Io e mia moglie ci separammo 3 anni fa: non fu un divorzio rose e fiori, non che i divorzi possano essere belli, ma non mi sarei mai aspettato che Addie mi tradisse.Certo, spesso la sera rientrava tardi e di giorno chattava la maggior parte del tempo, ma in fondo lei diceva che usciva per straordinari di lavoro e che scriveva a delle sue care amiche che non riusciva a vedere molte volte.
Le credevo sulla parola, non perché non volessi indagare e non pensare che mi stesse nascondendo qualcosa, ma perché non avrei mai e poi mai creduto che potesse farmi una cosa del genere.
Penso che vennero dei sospetti anche a mio figlio che qualcosa non stesse andando bene, perché mi accorsi che era più freddo con Addie e le chiedeva spesso dove fosse stata, a che ora sarebbe rientrata, com'era andata la giornata di lavoro.
E inoltre fu proprio Dustin a scoprire sua madre.
Era una sera calda di giugno e stavamo cenando: Addie aveva il telefono sopra al tavolo, sempre vicino a lei come se non avremmo potuto vederlo, e notai che le erano arrivati diversi messaggi durante la cena.
Se ne accorse anche Dustin, che colse l'occasione, quando Addie andò al bagno, per prendere il telefono e vedere chi le stesse scrivendo.
All'inizio lo sgridai, pensando che anche lei avrebbe dovuto avere un po' di privacy, ma lo ascoltai subito quando mi disse che i messaggi le arrivavano da un certo James Terrence, salvato con due cuoricini rossi a destra del nome.
Mi venne il voltastomaco dall'incredulità.
Ogni giorno si scrivevano in continuazione, e dai messaggi capii che usciva con lui tutte le volte che tornava a casa tardi.
Mi resi conto che ero stato davvero cieco per tutto questo tempo.
Quando tornò, le dissi che avevo scoperto tutto e che volevo il divorzio.
La reazione di mio figlio mi sorprese: non sembrava triste, era infuriato però con sua mamma, non le dava il tempo di spiegare nulla e la accusò di tutto il male che mi aveva fatto, di avermi trascurato, tradito, mentito, e soprattutto la accusò del male che avrebbe fatto a lui, che ha sempre voluto con tutto il cuore una famiglia unita.
Il suo sogno quella sera si spezzò e da quel momento lui non fu più come prima.
Più chiuso, meno scherzoso, qualcosa cambiò di sicuro, e io me ne accorsi subito.
Tutta colpa di Addie.
Lei dopo il divorzio andò a vivere in un paese non molto distante da qui: mi sorprese il fatto che non fosse andata a vivere con James, ma chissà, forse l'avrebbe fatto di lì a poco.
Non la rivedemmo più dopo che, il 4 luglio 2017, se ne andò di casa: proprio il 4 luglio, giorno di festa per il nostro paese.
Un giorno che amavamo trascorrere in allegria, con amici e parenti, a divertirsi, brindare e festeggiare.
Invece, eravamo soli io e Dustin quella sera, di un umore letteralmente pessimo: fu il 4 luglio più brutto della mia vita, e penso anche di quella di mio figlio.
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Mi alzo dal letto e mi dirigo in salotto per disattivare l'antifurto: digito il codice di sblocco sempre con molta attenzione dato che sono le prime volte e temo sempre di sbagliarlo.
Ho attivato l'allarme a gennaio, quando, nella notte del Natale passato, dei ladri avevano tentato un furto qui vicino e ci avevamo consigliato tutti di installare un antifurto.
Io lo feci il prima possibile, e così 7 giorni dopo mi ritrovai con una sicurezza in più.
L'avrei anche installato il 26 dicembre, ma ovviamente con le festività non fu possibile e perciò dovetti accontentarmi di installarlo una settimana dopo.
Non fu così semplice installarlo perché quella mattina aveva iniziato a nevicare e l'antifurto andò come in tilt e suonò in continuazione per mezz'ora, poi fu sistemato e il tecnico mi disse che avrei potuto scegliere una suoneria d'allarme personalizzata.
Decisi di installare il ritornello di Hymn for the weekend dei Coldplay: adoravo quella canzone, quindi probabilmente mi sarei svegliato, e in più quella parte del brano dà davvero l'idea di un allarme.
Sono già due mattine che dimentico di dover disattivare l'allarme, e così, aprendo la finestra, mi parte a bomba la voce di Chris Martin.
Ora invece sono certo di averlo tolto: è infatti comparsa la scritta "antifurto disattivato".
Vado allora nelle altre stanze per aprire le finestre, e, una volta aperti i balconi, sento un brivido lungo la schiena causato dalla fredda aria invernale.
Nonostante ci fosse il sole, fuori si gelava, ma questo grande clima freddo dopotutto non mi dispiaceva: questo dev'essere di sicuro l'inverno più rigido che ci sia mai stato a Brooklyn, anche se di norma le temperature qui sono solite a essere più fredde delle altre città.
Fuori non c'è nessuno, salvo una ragazza che porta fuori il suo cane: indossa un lungo giubbotto marrone, di quelli invernali imbottiti di pelo, con il cappuccio tirato sui capelli biondi come la neve, e con dei jeans azzurri eccessivamente lunghi, che quindi ricadono sui suoi stivali di pelle.
Il parcheggio è pieno di macchine quando, in tempi normali, iniziano a svuotarsi dalle 8, ma so già che stamattina sarà diverso e che oggi e nei prossimi giorni nessuno potrà uscire di casa.
Per ora la quarantena continuerà fino al 7 marzo, ancora per 10 giorni, poi si vedrà cosa fare, tuttavia penso che non finirà a breve perché ogni giorno la pandemia peggiora e i casi aumentano, anche se particolarmente in Europa e Cina, ma si sta diffondendo anche qui.
SPAZIO AUTRICE
Come avrete notato, questa storia é ambientata nel periodo del covid-19, quindi ci saranno alcune problematiche a causa delle quarantene.. Scrivete se volete capitoli lunghi come questo o più lunghi, a breve il terzo capitolo ☺️
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Omicidio a Brooklyn
Mystery / ThrillerCom'è possibile che la tua vita cambi da un momento all'altro? Come una semplice dimenticanza più crearti così tanti problemi? Come ho fatto a passare da un semplice lavoratore al sospettato principale di un omicidio? Un'avventura affascinante, con...