominante o sbaglio? Invece il qui...
Lo interruppe
M: Poteva non dare cuccioli dominanti ma almeno dava soldi, terreni e aziende!
Infine si rivolse a me
M: Tu cosa gli puoi dare eh sentiamo? soldi
I: No
risposi timidamente
M: Terreni o aziende?
I: nemmeno
M : Allora per quale motivo ti sei fatto marchiare eh? Ahh si eri tu a volerli i soldi
Abbassai il capo sentendo la rabbia crescere sempre di più dentro me. Questa donna era venuta qui ad attaccare me e il mio compagno, era entrata nel mio territorio e ne voleva uscire vincitrice
K: mamma smettila adesso, Izuku é..
M: Ah Izuku è cosi che ti chiami eh? Bene allora cosa eh? Ti sei fatto ingravidare per incastrare mio figlio? L'hai ingravidato Katsuki per questo l'hai marchiato
K: smettila di trattarlo cosi non ti ha fatto niente
M: Non mi ha fatto niente? Ha rovinato il tuo futuro Katsuki, questo piccolo bastardello ti ha rovinato.
I: lei sta insultando me, il mio compagno e dei possibili cuccioli che..
M: Stai zitto un omega come te non ha il diritto di parlare
Kacchan mi aveva insegnato a dire tutto quello che volevo, ad amare chi volevo e questa donna viene qui a insultarci?
Sentii la rabbia esplodere definitivamente. La testa ancora bassa coi capelli che ricadevano sul volto andandolo a coprire e a nascondere quello che stava per succedere. Gli occhi erano diventati secchi segno che avevano iniziato a brillare (fenomeno che accade negli omega dominanti quando vogliono proteggere il mate o i cuccioli) e i canini erano diventati sporgenti, pronti ad attaccare se ce ne fosse stato bisogno. Trattenevo a stento i miei ferormoni carichi di rabbia.
I: Kacchan questa è casa nostra giusto? è il nostro nido e territorio giusto?
Chiesi conferma
K: Si piccolo perché?
Emisi un sospiro rilasciando finalmente i miei ferormoni e alzai lo sguardo andando ad incrociare quello della donna.
K: OH CAZZO
la voce da omega dominante uscì da sola, segno che aveva infastido anche lui questa cosa
I: io non so chi si crede di essere per venire qui in casa nostra ed insultare me, il mio compagno e i nostri cuccioli. Non me ne frega niente che lei sia la madre del mio compagno non si deve permettere MAI più di dire determinate cosa a lui e su di lui. Ho cercato di essere gentile e di trattenere il nervoso
la osservai inginocchiarsi per la forza dei miei ferormoni e scusarsi
I: dice tanto che io sono un omega inutile ma è lei in questo momento quella che striscia per terra chiedendo perdono. Ora è pregata di alzarsi e andarese da casa mia.
Si alzò e l'accompagnai alla porta, non ebbe più il coraggio di dire una parola. Kacchan rilasciò i suoi ferormoni aiutandomi a calmarmi e mi abbracciò da dietro quando raggiunsimo l'uscio.
I: E giusto per la cronoca, non sto con lui ne per soldi, ne per terreni e aziende, tantomeno perchè mi ha ingravidato. Stiamo insieme e ci siamo marchiati perchè lui è il mio mate. E non permetterò a nessuno, tantomeno a lei di trattarlo male giudicando le sue scelte. Arrivederci.
Detto questo le sbattei la porta in faccia ritrovando finalmente pace e calma in casa mia.